Recap

Le migliori letture del 2021, serie tv e film più interessanti viste quest'anno

31.12.21

Buongiorno lettori!
Questo mese - o meglio dire, questi ultimi mesi - sono stata un po' latitante qui sul blog, ma ci tengo ugualmente a scrivere questo ultimo post un po' recap del 2021

Devo dire che quest'anno, ho fatto parecchie letture mediocri, ma libri che ho detestato particolarmente non ce ne sono stati (sarà che li ho abbandonati prima, forse?), quindi sono già contenta così.
Per quanto riguarda i libri top dell'anno, invece ce ne sono stati un po', vediamoli subito:
Iniziamo dai libri più "leggeri", che però leggeri non lo sono stati, nel senso che sia le due graphic novel, che Cuore a razzo e farfalle nello stomaco hanno saputo conquistarmi proprio per le loro tematiche importantissime.
Vi rimando in particolare alla mia recensione di Nonostante tutto una storia che mi sento con tutto il cuore di consigliarvi, mi ha sciolto letteralmente durante la lettura, e non solo per la sua storia, ma anche per la delicatezza delle illustrazioni, così dettagliate eppure dolcissime, e anche per lo stile con cui la storia è costruita.
Attendevo il nuovo lavoro di Valentina D'Urbano come pochi altri titoli, ormai ho consumato tutti i suoi romanzi, e Tre gocce d'acqua non è stato da meno rispetto a quello che mi aspettavo da questa autrice.
Di Francesca Diotallevi, invece, avevo concluso l'anno 2020 con il suo Dentro soffia il vento, che mi era piaciuto tantissimo, e guarda caso Le stanze buie è stata una delle mie ultime letture anche di quest'anno! Sebbene uno scalino sotto rispetto l'altro libro, anche questo suo lavoro mi è piaciuto moltissimo, così come la sua penna, scorrevolissima, delicata e quasi ipnotica.
New entry tra gli autori italiani letti per me, è stato Divorare il cielo di Paolo Giordano, che come la D'Urbano, ha creato una storia spaccacuore che mi ha causato non poche lacrime e attimi di suspance.

Altri titoli che entrano dritti dritti nella lista dei migliori dell'anni, sono senza dubbio Un dolore così dolce, letto piacevolmente questa estate, Gli amici silenziosi, una lettura assolutamente perfetta per il periodo di Halloween e Follia, letto di recente, che ho amato follemente, proprio come dice il titolo, ma anche Cinquanta modi per dire pioggia, una storia altrettanto incantevole, quanto dolorosa e Ho lasciato entrare la tempesta, che mi ha sconvolto non poco (non ho messo le ultime due cover nelle foto per non scombinare Canva!)


Passiamo ora alle serie tv: ho visto parecchie cose quest'anno, o meglio, ho alternato momenti pienissimi, ad altri di vuoto totale. Tra il marasma di serie trash, meh e serie abbandonato dopo pochi episodi, ecco quelle che invece ho apprezzato particolarmente:
Fleabag, iniziato assolutamente per caso e quasi per sbaglio, una manciata di episodi per due stagioni, una protagonista che più irriverente e sarcastica non si può, e un originale modo di ripresa, insomma, da vedere!
Su Peaky Blinders c'è poco da dire, chi più chi meno lo conosciamo tutti e tutti siamo in attesa della nuova, e se non erro ultimissima stagione. Altro titolo interessante, ma che per il mondo dei lettori era anche la serie più attesa dell'anno, è stato Shadow & Bone, trasposizioni delle due serie della Bardugo, Sei di Corvi e Tenebre e Ossa. Per essere un esperimento, un mix di questi due mondi correlati tra loro, direi che è riuscito alla grande, e sebbene le aspettative un po' così, personalmente ne sono rimasta piacevolmente colpita.

