La piccola farmacia letteraria

7.1.21

Titolo: La piccola farmacia letteraria
Autore: Elena Molini
Editore: Mondadori
Anno: 2020
Pagine:276
Prezzo: 19,00

Trama:
A volte il treno dei sogni passa prima che tu riesca a raggiungere la stazione. Allora hai due possibilità: guardarlo andare via per sempre, oppure percorrere quel binario a piedi e continuare a rincorrere i tuoi desideri.
E così decide di fare Blu Rocchini – sì, proprio Blu, come il colore -, che vive a Firenze insieme ad altre tre ragazze, tutte più o meno trentenni, tutte più o meno alle prese con una vita sentimentale complicata. Blu ha un sogno: lavorare nel mondo dei libri. Ci ha provato con una breve esperienza in una casa editrice specializzata e, ancora, in una grossa catena di librerie.
Poi la decisione: aprire una libreria tutta sua. Ma la vita è difficile per una piccola libreria indipendente… finché Blu ha un’intuizione: trasformare i libri in “farmaci”, con tanto di indicazioni terapeutiche e posologia, per curare l’anima delle persone. Nasce così la Piccola Farmacia Letteraria, che si rivela subito un grandissimo successo.
Peccato che ora Blu abbia altro per la testa: come fare a ritrovare il meraviglioso ragazzo che sembra uscito dalle pagine del Grande Gatsby e con cui ha trascorso una serata indimenticabile, ma al quale non ha chiesto il numero di telefono?
In una divertentissima commedia dal finale sorprendente, Blu scoprirà che i sogni, a volte, sono molto più vicini di quanto si possa immaginare. Basta saperli riconoscere.

Recensione:
Ad attrarmi è stata senza dubbio la trama , perchè un libro che parla di libri è fin da sempre una grande attrattiva per i lettori.
La storia raccontata dall'autrice, che ho poi scoperto solo a fine libro avere un fondo di verità, nasce da un'idea geniale, ovvero quella di trattare i romanzi come fossero "medicinali" e trasformare quindi una libreria in un piccolo luogo accogliente in grado di "curare" ogni animo. I libri hanno le loro controindicazioni, la posologia e i consigli, e sono in grado - come ben sappiamo- di dare sollievo a tutti i lettori.
L'autrice è infatti la proprietaria di una libreria nel cuore di Firenze, che nel suo negozio letterario utilizza proprio i libri come medicine, per i suoi clienti.
Non saprei dire quanto la storia sia autobiografica, oltre l'idea della libreria, sta di fatto che il romanzo scorre molto velocemente, con uno stile fresco e spensierato, narra la vicenda in prima persona, mettendo in luce tutte le difficoltà della vita. Dal dover condividere un appartamento con le amiche, alla difficoltà di arrivare a fine mese, dagli appuntamenti finiti male, alle decisioni di buttarsi tutto alla spalle e rifarsi una vita partendo da zero.

La piccola farmacia letteraria è un libro carino, scorrevole, ma senza troppe pretese.
Ci sono diverse cose che, di fatti non mi hanno convinta, altre che addirittura mi hanno infastidita. Partiamo infatti da ciò su cui il romanzo si doveva concentrare, ovvero la libreria: per carità, se ne parla eh, ma più volte mi sono ritrovata a chiedermi come ci sia finita Blu, la protagonista, tra quelle quattro mura.
Esempio pratico: viene organizzata la presentazione di un romanzo di un autore acclamato, opportunità da cogliere al volo per Blu, soprattutto visto che la libreria è aperta da poco e ha bisogno di crearsi una clientela, beh il modo per rimanere sicuramente impresso è organizzare una presentazione senza avere a disposizione nemmeno copie del romanzo o, perchè no, far fingere uno svenimento da un'amica per creare un po' di baraonda e sviare a un problema.

Passiamo poi ai personaggi, oltre alla protagonista troviamo una marea di personaggi, soprattutto femminili, peccato che sembrino solo un'accozzaglia di nomi, talmente poco sono delineati, tanto che in fase di lettura spesso mi sono trovata a chiedermi più volte chi fosse chi.
Soffermiamoci poi un attimo sulla protagonista, Blu. Mi sono trovata a provare quasi compassione per lei e le sue disavventure, non so perchè l'autrice abbia deciso di caratterizzarla così, ma in almeno 3/4 parti del romanzo i suoi ragionamenti rasentano la stupidità.
L'idea della "farmacia letteraria", poi, arriva a metà libro inoltrato, e viene un po' accantonata in tutta fretta, soprattutto considerando il numero di pagine che ci sono volute per arrivare lì, mi aspettavo maggiore considerazione per ciò che doveva essere il fulcro della storia e senza dubbio la parte più interessante. Invece no, addirittura Blu ad un certo punto si dimentica dell'idea, poi quando finalmente la mette in atto, nel giro di due pagine inizia a ricevere proposte di interviste in radio e tv, addirittura straniere!

Complessivamente, per concludere, La piccola farmacia letteraria è un libro che si fa leggere, un romanzo scorrevole, ma che non lascia il segno. Un libro che poteva senza dubbio  "quello giusto", come quelli che consiglia Blu, ma che non ha sfruttato appieno le sue potenzialità.

Valutazione:
♥♥/ e mezzo

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