Ramo | Jane | Futura Nostalgia
6.2.20
Autore: Silvia Vanni
Editore: Bao Publishing
Anno: 2019
Pagine: 140
Prezzo: 18,00
Recensione:
Ramo è una graphic novel che ho letto ormai qualche mese fa e di cui vi avrei voluto parlare prima, perchè l'ho adorato.
Scritto da Silvia Vanni, ed edito da Bao Publishing, Ramo ha all'interno una storia dolcissima, eppure molto potente.
Con tratti leggeri, delicati quanto le sue parole e colori pastello che nella parte dei "ricordi" cambiano registro intensificando ancora di più l'importanza del prima e del dopo, le tonalità delle tavole a cui ci troviamo di fronte risultano ben distinte quanto distinti sono i personaggi: colori più caldi per Altea e più freddi per Omar.
Ma di cosa parla questo libro?
Ramo parla di morte, inutile girarci intorno, anzi è proprio lo stesso protagonista a rivelarci immediatamente il fatto di essere morto e fine della storia. Ma la storia in realtà è solo all'inizio proprio perchè con lui ripercorriamo la vita "prima" e attraverso il personaggio di Altea, che capita sulla strada del ragazzo non certo per caso, ne vediamo anche gli errori, gli sbagli che hanno portato a fatalità che scopriremo via via scorrendo le tavole.
Ramo, parla quindi di morte, ma anche di amore, ma soprattutto di senso di colpa. Parla di lutto, della difficile accettazione alla rassegnazione di chi resta, del senso di colpa che scava nei meandri più profondi di noi e non ci dà pace. Parla di rinascita, di sentimenti che di sparire non ne vogliono proprio sapere.
Ciò che colpisce di questa graphic novel è il netto contrasto tra i colori brillanti e le linee tondeggianti dei propri disegni, rispetto la tristezza che trapela nella storia leggendola pagina dopo pagina.
E' un libro triste, sì, ma anche utile, profondo, che colpisce e ci fa sospirare una volta letta l'ultima pagina.
Titolo: Jane
Autore: Aline Brosh McKenna
Editore: Bao Publishing
Anno: 2019
Pagine: 224
Prezzo: 21,00
Recensione:
Jane è una rivisitazione in chiave moderna di Jane Eyre, ed è per questo che ne sono rimasta incuriosita fin da subito ed ho deciso di leggerlo.
La verità, però, è che ne sono rimasta un po' delusa, su tutti i fronti.
L'ho letto di volata, non mi ha stancata, eppure ho trovato qualcosa, o forse NON ci ho trovato qualcosa, che mi abbia portata ad essere soddisfatta a fine lettura.
Jane, arriva a rivoluzionare la sua vita grazie all'opportunità di fare da baby-sitter ad Adele, una ragazzina abbiente che vive nella Grande Mela, in una casa immensa in cui si sente la mancanza della madre, venuta a mancare, e del padre perlopiù assente (e alquanto inquietante quando è presente).
Adele risulta una bambina quasi abbandonata a sè stessa, e per quanto l'aria di mistero che aleggia per casa faccia supporre Jane ci sia qualcosa di pericoloso, questa è decisa a proseguire la sua mansione per aiutare la piccola Adele.
I disegni di Jane, non sono forse il mio ideale graficamente, ma senza dubbio d'impatto, con tratti ben delineati e ombreggiature prepotenti. Si rifanno un po' al mondo dei supereroi e per cui ho faticato un po' ad entrare in empatia con i personaggi, perchè difficile comprenderne pienamente gli stati d'animo, dai tratti a volte troppo grossolani.
Si può dire che di Jane Eyre, questo libro ne richiami solo certi aspetti. La parte romance, seppure presente in minima parte, è surclassata da altre tematiche della storia, fino a che la trama prende una piega mistery totalmente inaspettata, legata alla figura di Rochester che mi ha abbastanza stranita.
Non si può dire che sia stata una brutta lettura però in qualche modo non è riuscita a soddisfarmi in proporzione alle aspettative che mi ero fatta.
Titolo: Futura nostalgia
Autore: Tony Sandoval
Editore: Tunuè
Anno: 2019
Pagine: 168
Prezzo: 15,00
Recensione:
Lo ammetto, ad attrarmi a questo titolo è stato proprio... il titolo.
Mi ero immaginata una storia di forte impatto, una di quelle che ti rimangono nel cuore per molto tempo e di fatti i disegni dai tratti selvaggi e le colorazioni cupe ma ad effetto, è questo che fanno.
La parte grafica, di fatto, mi è piaciuta moltissimo, è la storia invece a non avermi fatto impazzire.
Futura nostalgia è un mix di cose.
Unisce una visione realistica della vita di Marie, con tutte le paturnie tipiche della sua età, dall'amore alle insicurezze alla solitudine, intrecciandone poi tutta una parte fantastica. Ed è qui che vediamo spuntare creature a volte perverse, ma pervase da tratti fragili e paure.
Futura nostalgia ha in sè elementi onirici che attraverso il viaggio di Marie, approfondiscono i lati più cupi e bui dell'essere umano, la disperazione, la solitudine, le debolezze con cui si fatica a vivere giorno dopo giorno.
Il problema della storia, o almeno il problema che non ha permesso a me di apprezzarla pienamente, è proprio il mix di generi che risulta un po' confusionario: si passa da tavole cupe ma poetiche, a scene post-apocalittiche, il tutto condito da inquietanti cambi di scenari che portano questa storia ad essere senza dubbio anomala.
La parte visiva, invece,m come ho detto è curata benissimo, riesce con il suo stile ad essere forse più espressiva delle parole, nel raccontare l'anima della protagonista e i suoi turbamenti.
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