Buongiorno (quasi finito) lettori!
Oggi vi racconto Champion, il capitolo finale della trilogia distopica di Marie Lu, trilogia che, come potrete leggere nelle mie recensioni di Legend e Prodigy, se ve le siete perse, mi è piaciuta da matti!
Autore: Marie Lu
Editore: Piemme
Collana: Freeway
Serie: Legend #3
Anno: 2015
Pagine: 329
Prezzo: 16.50
Trama:
Per il bene della Repubblica, June e Day hanno rinunciato all'amore che provano. In cambio, June è tornata nelle grazie dell'elite, mentre Day ha raggiunto i vertici della gerarchia militare. Purtroppo è esattamente per il bene della Repubblica che sono chiamati di nuovo a lavorare fianco a fianco. Ma le richieste del nuovo governo non si limitano a questo. June dovrà convincere l'unica persona che ama a sacrificare tutto quello a cui tiene per salvare migliaia di vite sconosciute. Il che significa usare il proprio fascino, non dire tutto, fingere una convinzione che non ha e, quel che è peggio, sapere che Day non saprà rinunciare a fare la cosa giusta, costi quel che costi. Fra colpi di scena e suspense, la trilogia distopica ambientata in un'America divisa fra Colonie e Repubblica arriva al suo gran finale.
Recensione:
Sono ormai giusta alla conclusione della trilogia distopica di Marie Lu. Devo dire che, quando ho iniziato Legend, non avrei mai immaginato che potesse piacermi così tanto, è stata una bella sorpresa. Ero così ansiosa di scoprire cosa sarebbe accaduto a June e Day che, probabilmente, avrei letto il libro in lingua, se non fosse uscito tradotto entro l'estate. L'entusiasmo di leggere questo capitolo finale, però, era pari all'incertezza, come accade spesso, quando si arriva alla fine di una storia che si ha amato tanto, la paura di rimanere delusi, è sempre forte.
La storia riparte poco dopo la fine di Prodigy, la narrazione è affidata ancora una volta ad entrambi i protagonisti, e l'autrice riesce di nuovo ad utilizzare uno stile lineare, asciutto, ma in grado di coinvolgere e catturare l'attenzione del lettore dall'inizio alla fine, in modo accattivante e ipnotico.
Così com'era avvenuto nei due libri precedenti, veniamo nuovamente catapultati nel mondo di June e Day, che nel corso della storia sono maturati fortemente, anche se, considerata la loro giovanissima età , erano già a buon punto!
Il Day dopo la notizia/colpo di scena con cui si era concludo Prodigy, è lo stesso dell'inizio, quello che abbiamo imparato a conoscere così bene, coraggioso, combattente, leale. Disposto a sacrificare tutto, per ciò che è rimasto della sua famiglia, che per lui è sempre stata la cosa più preziosa. Questa è probabilmente la cosa che più amo di questo personaggio, la caparbietà , il senso della famiglia così forte e così importante per lui, perchè tutto ciò che ha fatto, l'ha fatto proprio per le persone che ama. Sfrutta fino all'ultimo briciolo di forza rimasta, pur di fare ciò che ritiene più giusto.
June invece deve fare i conti con i fantasmi del passato, suoi e altrui, che la tormentano, e le causano non pochi sensi di colpa e insicurezze. Ma anche nel bel mezzo della guerra, l'intelligenza, e il forte carattere che la contraddistinguono, non vengono smorzati.
Anche in questo libro, amore e guerra si fondono, giustizia e principi morali, vendetta e ribellione. Siamo nel pieno della guerra ed ognuno deve scegliere da che parte stare. L'azione non manca, e l'ambientazione viene ampliata ancora di più, ci facciamo un'idea ancora più chiara e definita del sistema governativo in cui i due ragazzi vivono. Diciamo che, rispetto agli altri due volumi, June e Day interagiscono un po' meno tra loro, sono impegnatissimi e e molte cose rischiano di allontanarli e mettere a repentaglio il loro legame, ma quando sono insieme, sono perfetti.
Ogni questione, viene chiusa, ad ogni domanda, troviamo risposta, viene chiarita la morte di Matias, e conosciamo molto meglio l'Elector. Ritroviamo Tess, ed Eden ha un ruolo più centrale, rispetto gli altri due volumi.
