Recensioni

Biblion, di Merilù Lanziani

28.8.20

Titolo: Biblion

Autore: Merilù Lanziani

Anno: 2020

Pagine: 402

Prezzo: 14,90

Trama:
Immagina che alla tua morte ti sia data una seconda possibilità. Un’occasione unica, irripetibile, concessa solo a pochi eletti: quella di diventare un Esordiente di Biblion, e di poter scrivere la vita di chiunque stia per nascere sulla Terra, affiancando il dio-scrittore, l’Ingobbito, nel decretare i destini dell’intera umanità.
Chiudi gli occhi. Riesci ad accarezzare l’idea? Dimmi, non ti senti mancare il fiato?
E ora immagina, ancora: una cattedrale di romanzi senza fine, con migliaia di scaffalature, ascensori dorati, volumi polverosi e stanze suggestive quanto segrete, in cui s’innalzano in volo libri alati, draghi di carta e getti d’inchiostro multicolore…
Questa è Biblion, la Biblioteca Universale. E al suo interno, tra misteri, omicidi e storie di sangue, tutti gli indizi portano a un’unica, grande domanda: chi sta scrivendo davvero la tua storia?

Recensione:
Biblion mi è stato gentilmente inviato dall'autrice, sebbene di norma non accetti recensioni su richiesta ormai da parecchio, causa pochissimo tempo, non ho saputo dire di no a questo libro.
Per prima cosa, ad avermi attirato è stata la meravigliosa copertina, che cattura all'istante gli occhi del lettore, con i suoi colori vivaci e autunnali e l'illustrazione che richiama l'attenzione. In secondo luogo, la trama, che richiama diversi libri che ho adorato, è stato ciò che mi ha portato ad aver voglia di approfondire questa storia.
Come leggiamo dalla trama, la storia raccontata in questo romanzo, ci narra di come Arianna, dopo la sua morte, riceva una sorta di seconda possibilità, quando viene scelta da una figura denominata l'Ingobbito, a svolgere un lavoro molto particolare. La ragazza, come molti altri prima di lei, è chiamata a svolgere un compito importante in una biblioteca immensa, che contiene le storie di ogni essere vivente. 
A Biblion, Arianna diventa Camelia, che diventa un Esordiente, ovvero colei che ha il compito di scrivere le vite delle persone.

Ho apprezzato enormemente l'impegno dell'autrice nel descrivere l'ambientazione, ovvero la sua Biblioteca Universale. Essa ha meccanismi molto originali e specifici, che l'autrice ci racconta minuziosamente, per farci un'idea ben chiara e vivida di questo enorme luogo, ricco di particolari, come per esempio gli omsocoli (strumenti essenziali per gli Esordienti), la suddivisione in punti cardinali o la ricchezza di questi scaffali colmi di storie, che sono il paradiso per tutti noi lettori.
Va da sè però, che Biblion non è solo un luogo affascinante e carico di storia, proprio perchè le vicende al suo interno raccontano non solo vite colme di gioia, ma anche di tanta sofferenza e di tragedie.

Oltre ad Arianna/Camelia, abbiamo altri personaggi attorno a lei, personaggi che decidono fin da subito di mettere in guardia la ragazza sulle pericolosità del suo compito e di quel nuovo mondo.
Ammetto che, a tratti, ho trovato la protagonista fin troppo altezzosa, soprattutto nelle prime pagine, con troppa smania di conoscere e poca "sorpresa" nei confronti di questa nuova realtà in cui viene catapultata improvvisamente. Tirando le somme, però, è forse proprio il suo caratterino ambizioso e determinato, a rendere la storia ancora più frizzante.

Ho trovato davvero originale questo romanzo, l'autrice utilizza uno stile piuttosto scorrevole, ma non lascia nulla al caso, sia per quanto riguarda le descrizioni, che sui dialoghi, in particolare l'idea che sta dietro al romanzo, ovvero quella di avere la possibilità di scrivere la storia di qualcun altro, è particolarmente geniale e ricca di fascino.

In conclusione, sebbene il target del romanzo sia indirizzato come libro per ragazzi, io consiglio questo fantasy a tutti, in particolar modo perchè Biblion è l'ambientazione ideale per noi lettori, per immergerci in un luogo colmo di fascino e del fruscio degli oggetti a noi tanto amati, ma anche per l'originalità intrinseca nella vicenda creata dall'autrice.

Valutazione:

♥♥♥/ e mezzo

Recensioni

Mancherai all'infinito

21.8.20

Titolo: Mancherai all'infinito
Autore: Mattia Ollerongis
Editore: Sperling & Kupfer
Data di uscita:  2020
Pagine: 224
Prezzo cartaceo: 15,90 €

Trama:
Dietro certi finali si nascondono magnifici inizi.