The Office è stata probabilmente la serie che più mi ha accompagnato nell'arco dei mesi, quest'anno, lei e How i met your mother probabilmente. Mi è stata caldamente consigliata dal mio ragazzo, e dopo una prima stagione un po' traballante, ho iniziato dalla seconda in poi ad apprezzarla sempre di più e ora che sono quasi giunta al termine (mi mancano una manciata di episodi) sono già disperata perchè non voglio che finisca!
Maid è stata invece la mia scoperta più recente, terminata giusto giusto ieri, dopo averne sentito parlare solo positivamente. Rimane allo spettatore, non c'è che dire, drammatica in modo crudelmente veritiero, l'ho apprezzata molto, nonostante alcune scelte dei personaggi non mi siano andati proprio a genio.
Infine, ho recuperato la terza stagione della Signora Maisel, e come le prime due, questa serie si è confermata una ventata d'aria fresca che non vedo l'ora di ritrovare nei nuovi episodi in arrivo nel 2022.
Altre serie degne di nota gustate quest'anno, ci sono Victoria (ma davvero finisce così?) per cui ho apprezzato tantissimo l'attrice protagonista e il carinissimo WandaVision, che ho stra-adorato, nonostante non sia una grande esperta o fan del mondo Marvel. How i met your mother invece, che ho finalmente recuperato dopo anni e anni in cui mi è stato consigliato, si è dimostrata una serie validissima, nonostante ammetto che le ultime due stagioni (e in particolare l'ultimissima) ne abbiano fatto un po' crollare la qualità.
Ultimi tre titoli in questa mia classifica telefimica, direi che sono la nuova stagione di Sex Education, che mi è piaciuta forse più di tutte, I may destroy you, perchè è un lavoro che va assolutamente visto e High Fidelity, di cui ho sentito parlare pochissimo, ma che io ho adorato particolarmente, e un plauso va ovviamente all'interpretazione di Zoe Kravitz.


Non ho visto moltissimi film quest'anno, ma tra questi alcuni che mi sento di consigliare, ci sono:
Per i più giovani, ma anche no, 6 Years e Nuvole sono ottimi titoli, ovviamente dannatamente drammatici (ma guarda un po'!) che però mi sono piaciuti molto. Stessa cosa per quanto riguarda Luca, che non ha bisogno di presentazioni e che a me è piaciuto moltissimo, anche se ho letto pareri piuttosto contrastanti al riguardo.

Altri tre titoli che sono finalmente riuscita a recuperare dopo anni che avevo in lista, sono La città incantata dello Studio Ghibli, che mi è piaciuto molto (ma ammetto che non è il mio preferito tra quelli visti fino ad ora), ma anche Amore e altri rimedi, una commedia a metà tra il romantico e il drammatico, uscita diversi anni fa, ma soprattutto Her, di cui avevo altissime aspettative, che sono state ampiamente superate.


Per concludere, ho deciso che per il 2022 non stilerò la mia solita lista di propositi, questa volta mi sembra inopportuno farli, sia dal punto di vista personale che, soprattutto per quanto riguarda il blog, visto che ultimamente qui l mia presenza si è alquanto dimezzata.
Ho deciso che va bene così, il tempo che riesco a dedicare a questo angolino, quando mi va, è abbastanza, sono già contenta di riuscire a portarlo ancora avanti dopo tutti questi anni e da sola. Ammetto che un po' me ne dispiace, di non riuscire a parlare di tutto quello che vorrei come qualche anno fa, essere presenti su Instagram per certi versi è molto più facile (ma non meno impegnativo eh), e portare avanti le due cose è spesso troppo, ma in ogni caso, spero di essere un po' più ispirata nella scrittura con l'anno nuovo.

