Love Letters to the Dead

4.9.14

Dopo più di un mese, ecco una nuova e specialissima recensione. Speciale, perchè oggi vi parlo di Love "Letters to the dead", ovvero "Noi siamo grandi come la vita", che ho letto in lingua. Piano piano, il mio obiettivo di leggere in inglese, prosegue!

Titolo: Love letters to the dead
Autore: Ava Dellaria
Editore: Farrar, Straus & Giroux
Pagine: 327

Trama:
Tutto inizia con un compito assegnato nei primi giorni di scuola: "Scrivi una lettera a una persona che non c'è più". E così Laurel scrive a Kurt Cobain, che May, la sua sorella maggiore, amava tantissimo. E che se n'è andato troppo presto, proprio come May. Per Laurel, la sorella era un mito: bella, perfetta, inarrivabile. Era il sole intorno a cui ruotava tutto, specie da quando i genitori si erano separati. Perderla è stato indescrivibile, qualcosa di cui Laurel non vuole parlare. Sulla carta, invece, Laurel si lascia finalmente andare. E dopo quella prima lettera, che non consegnerà all'insegnante, continua a scriverne altre, indirizzandole a Amy Winehouse, Heath Ledger, Janis Joplin e altri idoli della sorella scomparsa. Soltanto a loro riesce a confidare cosa vuol dire avere quindici anni e sentire di avere perso una parte di sé, senza nemmeno potersi aggrappare alla famiglia perché è andata in mille pezzi. Soltanto a loro può confessare la paura e la voglia di avventurarsi in quel mondo nuovo che è la scuola, la magia di incontrare amiche che ti fanno sentire normale e speciale al tempo stesso. Finché, come un viaggio dentro di sé, quelle lettere porteranno Laurel al cuore di una verità che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. Qualcosa che riguarda lei e May. Qualcosa che va detto a voce alta: solo così Laurel potrà superare quello che è stato, imparare ad amarsi e trovare il coraggio di andare avanti.


Recensione:
Con la copertina di questo libro, è stato amore a prima vista, il titolo mi suscitava un'immensa curiosità, e la trama era la ciliegina sulla torta che ha acceso fin da subito il mio desiderio di averlo. Ovviamente, subito dopo aver fatto il mio primo ordine di libri inglesi, di cui Love Letters to the Dead faceva appunto parte, ho scoperto che l'uscita del libro in italiano era prevista praticamente per un paio di settimane dopo ç_ç
Vabbè, riuscire a leggerlo in lingua, riuscire a proseguire il mio obiettivo per migliorare in inglese, con la lettura, mi ha comunque riempito di moltissima soddisfazione, anche se ci ho messo il triplo/quadruplo del tempo per terminarlo, e anche se ho dovuto leggere contemporaneamente qualche libro in italiano, per non “stancarmi” troppo!
Non è stata una lettura particolarmente difficile (dal punto di vista tecnico, perchè da quello emotivo, è tutta un'altra storia), e se lo dico io, vi posso assicurare che è così, che potreste facilmente leggerlo in inglese anche voi. Non mi pronuncio sullo stile dell'autrice, o sulle questioni tecniche, perchè non ne ho le competenze, e probabilmente non sarò mai così brava a leggere in lingua, da potermi esprimere su queste questioni, ma mi concentro esclusivamente sulla storia. È un romanzo epistolare, e la cosa può piacere, o meno, fa pensare al libro Ragazzo da parete (e infatti anche il titolo italiano, lo richiama) di Chbosky, ma mi ha ricordato anche The Sky is Everywhere, uno dei miei libri preferiti. La protagonista, Laurel, scrive lettere come Charlie, e con Lennie condivide il dolore per la perdita della sorella, dolore che qui si sente fortemente allo stesso modo come l'ho sentito nel libro di Jendy Nelson, ma soprattutto, si sente. Non passa dopo qualche capitolo, non sfuma con il tempo, non si attenua con il passare dei mesi, insomma. Non accenna a diminuire per niente. Ed è giusto così.
Troppo spesso nei libri, ho trovato descritto in modo un po' superficiale la perdita di qualcuno, (e qui, poi, si tratta di un parente strettissimo), ma la verità è che un dolore simile, ce lo portiamo dentro sempre. È presente in ogni cosa che facciamo, si può accendere all'improvviso con un piccolo dettaglio, anche dopo anni in cui la persona che amavamo ci ha lasciato, è una di quelle cose che non ci abbandonano mai. Non sono mai troppe le lacrime, quando si vive un momento così delicato, triste ed estenuante, e quelle di Laurel, nascondono tanti segreti, sensi di colpa, insicurezze, pesi sul cuore che non le permettono di andare avanti, perchè le sue spalle sono ancora troppo fragili e giovani per sopportare tutto quel male. Non riesce ad esternare ciò che ha vissuto e che vive ogni giorno, ciò è successo veramente con sua sorella, ciò che da quel giorno si porta dietro, non riesce a parlarne con chi le sta accanto, così lo fa nelle sue lettere. Comincia con Kurt Cobain, e poi Judy Garland, Amy Winhouse, Eath Ledger e tanti altri, sono i suoi confidenti, sono le persone con cui, attraverso quelle lettere, conservate nel su pc, Laurel riesce a sfogarsi, a liberarsi, a tornare a vivere. È proprio da quel compito in classe che comincia il suo cammino per la guarigione, svelando verità che nemmeno lei riesce ad ammettere. Il personaggio di Laurel è molto caratterizzato, ci svela ogni cosa di lei, ci offre tutte le sfaccettature della sua persona, ci racconta poco a poco il suo intero modo, attraverso quelle lettere che sembrano quasi pagine di diario, talmente vanno in profondità, in modo così sincero, nella sua vita. Il suo mondo, è fatto di tante persone, tanti personaggi che spesso combaciano tra loro, ed altri che invece non riusciranno ad incastrarsi mai, ma chi più, chi meno, sono tutti importanti nella storia narrata. La storia che l'autrice racconta, è molto ampia, parla di tante tematiche delicate e importanti, perchè anche gli amici di Laurel, anche gli adulti e tutti quelli che le stanno attorno, devono affrontare dei problemi, degli ostacoli più o meno grandi. Tutti hanno a che fare con le gioie e i dolori della vita, che si alternano veloci e fanno si, che Laurel si renda conto di non essere così sola come crede.
May, è ovviamente un personaggio essenziale della storia, non c'è, ma c'è. È presente in ogni pagina, in ogni riga, in ogni parola che Laurel digita sulla sua tastiera, quello che prova per la sorella è un amore incontrastato, un sentimento confuso da quando May l'ha lasciata, un'adorazione totale che l'ha offuscata in alcune situazioni, portandola a giudicare la sorella in modo spesso sbagliato, perchè nessuno, è perfetto, anche quando sembra esserlo. Non è una storia che si dimentica, una volta chiuso il libro, è una storia capace di lasciare il segno nel lettore che, vive la vita di Laurel assieme a lei, come uno dei tanti destinatari delle sue lettere, una volta arrivata all'ultima pagina mi sono sentita fortunata per essere stata inclusa nella cerchia a cui Laurel ha svelato la verità, i suoi segreti, i suoi dolori. È un libro ad alto tasso emotivo, se non siete in vena di lacrime, stategli assolutamente alla larga, perchè qui non è tutto rose e fiori, ci sono poche certezze, ma tanto sentimento.
Se avete adorato The Sky is everywhere, non lasciatevelo scappare, non ve ne pentirete!

Valutazione:
♥♥♥♥♥

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2 commenti

  1. che bello dev'essere sto libro <3 non vedo l'ora di leggerlo *-*

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