Hunger Games - La ragazza di fuoco
4.4.13
E' un romanzo che da assuefazione.
Stephen King
Ero talmente ossessionata da Hunger Games che per non smettere di leggerlo l'ho anche nascosto sotto il tavolo del ristorante.
Stephenie Meyer
Un'ambientazione cruda e terribilmente plausibile, una protagonista straordinaria per un libro assolutamente indimenticabile.
Licia Troisi
Ci sono libri che non ti lasciano niente, che ti annoiano e ti fanno dormire. Libri che ti piacciono a metà, o che non riesci a finire. Libri che una volta terminati ti fanno sentire soddisfatto, o che ti fanno imparare cose che non conoscevi.
Poi ci sono certi libri, di cui non ti stanchi mai. Libri che ti
porti dietro per la vita, che ti emozionano, ti fanno ridere, ti
fanno piangere, ti fanno venire voglia di rimanere sveglio tutta la
notte pur di leggerli, e ti tengono con il fiato sospeso anche quando
sai già cosa accadrà nella pagina successiva.
Questi libri, diversi per ognuno di noi (de gustibus, come si dice),
più li leggi e più ti invogliano a ricominciare da capo e ogni
volta è come se fosse la prima e quando li scopri (perchè non sono
molti a fare questo effetto) hai come trovato un tesoro.
Di questa piccola categoria ristretta, fa arte il libro di cui voglio
parlarvi oggi (l'intera saga a dire la verità): Hunger Games- La
ragazza di fuoco.
Titolo: Hunger Games – La ragazza di fuoco
Autore: Suzanne Collins
Editore: Mondadori
Collana: Chrysalide
Serie: Hunger Games
Anno: 2009
Pagine: 375
Prezzo: 17,00
Autore: Suzanne Collins
Editore: Mondadori
Collana: Chrysalide
Serie: Hunger Games
Anno: 2009
Pagine: 375
Prezzo: 17,00
TRAMA:
Non puoi rifiutarti di partecipare agli Hunger Games. Una volta scelto, il tuo destino è scritto. Dovrai lottare fino all'ultimo, persino uccidere per farcela. Katniss ha vinto. Ma è davvero salva? Dopo la settantaquattresima edizione degli Hunger Games, l'implacabile reality show che si svolge a Panem ogni anno, lei e Peeta sono, miracolosamente, ancora vivi. Katniss dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice. Dopotutto, è riuscita a tornare dalla sua famiglia e dall'amico di sempre, Gale. Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la tiene a distanza. Peeta le volta le spalle. E in giro si mormora di una rivolta contro Capitol City, che Katniss e Peeta potrebbero avere contribuito a fomentare. La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso una sommossa. Ora ha paura di non riuscire a spegnerla. E forse non vuole neppure farlo. Mentre si avvicina il momento in cui lei e Peeta dovranno passare da un distretto all'altro per il crudele Tour della Vittoria, la posta in gioco si fa sempre più alta. Se non riusciranno a dimostrare di essere perdutamente innamorati l'uno dell'altra, Katniss e Peeta rischiano di pagare con la vita...
"Katniss Everdeen, la ragazza di fuoco, ha acceso una scintilla che, se lasciata incustodita, può crescere e trasformarsi in un incendio che distruggerà Panem."
"Cammino per le strade del Distretto 12, verso la mia nuova casa
nel Villaggio dei Vincitori. Ranuncolo mi ha appena tagliato la
strada, che mi porterà mica sfortuna?
A quanto pare si, visto quello che mi sta per accadere..."
A quanto pare si, visto quello che mi sta per accadere..."
No. anche se di sogni legati al mondo di Hunger Games ne ho fatti
parecchi.
Non sono Katniss Everdeen per fortuna, altrimenti non sarei
sopravvissuta alle prime pagine del primo volume, morta sicuramente
di fame incapace di maneggiare un arco (anche se da anni, dopo aver
visto “Il signore degli anelli” la prima volta, ho la fissa di
voler imparare tiro con l'arco!).
Certo, però se fossi Katniss conoscerei Peeta, così dolce e gentile
e intelligente, così... insomma, si è capito che sono #TeamPeeta?
Che poi Josh Hutcherson lo incarna alla perfezione ed è
nientepopodimeno che il mio futuro marito, perciò capitemi se mi
surriscaldo!
