Secondo voi potevo forse perdermi questo tag? Ovviamente no!
L'ho trovato sul carinissimo blog Odor di Carta e ho deciso di farlo subito. Come al solito, siete tutti taggati :)
1. A che età hai cominciato a leggere?
Non ricordo, so che "Harry Potter e la pietra filosofale" è stato il primo libro "da grandi", il primo vero e proprio romanzo che letto, all'epoca, quando è uscito qui da noi, penso di aver avuto 7-8 anni. Ma sicuramente, qualche libricino l'ho letto anche prima di scoprire Harry Potter.
2. Qualcuno della tua famiglia ti ha incoraggiato? Chi?
Mah, mia sorella era una gran lettrice durante l'adolescenza (ora ha poco tempo), però all'epoca era piccola anche lei, quindi sicuramente è stata mia mamma a incoraggiarmi di più, ma anche la mia maestra delle elementari, che ci portava spesso in biblioteca con la classe. Alla fine, però, è stata una passione che ho coltivato per conto mio.
3. Qual è il primo libro che hai letto?
Non ricordo, forse, ma non ne sono per niente sicura, "Un merlo parlante in classe", un libricino che mi aveva regalato mia zia, ed era fatto apposta per le prime letture.
4. Quale genere letterario preferisci?
Attualmente, il distopico, ma in generale, leggo un po' di tutto, non mi focalizzo mai solamente su un genere.
5. Ami scrivere? Se sì, hai progettato, pubblicato o abbozzato qualcosa?
Sarà scontato, ma i temi sono sempre stati la cosa che a scuola mi piaceva di più fare (forse dovrei dire che erano l'unica cosa che mi piaceva!), poi ho scritto anche vari racconti per conto mio, alcuni dei quali non ho mai finito, devo essere sincera. Ho frequentato anche un corso di scrittura creativa, e anche per quello ho dovuto scrivere vari racconti.
6. Hai una saga preferita? Quale?
Beh, Harry Potter, che domande!
E anche Hunger Games.
Ce ne sono poi altre 3-4 per cui impazzisco proprio, ma queste due, sono assolutamente quelle che mi porto nel cuore, quelle che leggo, rileggo, e non mi stanco mai.
7. Risposta a caldo: dimmi il nome di un libro che hai detestato.
The Selection.
Mi ha esasperato dall'inizi alla fine, ho rischiato varie volte di gettarlo dal balcone abbandonarlo, ma non so come, alla fine sono riuscita a concluderlo.
8. Qual è il libro più costoso che hai acquistato?
Sicuramente uno della saga di Harry Potter, anche se ora non ricordo quale sia stato il più costoso.
9. Quanti libri leggi in un mese?
Dipende molto dal tempo che ho a disposizione, ovviamente, ma anche da quanto mi coinvolge un libro. Se è una lettura noiosa, un po' pesante, diventa dura terminarlo, quindi spesso leggo anche più libri contemporaneamente. In media, comunque, direi un libro a settimana.
10. Spendi molto in libri?
Se devo essere sincera, no, cioè, spendo il giusto. Approfitto di ogni occasione, ogni festa, per farmi regalare libri, spesso li prendo in prestito in biblioteca, ed ora con il lettore e-book c'è un certo risparmio.
11. Qual è il libro che hai letto in minor tempo quanto ci hai messo?
L'ultima lettura-lampo che mi viene in mente, è Hidden, di Sophia Jordan. Ma anche The sky is everywhere ricordo di averlo letto molto velocemente (non ricordo di preciso quante ore), ed è un dei libri più beli che abbia letto fino ad ora.
12. Quello che invece hai letto in maggior tempo?
Ah, Allegiant, l'ho letto molto, ma mooooolto lentamente, ci o messo tipo un mese a finirlo (nel frattempo leggevo altro ovviamente), ed è proprio un peccato, perchè rispetto ai due volumi precedenti della serie, il capitolo finale non è proprio piaciuto.
13. C'è un libro che ti ha cambiato la vita? Se sì quale?
Harry Potter? *_*
Oramai è la mia risposta a tutto!
Iniziamo la settimana con una nuova recensione libresca, per la precisione, con l'ultimo capitolo delle trilogia di Sophie Jordan, dedicata alle fantastiche creature Draki.
Oggi sono particolarmente felice, perchè stasera in America ricomincia Teen Wolf *_____* So che non centra nulla con la recensione, ma...qualcun'altro è ansioso quanto me di rivedere Scott & co all'opera? Soprattutto dopo il finale straziante della scorsa stagione...
Vabbè, lasciamo perdere e parliamo di Hidden, che è meglio!
Totolo: Hidden - La Prigioniera
Bisbigli dal Baule, è una rubrica a cadenza occasionale (inutile stabilire un giorno, tanto non me lo ricorderei e finirei per non rispettarlo!) dove pubblicherò frasi di libri letti più o meno recentemente, o frasi di film, telefilm... Insomma, citazioni trovate che mi hanno colpito particolarmente e che vorrei condividere con voi.
