L'unico ricordo di Flora banks
5.7.18
Titolo: L’unico ricordo di Flora Banks
Autore: Emily Barr
Editore: Salani
Anno: 2018
Pagine: 300
Prezzo: 14,90
Trama:
Flora Banks, diciassette anni, non ha la memoria a breve termine. I suoi ricordi si sono fermati a quando aveva dieci anni: da allora, dopo che una malattia le ha colpito il cervello, deve continuamente fissare i momenti che vive, scrivendoli su un quaderno, su post-it, oppure direttamente sulle mani e sulle braccia. Quello che sa di sé è che mamma e papà le vogliono bene, così come Jacob, il suo adorato fratello maggiore, e che Paige è la sua migliore amica, quella che si prende cura di lei nel difficile mondo esterno. Ma una sera, durante una festa, Drake, il ragazzo di Paige, la bacia sulla spiaggia e stranamente questo ricordo non svanisce come gli altri. Flora ricorda il bacio, ricordale parole di Drake, ricorda ogni singolo istante di quell’episodio. Possibile che Drake sia l’artefice del miracolo? Peccato però che il ragazzo sia partito per studiare in Norvegia… Flora non ha dubbi: deve raggiungerlo, solo così potrà capire veramente chi è e cominciare a vivere davvero. Ma come può fidarsi degli altri se non può fidarsi nemmeno di se stessa? La sensibilità di John Green si unisce al fascino misterioso di un thriller, in un romanzo di segreti e bugie, amore e perdita, con una protagonista fragile e coraggiosa, alla ricerca di un passato senza il quale non può conoscere la verità su se stessa.
Recensione:
Ho avuto l’occasione di leggere questo romanzo, perché mi
è stato inviato in anteprima dalla Salani, che ringrazio enormemente.
L’unico ricordo di Flora Banks, racconta appunto la vita
di Flora, una diciassettenne molto particolare, perchè affetta da una malattia
(amnesia anterograda) che non le permette di ricordare alcunché. O meglio, la
sua memoria si è fermata ai suoi dieci anni, quando ha subìto un operazione
delicata, tutto ciò che è avvenuto dopo, sfugge via dalla sua mente. Flora, è
quindi costretta ad appuntarsi le cose, a tenere un diario chiaro e sempre
aggiornato della sua vita, della sua famiglia e delle sue giornate. Scrive sui
post-it, scrive sulle sue braccia, utilizza tutto ciò che le sta attorno per
ricordarsi quanto più possibile quei dettagli e quelle piccolezze, ma anche le
cose più importanti e fondamentali alla sua sopravvivenza, che le permettono di
avere un minimo di autonomia.
La sua vita, però, tutto sommato tranquilla e regolare,
subisce un crollo quando i suoi genitori sono costretti a partire
all’improvviso per la Francia, lasciandola così da sola con la sua migliore
amica. Peccato però, che Flora e Paige abbiano litigato furiosamente, e quindi
Flora se la debba cavare da sola, totalmente sulle sue forze, per giorni
interi, e che un episodio, un certo bacio sulla spiaggia, sia la sola cosa che
Flora riesca a ricordare, così bene tanto che la ragazza decida di compiere un
gesto tanto estremo quanto improvviso: partire. Da sola. Per il Polo Nord. Per
Drake, il ragazzo della spiaggia.
Fin dalla sinossi, ho capito subito che questo sarebbe
stato un romanzo davvero interessantissimo e originale, mi è capitato già un
paio di volte, di leggere storie più o meno simili, in cui i protagonisti
soffrissero di amnesia, ma questo viene sviluppato in modo totalmente diverso.
Devo dire che, per certi versi, ho trovato la storia
piuttosto lenta, per il continuo ripetersi delle cose, che a lungo andare
risulta un po’ pesante, ma questo ha fatto si che le cose risultassero più
realistiche, perché nel corso del libro si avverte profondamente lo spaesamento
di Flora, il suo bisogno di ricordare, eppure non riuscire a farlo, le
difficoltà che vive e le sue ansie.
Ho trovato originale e credibile la costruzione del
personaggio di Flora, nonché il cambio radicale di ambientazione per buona
parte del libro, che regala alla storia una marcia in più.
Ammetto però, di non aver apprezzato totalmente il
finale.
Secondo me andava sviluppato in modo meno frettoloso, in
poche pagine l’autrice decide di svelarci la verità, che è inaspettata, ma
anche un po’ estrema a mio parere. Non mi ha convinta pienamente, ecco. Parlarne
senza fare spoiler mi risulta difficile, ma diciamo che il ruolo dei genitori
non mi è piaciuto, o comunque il fatto che nessuno “intervenga” seriamente, mi
ha lasciata un po’ perplessa. Così anche l’improvviso legame tra il fratello di Flora, e Paige, che
ho sì apprezzato, ma il fatto che nasca così all’improvviso, e in ben poco
tempo i due riescano ad “architettare un piano” preciso, risulta non solo
forzato, ma anche poco credibile.
Complessivamente, però, ho trovato il romanzo piuttosto
buono, una storia originale, ben costruita, con una protagonista convincente e
forte, perché nonostante le sue fragilità e le sue paure, Flora ci insegna che
essere coraggiosi è sempre una buona cosa, che provarci e sbagliare, è meglio
che non rischiare affatto.
Valutazione:
♥♥♥
3 commenti
Mi trovi completamente d’accordo sul finale che mi ha lasciata con l’amaro in bocca. Avrei preferito mille volte che l’autrice non cambiasse così di colpo le carte in tavola, sebbene la spiegazione risulti credibile e dia spiegazione a tutta una serie di comportamenti allucinanti.
RispondiEliminaAvevo altissime aspettative su questo libro e sono state in parte deluse, tuttavia ho adorato Flora e la sua storia è sicuramente diversa.
La tua bella recensione mi ha molto incurisita e mi piacerebbe conoscere Flora Banks con le sue fragilità :)
RispondiEliminaRomanzo letto e recensito proprio qualche giorno fa. Strano ma vero, è piaciuto un po' più a me. :)
RispondiEliminaCari viaggiatori,
lasciate pure un segno del vostro passaggio se vi va,
sono sempre felice di scoprire i vostri pensieri :)