Recensioni: Elite | Trinkets | Vikings | The Handmaid's Tale

21.9.19

Elite
(stagione 2)
Elite è sinonimo di trash, ormai l'abbiamo capito. Se nella prima stagione però, aveva dalla sua parte il fatto di essere divertente, in questi nuovi episodi, sebbene di divertimento inteso come feste, festini, sesso e alcolici non mancano, manca invece un po' di brio nell'atmosfera in generale.
Queste nuove puntate iniziano un po' con la stessa struttura della prima stagione, con una sparizione, mentre proseguono anche le indagini sulla morte di Marina. Chiamiamole indagini, chiamiamola sparizione, perchè Elite non si guarda certo per la sua parte pseudo-thriller, perchè diciamocelo, grande suspance non ce n'è. Le ore passate a cercare la persona dispersa sono un po' perse, perchè si risolve tutto in modo un po' meh. Le indagini casalinghe di Marina, invece, per noi spettatori che già ben sappiamo chi, cosa e quando, fanno un po' rabbia, per il modo in cui l'ultimo episodio si conclude, proprio con quella scena finale che ci fa chiedere, cosa abbiamo appena visto, e soprattutto perchè! A cosa sono servite, in sostanza, queste 10 puntate?
Vabbè, almeno vengono introdotti tre nuovi personaggi, un ragazzo e due ragazze, ognuno di loro che nasconde un segreto, tutti e tre un po' emarginati, un po' pesci fuor d'acqua in mezzo a questi "elite" e quindi li prensiamo subito in simpatia.
Il personaggio di Christian, che appunto portava almeno una sferzata di allegria, è qui "fatto fuori" quasi subito, il rapporto tra Carla e Samuel, non sto nemmeno a commentarlo perchè è così assurdo che non saprei proprio cosa dire, e anche Nano è abbastanza rilegato in un angolo in questa stagione.
Insomma, continua ad essere una serie trash come poche, che ha perso un qualcosa che nel corso della prima stagione, almeno, la rendeva un pizzico più interessante.
Ha dalla sua parte le belle facce degli attori, che fanno senza dubbio parlare di sè, e poi diciamocelo, certe volte c'è proprio bisogno di guardare qualcosa di estremamente superficiale e stupido per farsi quattro risate.
Valutazione:
♥♥/ e mezzo

Trinkets
Iniziata assolutamente per caso, questa serie ha (almeno per ora) solo una stagione di una decina di episodi e racconta la storia di tre ragazze che si incontrano grazie ad un gruppo di "taccheggiatori anonimi" 
Le puntate scorrono abbastanza veloci, non sprizza particolarmente di originalità, nel senso che il fenomeno di cleptomania, alla fin fine non viene affrontato granchè, ma la storia si concentra sulla storia delle tre protagoniste, che sono abbastanza stereotipate.
Le tre ragazze frequentano la stessa scuola, ma prima di finire in questo gruppo, non si sono mai parlate perchè fluttuano in mondi totalmente diversi: se una è di ottima famiglia e dalla vita (apparentemente) perfetta, l'altra è un'emarginata, un maschiaccio abbandonata dal padre e con una relazione segreta, mentre la protagonista è Elodie, appena trasferitasi dopo la morte della madre e quindi arrabbiatissima con il padre che si è costruito una nuova famiglia.
Tra le tre, ammetto di aver preferito il personaggio di Moe, le altre due non mi hanno catturato per la loro simpatia, nè per le doti recitative delle attrici, detto sinceramente.
La serie termina con un finale abbastanza aperto, quindi immagino ci sarà una seconda stagione, staremo a vedere, anche perchè non credo che si sia parlato molto di questo telefilm (è disponibile su Netflix). Nel caso, anche se complessivamente non mi ha fatto impazzire, penso che andrò avanti, giusto per curiosità e proprio per la scorrevolezza degli episodi che tutto sommato si guardano volentieri.
Valutazione:
♥♥

