Neri Pozza

Dentro soffia il vento

19.12.20

Dentro soffia il vento
Autore: Francesca Diotallevi
Editore: Neri Pozza
Anno: 2018
Pagine: 221
Prezzo: 9,00

Trama:
In un avvallamento tra due montagne della Val d'Aosta, al tempo della Grande Guerra, sorge il borgo di Saint Rhémy: un piccolo gruppo di case affastellate le une sulle altre, in mezzo alle quali spunta uno sparuto campanile. Al calare della sera, da una di quelle case, con il volto opportunamente protetto dall'oscurità, qualche "anima pia" esce a volte per avventurarsi nel bosco e andare a bussare alla porta di un capanno dove vive Fiamma, una ragazza dai capelli così rossi che sembrano guizzare come lingue di fuoco in un camino. Come faceva sua madre quand'era ancora in vita, Fiamma prepara decotti per curare ogni malanno: asma, reumatismi, cattiva digestione, insonnia, infezioni... Infusi d'erbe che, in bocca alla gente del borgo diventano "pozioni" approntate da una "strega" che ha venduto l'anima al diavolo. Così, mentre al calare delle ombre gli abitanti di Saint Rhémy compaiono furtivi alla sua porta, alla luce del sole si segnano al passaggio della ragazza ed evitano persino di guardarla negli occhi. Il piccolo e inospitale capanno e il bosco sono perciò l'unica realtà che Fiamma conosce, l'unico luogo in cui si sente al sicuro. La solitudine, però, a volte le pesa addosso come un macigno, soprattutto da quando Raphael Rosset se n'è andato. Era inaspettatamente comparso un giorno al suo cospetto, Raphael, quando era ancora un bambino sparuto, con una folta matassa di capelli biondi come il grano e una spruzzata di lentiggini sul naso a patata...

Recensione:
Dentro soffia il vento, di Francesca Diotallevi, è stata una piacevolissima scoperta narrativa.
Quella raccontata dall'autrice è una storia selvaggia, come la sua protagonista, Fiamma, una donna accusata di stregoneria fin da quando è piccina, che vive rilegata nei boschi di un piccolo paesino di montagna.
Nel villaggio è temuta ed evitata da tutti gli abitanti, che sparlano più o meno di nascosto di lei, ma nel cuore della notte non si fanno remore a recarsi alla sua porta di casa, per far uso del suo dono.
Fiamma vive la sua vita nella più totale libertà, una vita fatta di solitudine, unici rapporti avuti sono stati quello con la madre e quello con l'amico Raphael, che fin dall'infanzia ha avuto il coraggio di avvicinarsi a lei e non è più riuscito ad abbandonarla, se non quando è stato costretto a partire per la guerra.

A Fiamma, si unisce nel dolore per la partenza di Raphael, anche il resto della sua famiglia, in particolare il fratello Yuri, rude e all'apparenza glaciale, che passa le giornate lavorando sodo per la famiglia e unendosi al coro di chi a Fiamma cerca di star lontano in tutti i modi.
Qualcosa però sconvolge il piccolo paesino, ovvero l'arrivo di un nuovo prete, Don Agape, abituato alla vita nella capitale romana, che cercherà con fatica ad abituarsi alla vita in una piccola città, ma soprattutto ad integrarsi e farsi ben volere dalla comunità.

Quella raccontata dalla Diotalllevi è una vicenda scritta egregiamente, la sua penna graffiante è riuscita a farmi incollare dalla prima all'ultima pagina del suo libro, con uno stile scorrevolissimo, che mi ha ricordato un po' - anche per la costruzione della storia, in realtà- quello di Valentina D'Urbano.

Una delle cose che ho apprezzato enormemente nel romanzo, è l'ambientazione, adeguatamente dipinta, di Saint Rhémy, il piccolo paesino della Valle D'Aosta in cui è ambientata la vicenda, un luogo eretto tra le montagne, un luogo ricco di fascino, caratteristico e tranquillo.
A far da colonna portante, oltre a Fiamma, la vera protagonista, ben descritta sia dal punto di vista caratteriale, sia da quello fisico, ci sono Don Agape, Raphael, che ci viene tratteggiato attraverso i ricordi e i flashback della ragazza, ma abbiamo anche Yuri, che entrerà a far parte sempre di più della storia, man mano che la vicenda procede.

Questo romanzo, posso dire sia stato un vero e proprio colpo di fulmine fin dalla copertina che mi trasmetteva una sensazione di armonia e familiarità, per poi proseguire con l'asprezza di certe parti, che ben si amalgama al ritmo selvaggio eppure dolce che la storia della vita di Fiamma si porta dietro.
Nella sua brevità - ammetto che se avesse avuto qualche pagina in più non mi sarei lamentata, anzi! - è un romanzo assolutamente completo e validissimo sotto tutti i punti di vista, dalla caratterizzazione dei personaggi alla cura nell'ambientazione, fino ai dialoghi e allo stile che cattura e si fa leggere tutto d'un fiato.