Se volete partecipare, scrivete un commento con le frasi che più vi piacciono!
“Quella fu l’ultima volta che ci parlammo e nessuno dei due lo sapeva. Non lo sappiamo mai, vero? Almeno avevamo finito scambiandoci parole d’affetto. Mi resta questo. Non è molto, ma è qualcosa. Ad altri va peggio. È quello che mi dico nelle lunghe notti in cui non riesco a dormire. Ad altri va peggio.”"Ora ascolta: ovunque io sia, riconoscerò le tue risate, vedrò il sorriso nei tuoi occhi, sentirò la tua voce. Il semplice fatto di sapere che tu sei da qualche parte su questa terra sarà , nell’inferno, il mio angolo di paradiso."
Prima persona a morire:
(primo libro estratto, Harry Potter e la pietra filosofale)
Hermione
Ma no, lei non può assolutamente essere la prima vittima! Se muore lei, siamo proprio fritti, finisce tutto nel caos!
Prima persona che tradirai:
(secondo libro estratto, Delirium)
Lena
Cavolo, mi dispiace, Lena mi sta così simpatica...certo, di fronte ad un'epidemia zombie, non si guarda in faccia a nessuno! D'altronde nemmeno lei è perfetta, qualche volta mi è capitato di non riuscire a capire fino in fondo cosa pensasse.
Prima persona a trasformarsi:
(terzo libro estratto, Shiver)
Jack
Beh, questa è forse l'unica risposta azzeccata, insomma, ci sta tutta!
Jack non è un certo il personaggio per eccellenza che entra nel cuore dei lettori della trilogia dell Stiefvater, personalmente, lo trovavo abbastanza antipatico, quindi non mi dispiace poi così tanto per la sua trasformzione
Prima persona che ti tradirà :
(quarto libro estratto, Harry Potter e la pietra filosofale)
Minerva McGranitt
Questa, proprio non me l'aspettavo! Pensavo che la McGranitt difendesse i suoi alunni, ed io, si sa, sono una studentessa di Hogwarts dal... ecco, credo che non riuscirò mai a finire la scuola, perchè non avrò mai il coraggio di lasciare Hogwarts.
Idiota del team:
(quinto libro estratto, Delirium)
Hana
Ahahaha, poverina! Certo, non è molto abituata, alla lotta lei (almeno nel primo libro), quindi non sapendo che fare, punta sulla simpatia, la posso capire!
Cervello del team:
(sesto libro estratto, Una grande e terribile bellezza)
Felicity
Ah beh, allora andiamo bene!
No, scherzo, in realtà credo che lei potrebbe davvero essere la mente di qualche operazione di salvataggio: sa sempre cosa fare, ha un piano in ogni situazione, è furba e determinata...il problema è capire se sarebbe capace di guidare anche gli altri, o se penserebbe solo a mettere in salvo se stessa.
Medico del team:
(settimo libro estratto, Hunger Games)
Cinna
Diciamo che solitamente, si dedica a tutt'altro nella vita, ma penso che con un po' di impegno, potrebbe anche capirci qualche cosa di medicina.
Esperto di armi:
(ottavo libro estratto, Una grande e terribile bellezza)
Pippi
Aiuto, mettetevi tutti in salvo!
A questo punto, tanto vale andare direttamente incontro agli zombie e farci trasformare tutti! Chissà cosa potrebbe combinare Pippi con delle armi in mano... se poi pensiamo a lei nel terzo libro... HELP!
Attaccabrighe:
(nono libro estratto, Hunger Games)
Rue
Ma no, povera Rue. Non ce la vedo proprio nel ruolo di attaccabrighe, anzi.
Capitano del team:
(decimo libro estratto, Shiver)
Sam
Direi che ci sta.
Sam ha abbastanza testa sulle spalle e saggezza per guidare una missione pericolosa. Poi, i suoi sensi super-sviluppati, possono essere senza dubbio utilissimi. Chi non ascolterebbe uno come Sam? Io di certo, lo seguirei in capo al mondo *_*
E poi, altro che Stefan e Damon, io voglio Enzouuuuuuuuuu!
Ho paura che la seconda stagione possa cadere nel ripetitivo, visto che qui di vendette, morte e rivendicazione abbiamo già visto un po' tutto... Almeno l'ultima puntata ha avuto qualche colpo di scena, speriamo bene!
Beh, basta Norma Bates ad attirare la clientela! Non c'è che dire, lei è la vera star (si, si, mi riferisco proprio a Vera Fermiga) rispetto ad un Norman che si è abbastanza problematico, ma che mi convince meno di lei. La trovo un'attrice straordinariamente convincente, il suo personaggio, Norma appunto, alterna momenti di assoluta "normalità ", a crisi isteriche, panico ed avvenimenti scioccanti che dal passato tornano a farle visita, e la rendono una donna estremamente fragile, eppure colma di grinta e forza, che farebbe di tutto pur di proteggere la sua famiglia fino all'inverosimile.
