Gli ottimisti muoiono prima
14.7.20Autore: Susin Nielsen
Editore: Il Castoro
Anno: 2017
Pagine: 260
Prezzo: 15,50
Trama:
Sotto il cappello con le orecchie da gatto che si è fatta da sé, Petula nasconde una buona dose di cinismo, la convinzione che a essere pessimisti ci si azzecca sempre e - soprattutto - il dolore per una perdita che sembra impossibile da superare. Certo, è stato un incidente. Ma i pessimisti dovrebbero prevedere gli incidenti, e Petula proprio non ce la fa a non sentirsi in colpa. A scuola la obbligano a partecipare a un gruppo di arteterapia per ragazzi in difficoltà, o - come direbbe lei - per ragazzi fuori di testa. E qui però che conosce Jacob, un bellissimo ragazzo pieno di umorismo e di energia, con una protesi al braccio e un doloroso segreto. L'amore è dietro l'angolo, ma è difficile lasciarsi il cinismo alle spalle. Come si fa a capire quando vale la pena correre il rischio?
Recensione:
Ammetto che ad attirarmi di questo libro, è stato ovviamente il titolo, cinico quanto basta da farmi arrendere alla lettura di esso, totalmente a scatola chiusa.
La pessimista della situazione, ovvero Petula è in realtà molto più lontana alla pessimista sottoscritta di quanto pensassi, perchè il suo non è un pessimismo cronico scaturito dalle piccolezze e dai fatti più grandi della vita di tutti i giorni, bensì una vera e propria mania nei confronti dei pericoli.
Dopo essere stata scossa da una gravissima perdita, infatti Petula inizia a vedere tutto nero, o meglio, a vedere quei piccoli dettagli e pericoli che di solito non notava. La paura di ammalarsi tramite i germi, lo stare lontana dai cantieri in costruzione, evitare di utilizzare strumenti taglienti o pericolosi, non invogliare gli altri al contatto fisico e così via.
Il suo scudo, diventa una vera e propria fobia, tanto che la scuola la costringe poi a seguire un corso di arte-terapia con altri ragazzi "con problemi" come lei, ed è qui che incontra Jacob.
Questo, è uno young adult di facile lettura, scorrevole, nonostante abbia sia la sua dose di romance, che di drammaticità, riesce ad essere equilibrato quanto basta da non risultare nè troppo pesante, nè troppo melenso.
Petula è una protagonista ovviamente molto particolare, per certi versi ho trovato davvero troppo esagerato il suo modo di comportarsi, forse così troppo eccessivo, da renderla una protagonista fin troppo sopra le righe. Jacob, è al contrario un personaggio totalmente opposto alla ragazza, dal punto di vista caratteriale, nonostante anche lui abbia subito la sa buona dose di guai (che verranno svelati solo pian piano), fa da collante necessario a tutto il gruppo di terapia.
Anche gli altri ragazzi del gruppo sono ben caratterizzati, l'autrice cerca ci costruire per ognuno di loro una storia e un percorso credibile, portando nel suo romanzo così, diversi spunti di riflessione su diverse tematiche. Parliamo infatti di omosessualità, di abbandono, lutto, incidenti, ricerca della propria identità, accettazione di sè... e diversi altri argomenti.
Lo stile dell'autrice è scorrevolissimo, semplice, ma fila liscio per tutto il romanzo, rendendo la lettura piacevole e veloce. Abbiamo anche diverse citazioni e menzioni ad altri romanzi e rimandi letterari vari, che fanno venir voglia di curiosare ancora di più nel mondo dei libri.
Per concludere, Gli ottimisti muoiono prima è un romanzo piacevole, interessante, a cui manca però un po' di brio in più, per arrivare ad ottenere il massimo dei voti (carinissima la copertina!)
Valutazione:
♥♥♥♥
0 commenti
Cari viaggiatori,
lasciate pure un segno del vostro passaggio se vi va,
sono sempre felice di scoprire i vostri pensieri :)