Il Battello a vapore

Cuore a razzo e farfalle nello stomaco

26.4.21

Titolo: Cuore a razzo e farfalle nello stomaco
Autore: Barry Jonsberg
Editore: Piemme
Collana: Il Battello a Vapore
Anno: 2019
Pagine: 320
Prezzo: 16,00

Trama:
Rob Fitzgerald è terribilmente timido, lo sanno tutti. Ogni tanto soffre anche di attacchi di panico. Questo non lo rende però immune all'amore. Così, quando per la prima volta le farfalle iniziano ad agitarglisi nello stomaco, si convince a mostrare di che pasta è fatto per davvero. Partecipare a un torneo sportivo o esibirsi in un talent show sono un buon inizio per superare le insicurezze, certo. Soprattutto se vuole fare colpo sulla nuova compagna di classe. Ma... se la vera sfida fosse un'altra? Se la vera sfida di Rob fosse far colpo su Rob stesso? Allora la prova più grande potrebbe essere quella di alzarsi in piedi davanti a tutti e dichiarare a voce alta chi è veramente. Forse, avendo al proprio fianco un accidenti di nonno che crede in lui e un amico che non lo lascerebbe mai solo, anche una prova così audace potrebbe essere vinta.

Recensione:
Posso affermare con assoluta sicurezza che, a neanche metà 2021, Cuore a razzo e farfalle nello stomaco, a fine anno si piazzerà senza ombra di dubbio tra le letture migliori.
Si tratta di un libro per ragazzi, per cui come sapete ho una grande passione, che ho deciso di leggere per puro caso dopo esserne stata attirata grazie alla copertina. E al titolo perchè sì, è senza dubbio un'accoppiata vincente con la cover, nell'attrarre di curiosità un lettore.

La storia ha per protagonista un mitico e simpaticissimo tredicenne Rob Fitzgerald, di quelli un po' nerd, solitari ma dall'acume estremamente sviluppato per la sua età. Certo, non si può dire che sfrutti la sua intelligenza per creare nuove amicizie o fare colpo sulla compagna di scuola che gli piace, questo assolutamente no, in questo è proprio negato! Ed è proprio ciò che lo rende simpatico. Scritto con uno stile fresco e acuto, l'autore ha deciso di far parlare il suo protagonista con una voce sveglia, scorrevolissima, butta sulla pagina tutti i suoi pensieri, dai più banali alle affermazioni più poetiche, infatti  Rob non ci fa mancare nulla.

Nella sua storia, il protagonista ci presenta i suoi legami più stretti, la sua famiglia, il suo  migliore -nonchè- unico amico, il nonno che è senza dubbio fuori dagli schemi (per questo è il personaggio che ho preferito), il bulletto che non lo lascia mai in pace, ma soprattutto lei, Destry Camberwick.
Il suo colpo di fulmine, colei che spinge Rob a fare l'impensabile, dal mettersi in ridicolo di fronte a tutta la scuola al fare cose mai fatte, ma nemmeno mai pensate prima, e il tutto per fare colpo su Destry. Insomma, cosa non si fa per amore, no?

Il protagonista, è infatti un ragazzino dolce, un po' ingenuo, ma soprattutto molto, molto timido, tanto da causargli attacchi di panico che spesso gli impediscono di fare cose che vorrebbe e che per gli altri sembrano normalissime banalità.
Ho adorato questo libro, in primo luogo per il modo in cui Rob è caratterizzato. Tutti ci siamo trovati in qualche maniera, nel suo modo di essere, che sia per la questione della timidezza, piuttosto che per il dover affrontare il bullo di turno, che sia per il dover intraprendere sfide spaventosamente difficili o il "semplice" che poi semplice non è per niente, fare colpo sulla persona che ci piace. Insomma, nella sua estremizzazione, Rob è un personaggio particolarmente realistico in cui è facile immedesimarsi e l'autore ne sfrutta appieno le potenzialità dandogli una voce fresca e che non stanca mai durante la lettura.
In secondo luogo, ho amato appunto il personaggio del nonno, con cui il ragazzino ha uno stretto, ma particolarissimo legame. Il nonno è infatti tutto fuorchè un tenero e adorabile nonnino, bensì non ha peli sulla lingua, non passa mai inosservato e ha diversi segreti del suo passato che fatica a tirar fuori.   

