Wilder Girls

1.4.21

Titolo: Wilder Girls
Autore: Rory Power
Editore: Mondadori
Anno: 2021
Pagine: 252
Prezzo: 17,90

Trama:
Da quando il loro collegio è stato messo in quarantena, Hetty, Byatt e Reese, e le loro compagne di scuola, sono barricate nell'istituto, su un'isola al largo della costa americana. Un'epidemia sconosciuta, infatti, ha incominciato a diffondersi. Tutto è incominciato piano piano. Prima sono morte le insegnanti, una dopo l'altra. Poi sono state infettate le studentesse, che hanno visto trasformare i loro corpi in qualcosa di strano e alieno. Da allora è passato un anno e mezzo e le ragazze, tagliate fuori dal resto del mondo e costrette a badare a loro stesse, non osano spingersi oltre le cancellate del collegio, dato che l'epidemia si è propagata nella foresta circostante rendendola un luogo pericoloso e inospitale. Quel che sanno è che devono cercare di restare vive il più a lungo possibile, in attesa della cura che è stata loro promessa. Ma quando Byatt sparisce, Hetty decide di tentare il tutto per tutto pur di trovarla, anche se questo significa violare la quarantena e andare incontro agli orrori che potrebbero esserci oltre il cancello. Dopotutto la ragazza non ha altra scelta: Byatt è la sua più cara amica e gli amici si proteggono sempre l'un l'altro. Ma quando mette in atto il suo piano, Hetty scopre che dietro a ciò che sta sconvolgendo le loro vite c'è molto di più, più di quello che avrebbe mai potuto immaginare.

Recensione:
Ammetto, che non saprei con esattezza in quale genere collocare questo romanzo.
Inizialmente pensavo fosse uno young adult, ma le venature horror, per così dire, non mancano, ha però anche un picco di fantascientifico che lo potrebbe classificare benissimo come sci-fi.
Insomma, Wilder Girls rimane un mistero dall'inizio alla fine.
Ad attirarmi, lo devo ammettere, è stata la bellissima copertina, che per fortuna è stata mantenuta nell'edizione italiana, e in un momento di indecisione totale, ho deciso di leggerlo un po' a scatola chiusa sul mio Kobo.
Ebbene, avendolo iniziato a scatola chiusa, ho scoperto solo una volta aperto che parlasse di pandemia, (deja-vu?), ma di certo non mi aspettavo di trovare ciò che ho trovato leggendolo!

Ma iniziamo per gradi, di che parla esattamente Wilder Girls?
Beh, le nostre girls protagoniste, sono ragazze di svariate età, che vivono in una prestigiosa scuola privata collocata su un'isola (ebbene sì).
Potrebbe anche essere un bel sogno, questo collegio immerso nella natura incontaminata, circondato dal mare, se non fosse che la loro scuola viene messa in quarantena (dejavù numero due?) dopo che un misterioso virus si impossessa, diciamo pure così, della scuola.
C'è chi sopravvive, c'è chi non ce la fa, perchè questa misteriosa malattia, non solo arriva a infettare attraverso delle crisi inaspettate, che si possono ripresentare più e più volte, ma lasciano sulle persone - e non solo, come impareremo in corso d'opera- strascichi non solo pesanti, ma proprio horror.
C'è a chi spunta una seconda colonna vertebrale, chi perde la vista, chi si ritrova con due cuori, piaghe in ogni dove o cicatrici in faccia.
Insomma, non è una cosa carina da leggere, e nemmeno da vedere immagino, ma le ragazze hanno quasi imparato a farci l'abitudine, al sangue che sgorga dai tagli attorno alla bocca, o dalle parti del corpo mozzate, nell'attesa che venga trovata una soluzione e loro possano finalmente tornare a casa.
Dalla terraferma, ricevono aiuti, medicine, cibo e armi, perchè sì, chiuse nei confini del collegio, hanno anche imparato ad impugnare coltelli e pistole, per difendersi da chi da fuori, vuole abbattere le cancellate della scuola.
Ebbene sì, via via tutta l'isola risulta infetta, quindi i pericoli non mancano.

Wilder Girls parte veloce, non ci sono preamboli o mezze misure, siamo già nel vivo della storia fin dalla prima pagina e quindi il lettore si immerge fin da subito nella condizione da incubo in cui le ragazze sono costrette a vivere.

In particolare abbiamo due narratrice, Hetty e Byatt, che insieme a Reese sono le tre amiche che fanno un po' da protagoniste in mezzo a tante altre ragazze.
Ammetto che la storia mi ha catturata fin da subito, la trama era interessante e le venature horror, complici anche gli avvenimenti inaspettati che vengono fuori man mano, mi hanno resa molto curiosa.
Ci sono infatti cose poco chiare, misteri che Hetty vuole scoprire, e domande che necessitano di risposte, quando alcune ragazze iniziano a sparire misteriosamente.

Insomma, ottime premesse per un ottima storia ad alto carico di azione, e per carità, l'azione non manca di certo, non ci sono momenti morti o lenti, assolutamente no.
Ciò che manca quasi totalmente, sono le risposte alle domande che le tre ragazze, ma soprattutto noi lettori, cerchiamo di captare pagina dopo pagina, se non che, man mano che le pagine diminuivano, più si avvicinava la fine del romanzo, più iniziavo ad essere dubbiosa.
Di fatti, poche, pochissime risposte ci vengono date, e totalmente di fretta, non abbastanza per rendere la situazione chiara o per accettare un finale che non è aperto, ma assolutamente immenso.
Una volta chiuso l'ebook, infatti, dopo cinque minuti con lo sguardo perso nel vuoto, cercando di capire cosa avessi appena letto e se per caso qualche risposta non fosse magicamente comparsa sul soffitto, ho cercato notizie sul seguito. Perchè sia chiaro, un seguito ci deve essere per forza, no?
Ebbene, al momento non sembrano esserci notizie, anzi, pare che il romanzo sia nato proprio per essere autoconclusivo...WTF? E' l'unica cosa che mi viene in mente, non può finire così, non può!
Sono ancora sconcertata se ci penso, perchè questo libro pare una contraddizione. Da un lato mi è piaciuto, l'ho trovato scritto molto bene, interessante e ricco si suspance, ma dall'altra? Dall'altra troviamo una delle protagoniste, Hetty, che a volte ha degli atteggiamenti ambigui (si sente in colpa quando compie azioni che è obbligata a compiere, ma in altri casi non mostra un minimo tatto), una possibile e interessante ship che però viene lasciata totalmente allo sbaraglio (leggo raramente di relazioni al femminile, quindi sarebbe stato interessante se l'autrice si fosse impegnata un minimo di più) e un finale che è un punto di domanda gigantesco.
Peccato, davvero!
Valutazione:
♥♥♥

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