Per concludere, quindi, nel caso non si fosse capito, vi consiglio caldamente questo romanzo, che oserei dire essere forse la lettura migliore fatta in questo 2020!

Recensione:
♥♥♥♥♥ 

Garzanti

Il rilegatore

15.12.20

Titolo: Il rilegatore
Autore: Bridget Collins
Editore: Garzanti
Anno: 2019
Pagine: 352
Prezzo: 17,90

Trama:
Immagina di poter cancellare per sempre un ricordo, una colpa, un segreto. Per sempre. È esistito un tempo in cui era possibile. È questa l'arte di antichi rilegatori che nelle loro polverose botteghe, oltre a modellare la pelle e incollare fogli, aiutano le persone a dimenticare. Seduti con un libro in mano ascoltano le esperienze del passato che vengono raccontate loro. Parola dopo parola, le cuciono tra le pagine, le intrappolano tra i fili dei risguardi. Così il ricordo sparisce per sempre dalla memoria. Catturato sulla carta non ce n'è più traccia. Per anni l'anziana Seredith ha portato avanti questo affascinante mestiere, ma è arrivato il momento di trovare un apprendista. Qualcuno che rappresenti il futuro. La sua scelta cade su Emmet. Sarà lui il nuovo rilegatore. Lui per cui i libri sono sempre stati proibiti. Ne ha paura anche se non sa cosa c'è di sbagliato in quello che nascondono. Eppure giorno dopo giorno quella diventa la sua vita e il suo compito quello di raccogliere segreti, colpe e confessioni. E il luogo in cui quel mistero ogni volta si compie è ormai la sua casa. Casa che crede di conoscere in ogni suo angolo fino al giorno in cui scopre una stanza di cui nessuno gli aveva parlato. Una libreria immensa la riempie. Tra quelli scaffali Emmet trova un libro con scritto il suo nome. Al suo interno è celato un ricordo che gli appartiene. Non c'è nessun dubbio. Ma il ragazzo non sa di cosa si tratta. Non può saperlo. Ed è ora di scoprirlo. Perché per sapere chi è veramente ha bisogno di conoscere ogni cosa, anche quello che ha voluto o dovuto dimenticare.

Recensione:
Consiglio, spassionato, se volete tuffarvi in questo romanzo,  e restarne completamente sorpresi, non leggetene la sinossi!
Mi spiego, ho preso in prestito questo libro dopo che mi è stato consigliato da un'amica, e dopo esserne rimasta attratta dalla copertina, mi trasmetteva vibrazioni positive, ma non mi sono soffermata più di tanto sulla trama e alla fine è stato meglio così.
A mio parere, infatti, una delle cose citate nella trama, è meglio scoprirla da soli una volta iniziato il romanzo.
Il libro, quindi è stata una vera sorpresa anche dal punto di vista del genere. Sono stata attirata dalla copertina, che mi suggeriva una storia carica di mistero e fascino, una cover elegante, mi aspettavo una semplice narrativa, si rivela in realtà essere in parte anche un fantasy storico, con soprattutto ha una buona impronta sulla tematica LGBT e romance.

Emmett è il protagonista che in seguito a una misteriosa malattia viene allontanato da casa per essere istruito dall'anziana Seredith,  nella figura del rilegatore. Essere rilevatore vuol dire togliere e custodire ricordi, esperienze ed attimi della vita di qualcuno, per rinchiuderli in un libro. Portare via ad una persona momenti di sofferenza, ma anche di gioia, per cui i rilegatori vengono visti come una sorta di fattucchieri, la gente è spaventata dal loro dono e dalle capacità che hanno e che possono anche rivelarsi.

Un libro che parla di libri ha già di per sé un carico di fascino a cui noi lettori non sappiamo resistere solitamente, vi assicuro che le atmosfere in questo romanzo si portano dietro una scrittura sublime che ne fanno una lettura piacevolissima anche dal punto di vista stilistico, con un world-building curatissimo. Le atmosfere sono cariche di fascino, i rilegatori lavorano in piccole botteghe caratteristiche, mentre la famiglia di Emmett, invece, ha umili origini e vive, lavora e si sfama lavorando in una fattoria.

Ambientazione a parte, anche i protagonisti hanno un certo spessore. Ad Emmett, si aggiungono infatti altri personaggi, e uno in particolare, Lucian, si rivelerà molto più importante man mano che la storia prosegue, tanto da aggiudicarsi parte della narrazione.
Il romanzo è infatti diviso in tre sezioni  tra presente, passato e di nuovo presente.
La magia dei libri, ma anche dei ricordi che possono essere pugnalate o attimi di conforto, ma che spesso vengono portati via contro la volontà dall'individuo, da chi si sente minacciato, sono le radici di una vicenda evocativa, tra romance storico e fantasy.