Ammetto di aver adorato la lettura di questo libro, l'ho trovata piacevolissima, divertente e leggera, ma al tempo stesso intrisa di significati e intervallata da momenti e argomenti più delicati. Abbiamo, per esempio, la parte relativa al bullismo, ma si parla anche di guerra, di accettazione di sè, pregiudizi e sfide personali. E ancora, amicizia, famiglia, terapia...gli argomenti sono tantissimi.

Il finale poi... è stata un'assoluta sorpresa, non so se sia sfuggito qualcosa a me durante la lettura, o se l'autore sia stato così estremamente bravo nel creare il colpo di scena finale, sta di fatto che, solo una volta arrivata alla fine, ho guardato all'intera vicenda con occhi diversi, approvando ancor di più la storia raccontata. La vicenda infatti acquisisce alla fine ancora più valore e importanza, perchè assume tutto un altro significato, dopo le pagine finali.

Non vi resta che leggerlo, per capire di cosa sto parlando e per perdervi in un romanzo delicato, ma anche estremamente istruttivo, che si è rivelata una lettura sorprendentemente brillante!

Valutazione:
♥♥♥♥♥

Anteprima

Respiro solo se tu - recensione in anteprima e intervista a Jennifer Niven

13.4.21

Titolo: Respiro solo se tu
Autore: Jennifer Niven
Editore: DeA Planeta
Data di uscita: 13 aprile 2021
Pagine: 465
Prezzo: 15,90

Trama:
Manca una manciata di giorni al diploma e Claudine non vede l'ora di trasferirsi a New York per andare al college e diventare una grande scrittrice. Adesso però pensa solo a come godersi l'ultima estate con le amiche. Il viaggio della maturità, le follie, i vestiti appariscenti, i ragazzi, la prima volta, il sesso Ma vivere intensamente i diciotto anni non è semplice, se i tuoi genitori decidono di divorziare e tu sei costretta a trasferirti in un altro Stato. Su un'isola abitata solo da cavalli e trentuno persone. Letteralmente. Il mondo di Claudine crolla come il più instabile dei castelli di foglie. Non ha più radici, e i legami più importanti della sua vita sono spezzati. Ha capito che niente dura o vale la pena di essere amato. Non aveva calcolato che, tra quei trentuno isolani, potesse incontrare qualcuno come Jeremiah, armato di spray anti zanzare e pungente sarcasmo. Ma i rapporti sono imprevedibili, Claudine lo sa: non puoi affidarti all'altro per respirare, perché all'improvviso potrebbe lasciarti. Forse però l'estate della maturità è anche questo: rischiare, ed essere pronti a ricominciare.

Recensione:
Se frequentate il blog da un po', sapete bene quanto il primo romanzo della Niven, "Raccontami di un giorno perfetto", abbia conquistato il mio cuore, quando uscì. Il secondo romanzo, era stato nettamente meno impattante nella mia vita da lettrice, sebbene non mi sia dispiaciuto, quindi inutile dire che le mie aspettative su questo nuovo lavoro erano molto, molto alte.

Come ci viene presentato, questo è il romanzo più intimo scritto dall'autrice, infatti una buona parte ricalca degli avvenimenti accaduti alla Niven, che l'hanno ispirata per questa storia, come ci racconta poi nei Ringraziamenti.