Day è uno dei miei personaggi maschili preferiti, in questo ultimo libro, non è da meno, rispetto a Legend e Prodigy, anzi. Ciò che gli capita, ciò che sta affrontando, il modo in cui riesce a reagire e a rimanere in piedi, nonostante tutto, mi hanno fatta sentire ancora più vicina al suo personaggio. Non si può fare a meno di amarlo, idolatrarlo, e soffrire con lui ç_ç
Ammetto che mi aspettavo un finale un tantino diverso e ancora devo capire se mi abbia convinta al 100% o meno. Il fatto è che, personalmente, non so perchè, non amo molto i finali "...anni dopo" se vanno oltre i due-tre anni, perchè mi lasciano una sensazione di indefinito. E' come se mi fossi persa un importante fase della storia, su cui non posso nemmeno fantasticare più di tanto, e la cosa mi dà un po' fastidio. Mi fanno sentire un po' spaesata questo tipo di finali, ecco, ma è una questione puramente personale. Figuratevi che pure per Harry Potter, o Hunger Games, che amo alla follia, quel tipo di finale non ha fatto impazzire più di tanto, perciò...
La storia riparte poco dopo la fine di Prodigy, la narrazione è affidata ancora una volta ad entrambi i protagonisti, e l'autrice riesce di nuovo ad utilizzare uno stile lineare, asciutto, ma in grado di coinvolgere e catturare l'attenzione del lettore dall'inizio alla fine, in modo accattivante e ipnotico.
Così com'era avvenuto nei due libri precedenti, veniamo nuovamente catapultati nel mondo di June e Day, che nel corso della storia sono maturati fortemente, anche se, considerata la loro giovanissima età , erano già a buon punto!
Il Day dopo la notizia/colpo di scena con cui si era concludo Prodigy, è lo stesso dell'inizio, quello che abbiamo imparato a conoscere così bene, coraggioso, combattente, leale. Disposto a sacrificare tutto, per ciò che è rimasto della sua famiglia, che per lui è sempre stata la cosa più preziosa. Questa è probabilmente la cosa che più amo di questo personaggio, la caparbietà , il senso della famiglia così forte e così importante per lui, perchè tutto ciò che ha fatto, l'ha fatto proprio per le persone che ama. Sfrutta fino all'ultimo briciolo di forza rimasta, pur di fare ciò che ritiene più giusto.
June invece deve fare i conti con i fantasmi del passato, suoi e altrui, che la tormentano, e le causano non pochi sensi di colpa e insicurezze. Ma anche nel bel mezzo della guerra, l'intelligenza, e il forte carattere che la contraddistinguono, non vengono smorzati.
He is a Legend
She is a Prodigy
Who will be Champion?
Ogni questione, viene chiusa, ad ogni domanda, troviamo risposta, viene chiarita la morte di Matias, e conosciamo molto meglio l'Elector. Ritroviamo Tess, ed Eden ha un ruolo più centrale, rispetto gli altri due volumi.
Day è uno dei miei personaggi maschili preferiti, in questo ultimo libro, non è da meno, rispetto a Legend e Prodigy, anzi. Ciò che gli capita, ciò che sta affrontando, il modo in cui riesce a reagire e a rimanere in piedi, nonostante tutto, mi hanno fatta sentire ancora più vicina al suo personaggio. Non si può fare a meno di amarlo, idolatrarlo, e soffrire con lui ç_ç
Ammetto che mi aspettavo un finale un tantino diverso e ancora devo capire se mi abbia convinta al 100% o meno. Il fatto è che, personalmente, non so perchè, non amo molto i finali "...anni dopo" se vanno oltre i due-tre anni, perchè mi lasciano una sensazione di indefinito. E' come se mi fossi persa un importante fase della storia, su cui non posso nemmeno fantasticare più di tanto, e la cosa mi dà un po' fastidio. Mi fanno sentire un po' spaesata questo tipo di finali, ecco, ma è una questione puramente personale. Figuratevi che pure per Harry Potter, o Hunger Games, che amo alla follia, quel tipo di finale non ha fatto impazzire più di tanto, perciò...
Valutazione:
♥♥♥♥
Una serie che non potete perdervi!
♥♥♥♥
Una serie che non potete perdervi!