Colgo l'occasione per farvi i miei migliori auguri, a voi che ancora mi seguite dopo tutti questi anni, che il 2022 sia, soprattutto dopo due anni così complicati, un periodo felice per tutti voi!
Un abbraccio,
Chiara

Recensione

L'uomo di gesso

10.12.21

 Titolo: L'uomo di gesso
Autore: C.J. Tudor
Editore: Rizzoli
Anno di uscita: 2018
Pagine: 347
Prezzo: 10,00

Trama:
Guardandosi indietro, tutto è cominciato quel giorno alla fiera, con il terribile incidente sulla giostra. Il giorno in cui Ed, dodicenne, ha incontrato per la prima volta l'Uomo di Gesso. È stato proprio lui, l'Uomo di Gesso, a dargli l'idea di utilizzare quei disegni per i messaggi con il suo gruppo di amici. E all'inizio era uno spasso, per tutti. Fino a quando non è stato ritrovato il cadavere di una ragazzina. Ma sono passati trent'anni, e Ed pensava di essersi lasciato il passato alle spalle. Poi, per posta, riceve una busta: un gessetto, e il disegno di un uomo stilizzato. Certe storie non finiscono. Il gioco, per Ed e i suoi amichetti di un tempo, ricomincia da capo. L'Uomo di Gesso è di nuovo tra loro.

Recensione:
Era da molto che non mi buttavo su un thriller, quando ho preso tra le mani questo lavoro di C.J. Tudor, L'uomo di gesso, ormai più di un mesetto fa (sì, sono molto, mooolto indietro con le recensioni).
I generi thriller/gialli, horror, sono dei generi che non disdegno ogni tanto, anzi, devo dire che quando trovo quello giusto, mi risulta difficile staccarmici, ma devo essere nel giusto mood, per così dire.

Questo thriller, si è rivelato senza dubbio un'ottima lettura, sebbene con qualche difetto tecnico, diciamo così.
Ma partiamo dal principio, di che parla questo romanzo, ma soprattutto chi è questo "Uomo di gesso"?

Questi omini disegnati con il gesso e ben rappresentati in copertina, sono delle figure che iniziano pian piano ad apparire in ogni dove e Ed e al suo gruppo di amici, durante la loro infanzia.
Un'infanzia, ahimè, colma di drammi (il primo accade dopo pochissime pagine) che, un po' come il gruppo di amici narrato in It, finisce per scandire l'età dei ragazzi anche una volta divenuti adulti, perchè si sa, certe esperienze non ci abbandonano mai.

Il fattaccio, o meglio, il fattaccio principale e culmine, è il ritrovamento nel bosco, del cadavere di una ragazzina, e chi se non la banda di Ed, può ritrovarlo per puro caso? Anni dopo, ormai adulto, Ed inizia a ricevere delle lettere che lo riportano proprio a quel fatto, il cui sospettato per l'omicidio non è mai stato veramente colpevolizzato.

L'uomo di gesso è un libro che sa tenere alta l'attenzione del lettore dall'inizio alla fine, è stato in grado di tenermi incollata alle sue pagine, smaniosa di sapere cosa sarebbe accaduto subito dopo.
Non ci sono parti morte o lente nel corso del romanzo, anzi, accadono un susseguirsi di fatti che tengono il ritmo narrativo costantemente alto.
Lo stile narrativo è semplice, ma fluido, i personaggi principali risultano ben caratterizzati, e soprattutto ben definiti e differenziati tra loro.
Ma, veniamo ai difettucci di cui parlavo all'inizio: purtroppo questo culmine di eventi che caratterizza tutto il libro, fa sì che il lettore sia sempre curioso, è vero, ma porta ad un finale che invece non mi ha pienamente convinta, proprio perchè succede di tutto, troppo. E troppi coinvolgimenti, diciamo così, trovano un filo, un legame nel finale che stride un po', perchè davvero troppo  "collettivo", diciamo così, perchè di più rischio di incappare in qualche spoiler non voluto.

Complessivamente, quindi, un ottimo libro, sia per trama che per stile narrativo, ma con qualche difetto che poteva essere evitato.

Valutazione:
♥♥♥♥

Follow Us @soratemplates