La protagonista del libro è Claudine, a pochi giorni dal diploma, riceve una notizia che le sconvolgerà completamente la vita e i piani da sogno per la sua estate avventurosa prima di partire per il college.
Costretta a fare un viaggio con la madre, su un'isola molto particolare, dove il wi-fi non prende, d0ve lei e la madre, scrittrice, tireranno i fili di alcuni misteri legati alla loro famiglia, con pacchi che, dalla terraferma le riportano gli oggetti più personali che possiede, ricordandole che la vita che aveva prima, non esiste più.
Respiro solo se tu, è senza dubbio un romanzo molto particolare, che affronta diverse tematiche, e forse il problema che ho riscontrato, sta proprio qui. L'autrice ha dato risalto a diversi argomenti, senza però soffermarsi su nessuno in particolare, o meglio, non approfondendoli così bene da riuscire a far entrare il lettore in empatia  con la protagonista, o almeno, questa è stata la mia sensazione.

Abbiamo il tema della separazione, per esempio, che però non riguarda solo la famiglia di Claudine, ma anche la migliore amica Suz, con cui Claudine ha un rapporto molto stretto. Ho trovato un po' fastidiosa la pretesa di Claudine di voler sapere a tutti i costi alcuni dettagli intimi della vita della migliore amica, quando lei stessa è la prima a nasconderle delle cose, ad esempio. Va benissimo essere migliori amiche da una vita ed avere una folle paura di perdere questo legame, in vista dei cambiamenti futuri, ma a dispetto della situazione dolorosa che Claudine sta vivendo, mi sembra poco sensato essere così piccata nei confronti di Suz, se quest'ultima non le ha raccontato immediatamente della sua prima volta...voglio dire, saranno pure fatti suoi eh

Altro punto che mi ha fatto storcere il naso, il presunto rapporto, o almeno, l'inizio di un possibile legame che Claudine instaura prima di partire, salvo poi abbandonarlo completamente nel corso della storia. Considerando che era una cosa molto desiderata dalla ragazza, ho trovato strano creare questa fiammella, senza che poi venisse alimentata durante il libro, anzi, mi è risultata piuttosto superflua?

Se il tema della famiglia, della separazione e di alcuni "misteri" che ruotano attorno alla famiglia di Claudine (e anche qui, forse la parte relativa al mistero l'avrei proprio evitata), un altro elemento fondamentale nella storia è l'amore, e in particolar modo la parte relativa alla sfera sessuale della protagonista, che diventa per lei quasi una sorta di ossessione.

Devo dire che la basi per una storia interessante e fatta bene c'erano tutte, ma personalmente, a malincuore, devo ammettere che questo libro non mi è piaciuto quanto mi aspettassi.
Non sono riuscita a entrare in empatia con Claudine completamente, ho fatto un po' fatica a "sentire" i suoi sentimenti per Jeremiah probabilmente sono riuscita a comprenderla solo relativamente a ciò che prova per il padre, sentimenti che invece sono assolutamente veritieri e ben espressi. 
La sensazione che ho avuto nel corso della lettura, è stata quella che gli elementi del romanzo non fossero stati totalmente amalgamati tra loro, non so come dire, e questo ne ha fatto fuoriuscire qualcosa di un pochino confuso.

Forse è stata proprio la sensazione di confusione nella trama a non avermi fatto apprezzare pienamente  la storia, ma posso dire che, al contrario, i personaggi sono ben caratterizzati. Com'è tipico dell'autrice, infatti, ci troviamo davanti a dei personaggi a tutto tondo, ben delineati, nel bene e nel male, perchè la stessa Claudine non è perfetta.
La figura del padre della ragazza, è sicuramente uno dei personaggi fondamentali nel romanzo, anche con lui ho fatto un po' fatica a comprenderlo, o meglio, il modo in cui si comporta all'inizio con la figlia, quasi con un senso di rinnegamento verso il legame che i due avevano avuto fino a quel momento, me l'ha reso abbastanza antipatico.

