Autore: Francesca Diotallevi
Editore: Neri Pozza
Anno: 2018
Pagine: 221
Prezzo: 9,00
Trama:
In un avvallamento tra due montagne della Val d'Aosta, al tempo della Grande Guerra, sorge il borgo di Saint Rhémy: un piccolo gruppo di case affastellate le une sulle altre, in mezzo alle quali spunta uno sparuto campanile. Al calare della sera, da una di quelle case, con il volto opportunamente protetto dall'oscurità , qualche "anima pia" esce a volte per avventurarsi nel bosco e andare a bussare alla porta di un capanno dove vive Fiamma, una ragazza dai capelli così rossi che sembrano guizzare come lingue di fuoco in un camino. Come faceva sua madre quand'era ancora in vita, Fiamma prepara decotti per curare ogni malanno: asma, reumatismi, cattiva digestione, insonnia, infezioni... Infusi d'erbe che, in bocca alla gente del borgo diventano "pozioni" approntate da una "strega" che ha venduto l'anima al diavolo. Così, mentre al calare delle ombre gli abitanti di Saint Rhémy compaiono furtivi alla sua porta, alla luce del sole si segnano al passaggio della ragazza ed evitano persino di guardarla negli occhi. Il piccolo e inospitale capanno e il bosco sono perciò l'unica realtà che Fiamma conosce, l'unico luogo in cui si sente al sicuro. La solitudine, però, a volte le pesa addosso come un macigno, soprattutto da quando Raphael Rosset se n'è andato. Era inaspettatamente comparso un giorno al suo cospetto, Raphael, quando era ancora un bambino sparuto, con una folta matassa di capelli biondi come il grano e una spruzzata di lentiggini sul naso a patata...
Recensione:
Dentro soffia il vento, di Francesca Diotallevi, è stata una piacevolissima scoperta narrativa.
Quella raccontata dall'autrice è una storia selvaggia, come la sua protagonista, Fiamma, una donna accusata di stregoneria fin da quando è piccina, che vive rilegata nei boschi di un piccolo paesino di montagna.
Nel villaggio è temuta ed evitata da tutti gli abitanti, che sparlano più o meno di nascosto di lei, ma nel cuore della notte non si fanno remore a recarsi alla sua porta di casa, per far uso del suo dono.
Fiamma vive la sua vita nella più totale libertà , una vita fatta di solitudine, unici rapporti avuti sono stati quello con la madre e quello con l'amico Raphael, che fin dall'infanzia ha avuto il coraggio di avvicinarsi a lei e non è più riuscito ad abbandonarla, se non quando è stato costretto a partire per la guerra.
A Fiamma, si unisce nel dolore per la partenza di Raphael, anche il resto della sua famiglia, in particolare il fratello Yuri, rude e all'apparenza glaciale, che passa le giornate lavorando sodo per la famiglia e unendosi al coro di chi a Fiamma cerca di star lontano in tutti i modi.
Qualcosa però sconvolge il piccolo paesino, ovvero l'arrivo di un nuovo prete, Don Agape, abituato alla vita nella capitale romana, che cercherà con fatica ad abituarsi alla vita in una piccola città , ma soprattutto ad integrarsi e farsi ben volere dalla comunità .
Quella raccontata dalla Diotalllevi è una vicenda scritta egregiamente, la sua penna graffiante è riuscita a farmi incollare dalla prima all'ultima pagina del suo libro, con uno stile scorrevolissimo, che mi ha ricordato un po' - anche per la costruzione della storia, in realtà - quello di Valentina D'Urbano.
Una delle cose che ho apprezzato enormemente nel romanzo, è l'ambientazione, adeguatamente dipinta, di Saint Rhémy, il piccolo paesino della Valle D'Aosta in cui è ambientata la vicenda, un luogo eretto tra le montagne, un luogo ricco di fascino, caratteristico e tranquillo.
A far da colonna portante, oltre a Fiamma, la vera protagonista, ben descritta sia dal punto di vista caratteriale, sia da quello fisico, ci sono Don Agape, Raphael, che ci viene tratteggiato attraverso i ricordi e i flashback della ragazza, ma abbiamo anche Yuri, che entrerà a far parte sempre di più della storia, man mano che la vicenda procede.
Questo romanzo, posso dire sia stato un vero e proprio colpo di fulmine fin dalla copertina che mi trasmetteva una sensazione di armonia e familiarità , per poi proseguire con l'asprezza di certe parti, che ben si amalgama al ritmo selvaggio eppure dolce che la storia della vita di Fiamma si porta dietro.
Nella sua brevità - ammetto che se avesse avuto qualche pagina in più non mi sarei lamentata, anzi! - è un romanzo assolutamente completo e validissimo sotto tutti i punti di vista, dalla caratterizzazione dei personaggi alla cura nell'ambientazione, fino ai dialoghi e allo stile che cattura e si fa leggere tutto d'un fiato.
Per concludere, quindi, nel caso non si fosse capito, vi consiglio caldamente questo romanzo, che oserei dire essere forse la lettura migliore fatta in questo 2020!
Recensione:
♥♥♥♥♥