La corsa delle onde

10.2.14


Buon inizio settimana miei cari lettori, come ve la passate?
Qui continua a piovere a dirotto da più di una settimana circa, nà noia!
Va beh, passiamo a qualcosa di più allegro di questo tempo grigio grigio, ovvero la recensione di un libro che mi piaciuto moltissimo. D'altra parte, con Shiver che ho adorato alla follia, penso che con tutti i libri di Maggie Stiefvater, sarà un colpo di fulmine!

Titolo: La corsa delle onde
Autore: Maggie Stiefvater
Editore: Rizzoli
Collana: Narrativa Ragazzi
Anno: 2012
Pagine: 464
Prezzo: 16,50

Trama:
Succede ogni autunno, sull’isola di Thisby. Dalle gelide acque dell’oceano si spingono a riva i cavalli d’acqua, creature affascinanti e crudeli che gli abitanti catturano per montarli nella Corsa dello Scorpione. Il vincitore guadagnerà fama e denaro, i meno fortunati incontreranno la morte. Ma qualcosa cambia quando alla gara si iscrive Kate Connolly, capelli rossi e tempra di ferro. Kate è determinata a correre con la sua cavalla Dove, sfidando usanze secolari che vogliono solo concorrenti maschi e nessun cavallo ordinario. Certo, non ha molte possibilità contro Sean Kendrick, diciannove anni, il favorito, esperto domatore di cavalli. Nessuno dei due è preparato a ciò che sta per succedere, perché quest’anno la Corsa dello Scorpione non sarà solo questione di gloria e denaro, ma di amore e destino.

Recensione:
Dopo essermi innamorata della trilogia di Shiver, ho deciso che avrei letto qualsiasi altro libro di Maggie Stiefvater, così ho cominciato questa storia.
L'autrice racconta ancora una volta, una storia dal sapore dolce-amara, con un pizzico di fantasy. Le creature protagoniste di questa nuova avventura, sono i cavalli di mare, i capaill uisce animali che arrivano sulla terraferma portati dall'acqua, creature affascinanti e dai colori vivaci, ma al contrario dei nostri cavalli, questi sono crudeli, letali, affamati e privi di scrupoli. Affamati di vita, e del richiamo del mare, che è la loro casa.
Nonostante la pericolosità di questi animali, l'intera isola di Thisby, luogo in cui è narrata la vicenda, ne è impaurita, ma allo stesso modo attratta, tanto da competere nell'annuale Corsa dello Scorpione. Turisti arrivano da lontano per ammirare questa manifestazione, soldi e fama ricoprono il fortunato vincitore, ma rimanere in vita durante gli allenamenti che precedono la gara, è la cosa più difficile.

Così, si intrecciano le vite di due giovani, Kate Connolly, detta Puck, e Sean Kendrick. Entrambi nutrono per questi animali, un sentimento di amore/odio, perchè entrambi su quell'isola hanno perso qualcosa di insostituibile a causa dei capaill uisce.
Kate vive con i due fratelli, Gabe e Finn, e decide di buttarsi in quell'avventura perchè i soldi in famiglia scarseggiano, e la corsa pare essere l'unico modo per trattenere suo fratello sull'isola. Sean invece, è un veterano, è colui che i cavalli li capisce al volo, l'unico in grado di calmarli, e l'unico ad aver vinto già quattro volte uscendone indenne.
Sia Puck che Sean, lottano per quella gara, perchè ha un significato più profondo per loro, rispetto che per gli altri, significa vincere qualcosa di cui hanno estremamente bisogno, significa farsi rispettare, e significa anche mostrare quanto valgono.

Due personaggi diversi, ma molto forti, lui introverso, molto sulle sue, e più in sintonia con i cavalli che con le persone (in particolar modo con Corr, con cui vive in simbiosi), lei invece, abituata a farsi rispettare, vivendo due fratelli maschi, sarcastica e innamorata della sua terra. Sean e Puck sono due voci che si alternano nella narrazione in maniera differente, lei simpatica e divertente, lui più ordinato, pragmatico e un po' sentimentale. Tra i due nascerà con il tempo un'intesa, dovuta per lo più all'impegno e alla paura in vista della gara, che però potrebbe trasformarsi in qualcosa di molto profondo.

"Non sa ancora come va il mondo" dice Dory Maud. "Quello di cui ha bisogno una ragazza come lei è un uomo con i piedi ben puntati per terra. Un uomo che la contenga per non farla volare via. Non sa ancora che uno come te è meglio guardarlo da lontano che averlo accanto."


Tanti personaggi si affiancano a loro due, perchè Thisby è un isola in cui tutti si conoscono, e sembrano conoscere i segreti e le aspirazioni altrui. Gabe, il fratello maggiore di Kate, è introverso, di poche parole e sfuggente, Finn invece, il fratello minore, ha un carattere particolare, meticoloso e attento, sempre pronto ad aiutare la sorella.
Seppure meno emozionante di Shiver, (ma Shiver è Shiver, è stato amore a prima vista per me!) la scrittura di questo libro è fluida, scorrevole e con un che di poetico. Questo è ciò che fa amare i libri della Stiefvater forse ancora di più delle storie che l'autrice racconta: il suo modo di scrivere. Con le sue parole riesce a trascinare il lettore all'interno della storia, è capace di far vivere i suoi personaggi come pochi altri scrittori, a far sentire, provare sulla pelle di chi legge, le emozioni, i brividi e i batticuore che i protagonisti della sua storia provano. 
Ne La corsa delle onde, riesce anche a  far amare ancora di più quelle creature straordinarie che sono i cavalli, ricalcando una leggenda che l'autrice ci teneva particolarmente a raccontare.
Se avete amato la storia dei lupi di Mercy Falls, sono convinta che questa nuova avventure della Stiefvater, non vi deluderà.
Valutazione:
♥♥♥♥

"Nessuno ti chiede mai perchè tu resti, Sean Kendrick?"
"Me lo chiedono eccome."
"E quindi perchè?"
"Per il cielo e la sabbia e il mare e Corr."

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5 commenti

  1. Ce l'ho nel kobo che mi attende e non vedo l'ora di leggerlo! Della Stiefvater ho letto solo Raven Boys e il suo stile mi è piaciuto quindi spero proprio non mi deluda :)

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    1. Raven Boys ancora non l'ho letto, ma visto che questo già ce l'hai, te lo consiglio! Poi va beh, la trilogia di Shiver è meravigliosa, quindi se non l'hai letta, ti consiglio pure quella :)

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  2. grazie del consiglio! lo leggerò... (ps complimenti per il blog!)

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