Non lo so, forse sono proprio i sentimenti così forti che, a distanza di anni continuo ad avere per Raccontami di un giorno perfetto, che a mio parere non avrà mai eguali, ad aver reso le mie aspettative nei confronti di tutti i futuri lavori dalla Niven, veramente troppo alte. Ma sì, ammetto che mi aspettavo una una storia capace di farmi emozionare molto di più. 
Nel complesso, comunque, dal punto di vista stilistico e narrativo, il romanzo è scritto fluidamente, si legge piuttosto in fretta, quindi è comunque una lettura che sento di consigliarvi per farvi un opinione vostra... anche perchè tanti hanno odiato Raccontami di un giorno perfetto, quindi i gusti letterari sono veramente qualcosa di vastissimo!
Valutazione:
♥♥

Qualche domanda a Jennifer Niven:

Ieri c'è stato un incontro online organizzato con la Casa Editrice, la DeAgostini, con l'autrice (che è di una dolcezza infinita, sappiatelo), qui di seguito vi riporto un riassunto di alcune delle domande che sono state fatte (ho cercato di accorpare alcune domande molto collegate tra loro)

A cosa si è ispirata per la stesura di "Respiro solo se tu"?
Buona parte del libro è autobiografico, perchè la stessa Niven all'età di diciotto anni  ha ricevuto la notizia del divorzio dei genitori. In seguito, lei e la madre partirono per la montagna, nel North Carolina. A distanza di molti anni, in quegli stessi luoghi, Jennifer ha incontrato l'attuale marito.

Quanto è difficile per lei scrivere di adolescenti?
L'autrice ha svelato che, in cuor suo continua a sentirsi un po' un adolescente, e questo la aiuta enormemente nella stesura dei suoi libri. Riesce a ricordare perfettamente come si sentiva allora, e il rapporto stretta con il suo migliore amico del liceo, con cui ha continuato a mantenere un bellissimo rapporto, la aiuta a tenere vividi i ricordi dell'epoca dell'adolescenza. Ci ha parlato di quanto siano importati le prime volte, il primo bacio, la prima volta come guidatore, la prima volta che si va a votare, per plasmare la persona che si diventerà, crescendo.

Cosa consiglia ad un adolescente che si trova ad affrontare la separazione dei genitori e cosa secondo lei voglia dire essere adolescenti al giorno d'oggi?
Il suo consiglio, è sicuramente quello di confidarsi e parlare con qualcuno della situazione che si sta vivendo.
L'autrice, come la stessa protagonista del libro, era stata costretta dal padre a mantenere per un periodo, il segreto sulla separazione dei genitori, e questo non l'aveva aiutata ad affrontare meglio il processo. E' invece fondamentale sfogarsi, magari anche attraverso forme d'arte e informarsi grazie a tutte le risorse disponibili online (aggiornate anche sul suo sito web).
Essere adolescenti al giorno d'oggi in tempo di pandemia, non è assolutamente facile, porta ad una sorta di isolamento e solitudine, ma è una situazione ben comune agli adolescenti, anche in situazioni normali.
Per questo, nei suoi libri, cerca di affrontare le tematiche che i giovani possono vivere, per farli sentire ascoltati, cosa che sente loro abbiano bisogno, anche attraverso i messaggi che riceve o le presentazioni dei suoi libri in cui i giovani sembrano avere proprio necessità di essere "visti" dagli adulti.

Quando preferisce scrivere e quanto è difficile farlo nelle giornate no?
Jennifer predilige scrivere il pomeriggio o in prima serata e cerca di farlo tutti i giorni. Nelle giornate negative, spesso scrivere la aiuta, siano anche testi che poi tiene per lei, ma se le risulta difficile, preferisce staccare e distrarsi facendo una passeggiata, parlando con gli amici o facendo una maratona di qualche serie tv.