Vikings 
(5B)
Finalmente, dopo mesi, sono riuscita a recuperare la seconda parte della quinta stagione di Vikings, nel mese di agosto.
Diciamo che, parlando in generale, Vikings è una serie piuttosto monotona, nel senso che non ci sono grandi sviluppi nella trama, intesi come colpi di scena o cambiamenti continui, la trama è piuttosto lineare, dalla prima stagione, ma ciò che colpisce della serie, o almeno ciò che colpisce me, è il mutamento dei personaggi.
Per mutamento, non intendo per forza maturazione eh, anzi, alcuni cambiano in meglio, altri in peggio, però cambiano, indubbiamente. In questi ultimi episodi, vediamo la lotta di Ivar con i fratelli, farsi sempre più brutale e sanguinaria. 
L'attore che interpreta il personaggio di Ivar è davvero perfetto per la parte, lo devo ammettere. Riesce ad incarnare la pazzia, la fredda razionalità condita da un cuore di pietra, davvero bene. Non dimentichiamo però, che il ragazzo ha una mente brillante, questo bisogna ammetterlo, e pur odiandolo un episodio sì e l'altro pure, il suo odio viscerale per il mondo è anche ben capibile se pensiamo a come il mondo ha sempre trattato lui, fin dalla sua nascita.
La parte relativa a Floki e al suo viaggio in solitaria con pochi intimi, ammetto che se aveva un po' di senso nella 5A, qui inizia a risultare piuttosto noiosa e a mio parere  inutile, mentre non mi sta piacendo molto l'evolversi del personaggio di Lagerhta, un po' accantonata con una storyline che poteva essere fatta meglio viste le potenzialità del suo personaggio.
Diciamo che alcune cose funzionano e altre meno, diciamo che la mancanza di Ragnarr si sente sempre, e che alcuni episodi sono meglio di altri, diciamo che la fine si sta avvicinando anche per questa serie, e speriamo le rendano giustizia dato che visivamente è davvero ben fatta.
Valutazione:
♥♥♥/ e mezzo

The Handmaid's Tale
(stagione 3)
Mentre guardavo i primi episodi di questa terza stagione, leggendo opinioni varie su instagram, ho percepito che in molti avevano pianto guardando la puntata finale e mi sono detta "Come mai?" Man mano che scorrevano gli episodi, infatti,  pensavo okay ci sono delle cose interessanti, però complessivamente stiamo calando parecchio rispetto le prime due stagioni. 
Ammetto, che un po' gli occhi lucidi alla fine li ho avuti anche io, ma non hanno compensato i momenti piatti di tutti e 13 gli episodi.
Perchè sì, ho trovato questa terza stagione un alternarsi di scene interessanti, ad altre che non mi dicevano assolutamente nulla.
La bravura dell'attrice protagonista, rimane secondo me immutata, interpretare Jude in modo così coinvolgente e viscerale immagino non sia affatto cosa semplice, ma la crudeltà, la spietatezza che hanno caratterizzato la storia, e per questo la storia di questa serie ha fatto parlare di sè, sembrano qui un vago ricordo.
Tredici episodi che si concentrano su una vana speranza di Jude di cambiare le cose, questa volta aiutata da altre ancelle, Max che a parte una comparsata, sparisce praticamente nel nulla, il personaggio di Serena che pure viene un po' rilegato in un angolo, a questo punto mi sarei magari concentrata maggiormente sulla situazione che stanno vivendo Luke e Moira, giusto per variare un po'.
Insomma, diciamo che la serie sta un po' scadendo nel banale, basti pensare a tutto quello che combina la protagonista e che ogni volta la scampa, mentre molte altre vengono impiccate per molto meno...voglio dire, fino a quando può reggere la "fortuna" di Jude?
Spero in una quarta stagione più avvincente, o in un finale non troppo lontano che salvi una serie che era partita assolutamente alla grande.
Valutazione:
♥♥♥/ e mezzo

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3 commenti

  1. Sono completamente d'accordo riguardo ad Elite: trash. Però come dici tu un trash che suscita quattro risate ed è perfetto per svagarsi!
    Devo ancora recuperare The Handmaid's Tale, conto di farlo presto!

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  2. Elite volutamente trash ma sempre godibile. Al contrario dell'Ancella, un pattume monotono e indigeribile, con una Moss che ormai non sopporto più. Basta sguardi in camera, bastaaaa.

    RispondiElimina

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