Il tempo non basta per superare il dolore, si deve essere pronti a farlo. E per esserlo, per tornare a vivere, bisogna prima trattenere il respiro, immergersi e toccare il fondo. Lo sa bene Mattia, ventenne silenzioso, timido e pigro. È passato ormai un anno da quando tra lui e Anita, il suo primo grande amore, è finita e da allora non riesce a ritrovare le forze per affrontare la vita di ogni giorno, l'università e le responsabilità degli adulti. Mentre i suoi genitori sono via per il weekend, a loro insaputa torna a Valencia, dove era stato con lei per la loro unica, indimenticabile vacanza insieme. Non sa cosa sta cercando, né cosa troverà lì, ma spera che quel piccolo viaggio guarisca una volta per tutte le ferite del suo cuore. Di fronte a quel mare che insieme avevano ammirato, mano nella mano, Mattia riceverà una misteriosa lettera che forse potrà dargli le risposte che cerca. Perché a volte perdersi è l'unica strada per ritrovarsi.

Recensione:
Mancherai all'infinito è un romanzo che ho scoperto assolutamente per caso sul sito della mia biblioteca, l'ho prenotato subito perchè la trama mi suggeriva un po' una storia della quale avessi bisogno, un po' il tipo di stile di scrittura che piace a me.
Una volta terminato il romanzo, ho poi scoperto che l'autore Mattia Ollerongis seguitissimo su Instagram, è in realtà con questo, al suo quarto romanzo.
Ad attirarmi è stata appunto la trama, con la triste promessa del ritrovarmi un po' nel ruolo del protagonista, il titolo senza dubbio, ma anche la cover semplice e pulita, ma in qualche modo d'impatto, con queste pagine volanti in mano alla ragazza.

Ci troviamo di fronte ad una scrittura davvero fluida, di quelle che piacciono a me, un flusso di pensieri che scorre e corre sulle pagine direttamente dal nostro protagonista, con capitoli brevi, che volano via veloci e così il tutto si legge in un attimo.

La storia è piuttosto semplice, Mattia è appena un ventenne, è un ragazzo pacato, silenzioso, molto sulle sue. Anita è una sua coetanea, il suo primo amore, le sue prime volte, le sue prime farfalle nello stomaco. I due insieme sembrano stare benissimo, il loro rapporto sembra procedere alla grande, se non che Anita, come un fulmine a ciel sereno, decide di lasciarlo, senza troppe spiegazioni, lasciando così Mattia, più di un anno dopo, ancora a chiedersi perchè.

Nei panni di Mattia, non è così difficile immedesimarsi, siamo stati tutti preda di sofferenze amorose dovute da qualcun altro, e così come il nostro protagonista, ci siamo fatti tante domande. Il ragazzo, attraverso le parole dell'autore, classe '95 e quindi molto giovane come il suo stesso protagonista, ci porta a vivere tutta la sofferenza e le pene di chi i propri sentimenti non riesce proprio a farli tacere, come vorrebbero gli altri.
Perchè anche chi ci sta vicino, ad un certo punto dice basta, vive la nostra sofferenza attraverso di noi, e decide che non ci sta più, ma è solo Mattia quello che sa cosa voglia dire passare notti insonni, versare lacrime su lacrime per qualcuno che forse abbiamo idealizzato troppo o non ci ha mai meritato veramente.

Mancherai all'infinito, racconta anche la storia di un viaggio, non solo a ritroso, nel percorrere la relazione di Mattia ed Anita, ma anche il viaggio che il ragazzo stesso decide di fare per trovare delle risposte, ma soprattutto sè stesso.
Il romanzo, come ho anticipato all'inizio è davvero scorrevolissimo, l'unico colpo di scena, se così possiamo definirlo, lo troviamo nel finale, ma devo essere sincera, quel dettaglio inaspettato della vicenda, in qualche modo mi ha infastidito. E' ovviamente un espediente per dare poi un senso al tutto, ma personalmente ho trovato che stonasse un po' con la storia, che ho apprezzato proprio perchè procedeva su una strada molto lineare, senza orpelli, ma che faceva di questa sua "normalità" proprio il bello del libro.

Complessivamente quindi, devo dire che è stata una lettura interessante, proprio per lo stile dell'autore e per la brevità dei capitoli, che apprezzo sempre molto, soprattutto nelle storie particolarmente intrise di sentimenti. Di contro, però, non ho apprezzato particolarmente il finale, che avrei preferito forse meno "pesante" e più in linea con l'intera storia.