Ha mai avuto un giorno perfetto?
L'autrice ha raccontato di aver avuto più di un giorno perfetto, ma di essere grata di tutte le giornate, anche quelle imperfette.
Per lei, una giornata perfetta, era la stessa giornata di ieri, in cui ha potuto incontrare blogger di un 'altra nazione e dove avrebbe poi passato il resto della giornata sull'isola dove il libro è ambientato.

Infine, la domanda penso più fatidica a cui i lettori sono più interessati:

Prossimi progetti?
L'autrice ha affermato di aver appena finito di scrivere a un libro, assieme ad un altro autore di young adult, che è in fase di editing e potrà raccontare qualcosa in più tra qualche settimana, quando lo annunceranno.
Attualmente sta lavorando ad un altro romanzo, ma anche alla stesura dello screenplay di L'universo nel tuoi occhi, che avrà la sua trasposizione cinematografica. Anche Respira solo se tu, è stato opzionato, ma non sarà lei ad occuparsi della sceneggiatura, essendo al momento già impegnata.

Mondadori

Wilder Girls

1.4.21

Titolo: Wilder Girls
Autore: Rory Power
Editore: Mondadori
Anno: 2021
Pagine: 252
Prezzo: 17,90

Trama:
Da quando il loro collegio è stato messo in quarantena, Hetty, Byatt e Reese, e le loro compagne di scuola, sono barricate nell'istituto, su un'isola al largo della costa americana. Un'epidemia sconosciuta, infatti, ha incominciato a diffondersi. Tutto è incominciato piano piano. Prima sono morte le insegnanti, una dopo l'altra. Poi sono state infettate le studentesse, che hanno visto trasformare i loro corpi in qualcosa di strano e alieno. Da allora è passato un anno e mezzo e le ragazze, tagliate fuori dal resto del mondo e costrette a badare a loro stesse, non osano spingersi oltre le cancellate del collegio, dato che l'epidemia si è propagata nella foresta circostante rendendola un luogo pericoloso e inospitale. Quel che sanno è che devono cercare di restare vive il più a lungo possibile, in attesa della cura che è stata loro promessa. Ma quando Byatt sparisce, Hetty decide di tentare il tutto per tutto pur di trovarla, anche se questo significa violare la quarantena e andare incontro agli orrori che potrebbero esserci oltre il cancello. Dopotutto la ragazza non ha altra scelta: Byatt è la sua più cara amica e gli amici si proteggono sempre l'un l'altro. Ma quando mette in atto il suo piano, Hetty scopre che dietro a ciò che sta sconvolgendo le loro vite c'è molto di più, più di quello che avrebbe mai potuto immaginare.

Recensione:
Ammetto, che non saprei con esattezza in quale genere collocare questo romanzo.
Inizialmente pensavo fosse uno young adult, ma le venature horror, per così dire, non mancano, ha però anche un picco di fantascientifico che lo potrebbe classificare benissimo come sci-fi.
Insomma, Wilder Girls rimane un mistero dall'inizio alla fine.
Ad attirarmi, lo devo ammettere, è stata la bellissima copertina, che per fortuna è stata mantenuta nell'edizione italiana, e in un momento di indecisione totale, ho deciso di leggerlo un po' a scatola chiusa sul mio Kobo.
Ebbene, avendolo iniziato a scatola chiusa, ho scoperto solo una volta aperto che parlasse di pandemia, (deja-vu?), ma di certo non mi aspettavo di trovare ciò che ho trovato leggendolo!

