Quando tutto diventò blu
18.2.20
Titolo: Quando tutto diventò blu
Autore: Alessandro Baronciani
Editore: Bao Publishing
Anno: 2020
Pagine: 128
Prezzo: 17,00
Trama:
Una storia di Alessandro Baronciani su come si affrontano gli attacchi di panico, raccontata con poetico trasporto in un libro magistrale, che da anni non è più in commercio e che torna in una nuovissima edizione, pronto a incantare una nuova generazione di lettori. Un cartonato stampato tutto in blu, una storia nella quale è inevitabile scoprirsi emotivamente coinvolti, grazie alla capacità di generare empatia di questo autore straordinario.
Recensione:
Questa graphic novel è un pugno allo stomaco, soprattutto se nella situazione di Chiara (pure omonima) ci sei dentro. Se come lei ti porti dietro questa oscurità, un tempo sopita e ben nascosta, che di tornarsene dove stava, ora, non ne vuole proprio sapere. Con poche pagine l'autore rappresenta appieno lo stato di una protagonista ansiosa, preda di attacchi di panico, di momenti no, di paure recondite che sembrano impossibili da sconfiggere, se provengono da noi.
Con queste tavole blu su sfondo bianco ci parla di un tema non facile da affrontare, un tema comune eppure ancora molto poco discusso, un tema scottante, spesso tenuto segreto, ma che con Chiara viene allo scoperto. Non so quanto sia comprensibile a chi non ha mai provato almeno un po' delle paure della protagonista, ma vi assicuro che per chi le ha vissute, le vive o le vivrà, sono drasticamente reali, palpabili, forse ancora più spaventose se messe su carta, o forse probabilmente di grande aiuto. Perché in fondo, come ci dice lei, quando ci sentiamo così vogliamo solo essere capiti, egoisticamente gioiamo nell'avere accanto qualcuno come noi, per il semplice fatto di sentirci meno soli, di sapere che ce la si fa, da soli o insieme, ma ce la si fa. Nonostante i tremori alle mani, le palpitazioni, i pensieri che non ci fanno chiudere gli occhi, la mente in subbuglio... ognuno ha i propri sintomi e campanelli d'allarme, ognuno ha quelle paure nascoste che ci fanno sentire sbagliati, sull'orlo del precipizio, o dello svenimento, e non ci permettono di andare avanti e fare anche le cose più piccole e banali può risultare un'impresa.
Alessandro Baronciani racconta la storia di Chiara, l'accettazione del suo problema, perchè accettare di avere bisogno di aiuto, accettare di stare male, accettarsi, è in fondo la cosa più difficile, ma anche il primo passo verso una nuova luce, più luminosa e calda, che se seguita con impegno ci permette di riemergere dalle grinfie di quelle tenebre che minacciano di soffocarci.
Quando tutto diventò blu è una graphic novel eccellente, riesce a raccontare esattamente ciò che si prova a vivere un attacco di panico, va oltre i tabù mettendo su carta la sensazione di solitudine, l'estraniamento, l'inadeguatezza, la paura di non farcela.
Le poche righe che accompagnano le tavole, tutte rigorosamente blu (non sarà un caso che il blue monday, è appunto blu?), ci nutrono di spunti di riflessione, ci insegnano ad andare oltre le apparenze, a chiederci cosa possa nascondersi davvero dietro un paio di occhi apparentemente felici, quanto poco sappiamo dell'infinito universo che gli altri hanno dentro loro stessi, ma soprattutto ci portano a chiederci cosa abita dentro di noi.
Quando tutto diventò blu, in conclusione, è un lavoro che sento di consigliare a tutti di leggere, apre gli occhi, la mente, il cuore, ci fa riflettere e può arrivare a farci piangere se nei panni di Chiara ci abbiamo vissuto almeno per un po', anche una sola volta.
Alessandro Baronciani racconta la storia di Chiara, l'accettazione del suo problema, perchè accettare di avere bisogno di aiuto, accettare di stare male, accettarsi, è in fondo la cosa più difficile, ma anche il primo passo verso una nuova luce, più luminosa e calda, che se seguita con impegno ci permette di riemergere dalle grinfie di quelle tenebre che minacciano di soffocarci.
Quando tutto diventò blu è una graphic novel eccellente, riesce a raccontare esattamente ciò che si prova a vivere un attacco di panico, va oltre i tabù mettendo su carta la sensazione di solitudine, l'estraniamento, l'inadeguatezza, la paura di non farcela.
Le poche righe che accompagnano le tavole, tutte rigorosamente blu (non sarà un caso che il blue monday, è appunto blu?), ci nutrono di spunti di riflessione, ci insegnano ad andare oltre le apparenze, a chiederci cosa possa nascondersi davvero dietro un paio di occhi apparentemente felici, quanto poco sappiamo dell'infinito universo che gli altri hanno dentro loro stessi, ma soprattutto ci portano a chiederci cosa abita dentro di noi.
Quando tutto diventò blu, in conclusione, è un lavoro che sento di consigliare a tutti di leggere, apre gli occhi, la mente, il cuore, ci fa riflettere e può arrivare a farci piangere se nei panni di Chiara ci abbiamo vissuto almeno per un po', anche una sola volta.
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