Valutazione:
♥♥♥


Garzanti

Dormi stanotte sul mio cuore

12.8.20

 
Titolo: Dormi stanotte sul mio cuore
Autore: Enrico Galiano
Editore: Garzanti
Anno: 2020
Pagine: 368

Trama: 
Mia sa che può sempre contare su Margherita, la sua maestra delle elementari che, negli anni, è diventata anche la sua migliore amica. Nello strambo quaderno che custodisce in un cassetto di casa ci sono scritte tante piccole meraviglie, che sono anche tante grandi risposte. È lei a spiegarle che il cuore di una tartaruga batte sei volte al minuto, quello di un colibrì seicento. E che ogni cuore, quindi, segue il suo tempo. Ma c'è una domanda a cui Margherita non sa rispondere: "perché Fede è andato via?". Fede è il ragazzo che la famiglia di Mia ha preso in affido. Fede non voleva parlare con nessuno, ma ha scelto lei come unica confidente. Fede, con i testi delle canzoni, le ha insegnato cose che lei non ha mai saputo. Fede l'ha stretta nel primo abbraccio in cui si è sentita al sicuro e davvero felice. Fede l'ha ascoltata e capita come nessuno mai. Da quando non ha più sue notizie, Mia non riesce ad avvicinarsi alle persone, non riesce nemmeno a sfiorarle. Mentre il mondo e la storia si inseguono e si intrecciano, lei si è chiusa in un guscio più duro dell'acciaio. E non vuole più uscire. Ma se non si affronta il nemico, il rischio è che diventi sempre più forte, persino invincibile. Se non si va oltre l'apparenza non si conosce la realtà. Anche se provare a farlo è un'enorme fatica; anche se ci vuole molto tempo. Perché, come dice Margherita, ogni cuore ha la sua velocità: non importa chi arriva primo, basta godersi la strada verso il traguardo.

Recensione:
Nuovo libro di Enrico Galiano, nuova recensione! Ormai se seguite il blog da un po' lo sapete, non leggo tantissimi autori italiani (ahimè!), ma tra i contemporanei, le storie di Galiano mi piacciono particolarmente.
Dormi stanotte sul mio cuore, uscito quest'anno, ha una trama che si discosta un po' dagli altri romanzi dell'autore, o meglio, una costante sono i protagonisti, di età giovanissima, ma questa volta Galiano si sofferma su una tematica molto interessante, ovvero il razzismo.

Nei suoi romanzi, ci troviamo sempre di fronte a personaggi complessi, a tutto tondo, con delle caratteristiche uniche e particolari, ma questa volta forse l'autore si è superato ancora di più.
I protagonisti di questa storia sono Mia e Fede. Mia è appena una bambina quando questo bimbo sperduto, che lei soprannominerà "Fede" piomba in casa sua, quando i suoi genitori decidono di prenderlo in affido. Il bambino ha vissuto gli orrori della guerra, è scappato dal suo paese e si è rinchiuso talmente tanto in sè stesso e nel raccapriccio di ciò che ha vissuto, da cadere nel mutismo. I genitori di Mia e gli insegnanti, infatti, non riescono a costruire un vero e proprio legame con lui, sarà Mia, che con pazienza invece, riuscirà a far parlare Fede e ad instaurare un legame complesso, ma unico.
La storia procede un po' a ritroso, perchè ad inizio libro noi ci ritroviamo con una Mia già adolescente e affetta da una patologia che le impedisce di avere alcun contatto fisico con gli altri. Un abbraccio, uno sfioramento di mano, il contatto più casuale con un familiare o uno sconosciuto, portano in lei una grande sofferenza, e va da sè che ciò rende la sua vita scolastica/sociale e in famiglia, un vero e proprio incubo.
Sarà questa Mia a raccontarci, pagina dopo pagina, dell'arrivo di Fede e di come le cose attraverso gli anni siano cambiate fino a peggiorare drasticamente dopo un evento catastrofico.

Il romanzo, così come i personaggi descritti dall'autore, è molto complesso. Affronta diverse tematiche, quali appunto la difficoltà del trovare il proprio posto nel mondo, le discriminazioni, le violenze, i disturbi post-traumatici, i soprusi, la guerra sono solo alcuni dei punti trattati dall'autore.
I giovani personaggi di Galiano, non hanno mai paura di mettere in luce le proprie difficoltà, le sofferenze nè tanto meno le differenze che li distinguono, nel bene o nel male, dai coetanei. Quella che ci racconta Mia, è la storia sua e di Fede attraverso gli anni, il libro infatti procede per un arco temporale piuttosto ampio, tra corrispondenze rubate, diari,viaggi e insegnamenti. L'autore, giovane professore che sembra immedesimarsi pienamente nei personaggi di cui scrive, forse proprio grazie il suo lavoro a stretto contatto con i giovani, centra ancora una volta il punto, con una storia ampiamente emotiva, che mette in rilievo diverse difficoltà della vita di tutti i giorni, ma anche appunto paure più articolate e complesse da sradicare.

Dormi stanotte sul mio cuore è un romanzo dolce amaro, una storia che cattura il lettore, lo porta a viaggiare insieme a Mia, tra male e bene, tra gioia e dolore (soprattutto), alla ricerca di uno spiraglio di speranza che anche di fronte alla sofferenza più viscerale, non deve mai mancare, se non volgiamo soffocare.
Valutazione:
♥♥♥♥

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