Ma iniziamo per gradi, di che parla esattamente Wilder Girls?
Beh, le nostre girls protagoniste, sono ragazze di svariate età, che vivono in una prestigiosa scuola privata collocata su un'isola (ebbene sì).
Potrebbe anche essere un bel sogno, questo collegio immerso nella natura incontaminata, circondato dal mare, se non fosse che la loro scuola viene messa in quarantena (dejavù numero due?) dopo che un misterioso virus si impossessa, diciamo pure così, della scuola.
C'è chi sopravvive, c'è chi non ce la fa, perchè questa misteriosa malattia, non solo arriva a infettare attraverso delle crisi inaspettate, che si possono ripresentare più e più volte, ma lasciano sulle persone - e non solo, come impareremo in corso d'opera- strascichi non solo pesanti, ma proprio horror.
C'è a chi spunta una seconda colonna vertebrale, chi perde la vista, chi si ritrova con due cuori, piaghe in ogni dove o cicatrici in faccia.
Insomma, non è una cosa carina da leggere, e nemmeno da vedere immagino, ma le ragazze hanno quasi imparato a farci l'abitudine, al sangue che sgorga dai tagli attorno alla bocca, o dalle parti del corpo mozzate, nell'attesa che venga trovata una soluzione e loro possano finalmente tornare a casa.
Dalla terraferma, ricevono aiuti, medicine, cibo e armi, perchè sì, chiuse nei confini del collegio, hanno anche imparato ad impugnare coltelli e pistole, per difendersi da chi da fuori, vuole abbattere le cancellate della scuola.
Ebbene sì, via via tutta l'isola risulta infetta, quindi i pericoli non mancano.

Wilder Girls parte veloce, non ci sono preamboli o mezze misure, siamo già nel vivo della storia fin dalla prima pagina e quindi il lettore si immerge fin da subito nella condizione da incubo in cui le ragazze sono costrette a vivere.

In particolare abbiamo due narratrice, Hetty e Byatt, che insieme a Reese sono le tre amiche che fanno un po' da protagoniste in mezzo a tante altre ragazze.
Ammetto che la storia mi ha catturata fin da subito, la trama era interessante e le venature horror, complici anche gli avvenimenti inaspettati che vengono fuori man mano, mi hanno resa molto curiosa.
Ci sono infatti cose poco chiare, misteri che Hetty vuole scoprire, e domande che necessitano di risposte, quando alcune ragazze iniziano a sparire misteriosamente.

Insomma, ottime premesse per un ottima storia ad alto carico di azione, e per carità, l'azione non manca di certo, non ci sono momenti morti o lenti, assolutamente no.
Ciò che manca quasi totalmente, sono le risposte alle domande che le tre ragazze, ma soprattutto noi lettori, cerchiamo di captare pagina dopo pagina, se non che, man mano che le pagine diminuivano, più si avvicinava la fine del romanzo, più iniziavo ad essere dubbiosa.
Di fatti, poche, pochissime risposte ci vengono date, e totalmente di fretta, non abbastanza per rendere la situazione chiara o per accettare un finale che non è aperto, ma assolutamente immenso.
Una volta chiuso l'ebook, infatti, dopo cinque minuti con lo sguardo perso nel vuoto, cercando di capire cosa avessi appena letto e se per caso qualche risposta non fosse magicamente comparsa sul soffitto, ho cercato notizie sul seguito. Perchè sia chiaro, un seguito ci deve essere per forza, no?
Ebbene, al momento non sembrano esserci notizie, anzi, pare che il romanzo sia nato proprio per essere autoconclusivo...WTF? E' l'unica cosa che mi viene in mente, non può finire così, non può!
Sono ancora sconcertata se ci penso, perchè questo libro pare una contraddizione. Da un lato mi è piaciuto, l'ho trovato scritto molto bene, interessante e ricco si suspance, ma dall'altra? Dall'altra troviamo una delle protagoniste, Hetty, che a volte ha degli atteggiamenti ambigui (si sente in colpa quando compie azioni che è obbligata a compiere, ma in altri casi non mostra un minimo tatto), una possibile e interessante ship che però viene lasciata totalmente allo sbaraglio (leggo raramente di relazioni al femminile, quindi sarebbe stato interessante se l'autrice si fosse impegnata un minimo di più) e un finale che è un punto di domanda gigantesco.
Peccato, davvero!
Valutazione:
♥♥♥

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