RECENSIONE:
La narrazione, come nel primo libro è fluida, molto scorrevole e
convincente. Katniss ci descrive quello che vede e quello che fa in
modo minuzioso ma senza stancare il lettore. Questo durante la
lettura, mi portava spesso a sentirmi così vicino a lei, quasi da
toccare, sentire e vedere con i suoi stessi occhi. Mi piace il modo
riflessivo in cui pensa Katniss, analizzando e studiando ogni
situazione che la circonda, ragionando sull'impossibile. La sua mente
acuta è una delle cose che sicuramente la caratterizza e l'ha
aiutata a vincere i giochi.
La scrittura di Suzanne Collins è potete, coinvolgente,
entusiasmante, travolge e fa trattenere il respiro ad ogni fine
capitolo quando puntualmente viene sganciata la bomba, qualcosa che
non ci si aspetta e che obbliga il lettore ad andare avanti.
Il secondo volume della trilogia, inizia con il senso di smarrimento
di Katniss di fronte la sua nuova vita al Villaggio dei Vincitori
(molto tranquillo, ci abitano solo lei, Peeta e Haymitch) e la sua
determinazione a non voler abbandonare le vecchie abitudini,
nonostante la sua vittoria l'abbia resa ricca e non ha più bidogno
di cacciare per procurarsi il cibo.
Non è solo il suo nuovo stato di “celebrità” a confonderle le
idee, ma anche il suo rapporto con Peeta, che dopo la fine dei giochi
sembra essersi raffreddato. La confessione di Katniss riguardo la
tattica messa in atto durante il reality show (ovvero che aveva solo
finto di provare dei sentimenti per lui), hanno allontanato Peeta e
questo la fa sentire sola perchè lui è l'unica persona che sa cosa
hanno vissuto nell'arena. La verità però è che gli manca, anche se
non riesce a capirne il motivo.
Il suo ritorno al Distretto 12, l'hanno infatti portata a
riavvicinarsi a Gale, e al suo rassicurante affetto nei suoi
confronti.
Con il Tour della Vittoria alle porte, però, Katniss e Peeta sono
costretti a fingersi nuovamente innamorati, perchè dopo la trovata
delle bacche, il presidente Snow ha giurato vendetta alla nostra
ragazza di fuoco.
Come al solito, recensire senza sconfinare negli spoiler è dura, ma
posso dire che anche in questo secondo capitolo, come nel primo,
accade l'impensabile. Cose a cui non ero minimamente preparata e che
la trama non suggeriva neanche lontanamente. Cose che hanno a che
fare con l'Edizione della Memoria
che è un edizione speciale in occasione d ei settantacinquesimi
Hunger Games.
In questo secondo capitolo, capiamo meglio com'è fatta Panem e com'è
la vita negli altri Distretti, seppure durante il Tour della Vittoria
la descrizioni delle fermate dei protagonisti nei singoli distretti
sono spesso fugaci.
Ritroviamo i personaggi di sempre, la famiglia di Katniss, Gale, gli
amici del Giacimento e gli abitati del distretto. In particolare,
ritorna la “vecchia squadra” Haymitch, Effie, Portia e
Cinna che si riuniscono nuovamente per aiutare i due innamorati
sventurati ancora una volta e che per i due ragazzi, lontano dal
Distretto 12 sono ciò che hanno di più vicino a una famiglia.
Poi i preparatori, i pacificatori, il nuovo capo degli strateghi e il
presidente Snow. Vengono introdotti molti personaggi nuovi, alcuni
dei quali risulteranno fondamentali anche nel prossimo libro e che ci
ruberanno un po' il cuore (vedi Finnick!).
La figura di Gale viene un poco approfondita e anche se
appare effettivamente poco, ha un ruolo fondamentale per Katniss e
per le scelte che lei intende compiere.
Katniss è la solita di sempre. Arguta, forte, determinata a
mantenere integre le proprie convinzioni e con il folle piano di fare
squadra con Haymitch per tenere in vita una delle persone a cui tiene
di più. Ogni sua mossa deve essere studiata davanti alle telecamere,
perchè Snow le ha fatto chiaramente capire che la sua messa in scena
non l'ha convinto e che deve impegnarsi di più se tiene alla sua
vita e a quella di chi le sta accanto. Come al solito, per la ragazza
di fuoco, non si prospetta niente di semplice, ma la forza e il
coraggio non le mancano, anzi è ciò che la contraddistinguono.
Capirà di non essere sola, capirà di aver dato vita a qualcosa di
inaspettato e imprevedibile, che è solo l'inizio di una lunga
battaglia contro le sovversive regole di Capitol City.