Quella architettata dalla Collins, è quindi una storia affascinante e intrigante, si srotola in modo particolare, portandoci avanti e indietro nel tempo, spiegandoci l'importanza dei ricordi, della memoria, ma anche che tutti sono in pericolo, nessuno è immune dal perdere pezzi di sè.
E' una recensione un po' sconclusionata, la mia, me ne rendo conto, ma vi assicuro, e spero che traspara dalle mie parole, che Il Rilegatore è un romanzo da gustare pian piano, che lascia nel lettore un ricordo ben impresso e perfettamente costruito.
Valutazione:
♥♥♥♥ 

Mondadori

L'estate in cui caddero le stelle

1.12.20

Titolo: L'estate in cui caddero le stelle
Autore: Cristina Brambilla
Editore: Mondadori
Anno: 2016
Pagine: 176
Prezzo: 9,00

Trama:
È un'estate afosa e lunghissima. Sognando una fiammante Roma Sport che non avrà mai, Patrizia sfreccia per le strade di periferia a bordo dell'odiata Graziella, leggera e maneggevole come l'uranio in fusione. Con lei c'è sempre Silvia, la sua migliore amica, che esprime il suo genio creando splendidi vestiti, mentre Patrizia coltiva una passione per le scienze e la matematica. Ma l'università è per i maschi, e in famiglia questa fortuna toccherà a suo fratello, che sembra avere più brufoli che neuroni. La vita di Patrizia però è destinata a cambiare: un giorno la cassetta degli attrezzi che utilizza per modificare la bicicletta sparisce e sua madre, inviperita, minaccia di punirla se non la ritroverà. I sospetti cadono sul Mostro, un sinistro individuo che abita nel loro palazzo e ha il volto sfigurato. Patrizia, superata l'iniziale diffidenza, scoprirà un mondo pieno di misteri e troverà in lui un amico prezioso, che la aiuterà a inseguire un sogno lontano: diventare una scienziata. Un romanzo sulla forza dei sogni e sul coraggio di scegliere il proprio futuro. Prefazione di Margherita Hack.

Recensione:
L'estate in cui caddero le stelle, il romanzo di Cristina Brambilla, è ambientato in una caldissima estate degli anni '50, la protagonista è Patrizia, figlia di una portinaia, sorella dello scontroso Pietro e del piccolo di casa, 
La migliore amica di Patrizia è Silvia, che abita nel suo stesso condominio, ed è figlia invece di una donna dal mestiere un po' equivoco. Le due ragazze, non potrebbero essere una più diversa dell'altra, se Patrizia è appassionatissima di scienze, una grandissima studiosa e con il futuro - pare - già scritto di maestra, Silvia invece va matta per la moda, la sua eroina è Coco Chanel e sogna di lavorare e vivere in un mondo alla moda e luccicante.
Patrizia sogna di comprarsi una Graziella, per poter vivere appieno le avventure con la sua migliore amica, invece al contrario del fratello maggiore, deve faticare ed accontentarsi degli "avanzi".
In quella afosa e all'apparenza banalissima estate passata alla Cava, il rifugio segreto delle due ragazze, Patrizia e Silvia faranno la conoscenza più approfondita di uno degli inquilini del loro condominio, un uomo denominato "il Mostro", sulla sua storia ci sono tante voci diverse e il suo aspetto (ha metà viso bruciato) non fa altro che incutere ancor più timore.

L'estate in cui caddero le stelle è un libro molto particolare, parte come un semplice libro per ragazzi, una storia leggera, estiva, a tratti divertente, che racconta di una protagonista determinata e sbarazzina e delle peripezie che è costretta a subire tra la madre che per andare avanti fa affidamento sempre su di lei, un fratellino mai stanco, e un fratello più grande che invece sembra non sopportarla.
Nel corso del libro, però, ci si addentra più nel profondo, quando si inizia a parlare di fisica e matematica, due argomenti che alla protagonista stanno tanto a cuore, e della storia del "Mostro", che dal canto suo, sembra avere moltissimo da raccontare.

Questo, è un romanzo quindi scorrevolissimo, una lettura leggera, dai risvolti però sorprendenti, narrato con uno stile semplice, fluido, che si legge in fretta.
Nella sua scorrevolezza, questo libro non solo ci parla in maniera chiara e semplice di alcune questioni riguardante la matematica e la fisica, ma racconta anche la storia di una famiglia, anzi di più famiglie, delle vicissitudini che portano i rapporti tra persone a farsi più stretti, o al contrario, ad allontanarsi. In sottofondo porta anche gli echi delle violenze domestiche e dei ricatti, di ciò che ci si aspetta da una femmina, a dispetto dei suoi sogni, dei pregiudizi e della difficoltà dello scrollarseli di dosso, anche quando le "voci" sono solo delle bugie.

Vi consiglio la lettura di questo romanzo, perchè oltre ad essere molto interessante, è anche davvero brevissimo, una lettura da un paio di pomeriggi al massimo, se siete alla ricerca di qualcosa di veloce o magari siete incappati nel tanto temuto blocco del lettore!

Valutazione:
♥♥♥♥

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