Il poliziotto, da nemico, diventa quasi un confidente, tanto che sembra dimenticare quale sia la sua professione. La partenza di Bradley sinceramente l'ho apprezzata, dato che non mi piaceva particolarmente come attrice, la trovavo poco espressiva. Quella che invece, mi piace sempre di più è Emma, a cui purtroppo sembrano non dare troppa importanza.
Altra cosa che mi è piaciuta, è stato l'avvicinamento di Dylan alla famiglia, sono un amante delle riappacificazioni familiari!
Le atmosfere sono sempre macabre al punto giusto, di segreti e drammi oscuri, ce ne sono sempre, (non si sta mai tranquilli in questo motel) però non so, manca qualcosa. Nulla di angosciante, nemmeno un minimo di "paura" come ci si aspetterebbe da una storia basata su Psycho.
Spero in una terza stagione più entusiasmante.
E voi, seguite uno di questi telefilm? Impressioni?
Scoperto casualmente qualche mese fa, quando ho letto il nome Lauren Graham, il mio primo pensiero è stato che si trattasse di un semplice caso di omonimia, invece quando ho capito che l'autrice era davvero la donna che dà il volto a Lorelai, protagonista di uno dei miei telefilm preferiti, ero curiosissima.
Se da una parte ero ansiosa di scoprire che avesse combinato Lauren in questo libro, dall'altra, devo essere sincera, avevo anche qualche dubbio riguardo le sue improvvise doti di scrittrice. Di solito storco un po' il naso di fronte a quegli attori che si mettono a fare altro tipo di cose, come cantare, fare profumi, aprire proprie linee di abbigliamento eccetera.
Beh, ogni dubbio è stato smentito subito. Ho apprezzato tantissimo la mancanza della foto della Graham in aggiunta alle notizie sulla vita dell'autrice, e anche che non ci fossero titoloni in copertina che la descrivessero come la famosa attrice che è. Come dire, ha preferito passare inosservata piuttosto che sfruttare la sua popolarità puntando immediatamente alle vendite
Il libro, racconta la storia di Franny Banks, una giovane donna alle prese con il suo sogno più grande: diventare un'attrice. Nell'immensa New York, dove Franny si è trasferita per esaudire il suo più grande desiderio, la vediamo procedere in punta di piedi nel mondo dello spettacolo, tra alti e bassi, tra pubblicità e promesse non sempre mantenute. Il termine che lei si è imposta, per raggiungere il suo obiettivo, si avvicina giorno dopo giorno, e così lei ci racconta della sua vita, dei suoi coinquilini, delle lezioni di teatro, dei soldi che non bastano mai e di quei terribili momenti in cui pensa di non potercela fare, di gettare la spugna e abbandonare quello che per lei rappresenta il futuro.
Interessantissima la vita di un'aspirante attrice raccontata da un'attrice già affermata, che quindi sa bene di che sta parlando, e probabilmente ha vissuto sulla propria pelle certe situazioni.
La scrittura della Graham è scorrevole e spiritosa, è riuscita a rendere la protagonista molto simpatica (forse Lauren non è poi tanto diversa da Lorelai e il sarcasmo è una dote che fa parte di lei).
E' una storia piacevole, una lettura leggera un po' alla Bridget Jones, con una protagonista altrettanto buffa e insicura, che funziona sempre. Ho trovato carinissime le "pagine d'agenda" che spuntano qua e là nella storia e spezzano un po' la narrazione. Le vicende e le esperienze che la protagonista, Franny vive, sono davvero interessanti, ci permettono di dare una sbirciatina dietro le quinte, dietro tutto ciò che riguarda il il cinema o le pubblicità , dall'importanza dell'avere un agente, alle audizioni, alle prime apparizioni. Ma, soprattutto, all'importanza di credere in sè stessi e nei propri sogni, perchè senza impegno e convinzione, non si va da nessuna parte.
Il finale, me lo aspettavo diverso a dire la verità , ma nel complesso, il libro è molto carino.
Ho letto che probabilmente, da questa storia sarà tratta una serie tv, penso che possa funzionare, con la giusta attrice nei panni di Franny, magari un volto nuovo, per questa aspirante attrice alle prime armi, piena di dubbi, insicurezze e problemi. Problemi che magari ci poniamo tutti, e a volte sembrano sciocchi, così lei cerca di camuffare le insicurezze, ma le racconta a noi, sottovoce, in modo sincero e divertente.
Verdetto finale: Lauren Graham si è superata, spero che continui a coltivare anche la sua carriera di scrittrice, perchè è davvero brava.
♥♥♥/ e mezzo