Peeta Mallark è uno dei personaggi più amati di
sempre, da me.
Ha un fascino tutto suo e un modo di fare che non stanca mai il
lettore. A differenza della maggior parte dei protagonisti maschili
che fanno impazzire le nostre eroine, non si perde in inutili
complimenti, in gesti talvolta eccessivi per quanto dolci vogliano
essere (anche perchè con Katniss servirebbero a ben poco), in
dichiarazioni sdolcinate e stucchevoli infilate qua e là nella
trama.
Lui mostra la sua dolcezza facendola trasparire da frasi dirette,
chiare e mai banali. Lui pensa a proteggere Katniss in primo luogo,
non a quanto la sua vita perderebbe senso senza di lei. Non blatera e
basta, ma agisce, difendendola ogni volta che può.
A parere mio, è impensabile odiare Peeta, anzi è impossibile non
affezionarcisi (e talvolta innamorarcisi...si, sempre io!). Perchè
poi il vero talento di questo ragazzo sta proprio lì, nelle parole.
Mai casuali, ma sempre quelle giuste al momento giusto, capaci di
zittire e ammaliare l'intera folla di Capitol City con le sue
rivelazioni scioccanti e le sue dichiarazioni spaccacuore.
In questo secondo capitolo delle trilogia, per Peeta Mellark, le cose non vanno certo lisce. Nonostante nelle mire del folle presidente Snow ci sia principalmente Katniss, a lui ne succedono di tutti i colori, finendo anche (seppur per pochi secondi) nel mondo dei morti. Cosa che fa a dir poco preoccupare la nostra giovane Everdeen che alla seria possibilità di veder scivolare via da lei il ragazzo del pane, cade nel panico. Costringendola anche a riflettere un po' su cosa prova davvero per lui.
Questa domanda la perseguita un po' per tutta la storia, cosa prova
per Peeta e cosa prova per Gale? E' una domanda a cui lei stessa
fatica a trovare risposta, forse per paura, forse non si sente
pronta, o forse perchè sente di avere sulle sue giovani spalle un
compito ben più importate da portare a termine, per cui ne va la
vita di tutta Panem.
Nel complesso la storia è delineata benissimo e conferma quanto la
saga scritta dalla Collins sia qualcosa di particolare e originale.
Il mondo ideato da lei è qualcosa di nuovo e mai visto, che riesce
ad arrivare dritto al cuore del lettore.
È un altalenante sequenza di emozioni, un vortice che prosegue
velocissimo in queste pagine scottanti, ma senza asciare nulla al
caso. Una caratteristica (apprezzatissima) della Collins è proprio
riuscire raccontare le cose al momento giusto. Arrivare al succo
della storia con determinati tempi, avendo modo di raccontare nel
dettaglio ogni situazione, senza correre il rischio di svelare tutto
subito.
Il finale lascia aperte mille possibilità, mille domande su cui il
lettore non tarderà a fantasticare. Ma fermarsi è quasi
impossibile, desiderare di catapultarsi subito ne “Il canto della
rivolta” sarà invece molto facile!
I suoi personaggi ci lasciano una sorta di impronta nell'anima, che
ci porta a soffrire per loro e insieme a loro e la realtà
dell'intera Panem finisce per starci così a cuore da voler lottare
con la nostra Katniss per cambiare le cose. La sua causa, diventa la
causa anche di chi con “La ragazza di fuoco” si trova ancora una
volta a ringraziare Suzanne Collins per la meraviglia che ha creato.
VALUTAZIONE:
VALUTAZIONE:
Canzone consigliata:
ATTENZIONE-SPOILER (SE NON AVETE LETTO IL LIBRO, NON LEGGETE SOTTO!!!)
Ma voi immaginavate il ritorno di Katniss nell'arena? Io sono stata
presa alla sprovvista e il suo “Sto per tornare nell'arena” non
mi ha certo fatto dormire sogni tranquilli! La determinazione di
Katniss nel voler tenere in vita Peeta a dispetto della sua stessa
vita mi ha stupito e commosso insieme, così come lo scioccante
annuncio di Peeta durante le interviste...del fatto che aspettassero
un bambino intendo. È un genio Peeta, la mossa giusta per avere
ancora una volta il pubblico dalla loro parte perchè in fondo gli
abitanti di Capitol City sono più che altro sciocchi, ma non
cattivi. Nessuno resiste a un po' di romanticismo.
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sono sempre felice di scoprire i vostri pensieri :)