Recensione "Io sono buio"

26.8.17

Buongiorno miei cari lettori!
Ebbene si, sono tornata dalle vacanze, in realtà sono tornata da qualche giorno, ma mi sono presa un paio di giornate di pausa ancora, per iniziare a preparare qualche post :)
Come sono andate le vostre vacanze, o meglio, siete già tornati, o siete ancora in riva al mare?
Prevedo molto preso, un bel post chiacchiericcio, in cui vi aggiornerò su quello che ho fatto io in questi mesi estivi, ma intanto, ricominciamo alla grande, con la recensione di un libro che mi è piaciuto davvero moltissimo.

Titolo:  Io sono buio
Autore: Kiersten White
Editore: Fabbri
Anno:2016
Pagine: 475
Prezzo: 17,90

Trama:
Una principessa non dovrebbe essere brutale. Ma Lada, figlia di Vlad Dracul, è diversa da ogni altra: affamata di potere fin da piccola, preferisce la lotta e i coltelli alle bambole. L'esatto contrario del fratello Radu, dolce, bellissimo e delicato come un bocciolo di rosa. Quando i due vengono lasciati in ostaggio dal padre, ancora bambini, al sultano dell'Impero Ottomano – prigionieri di un sovrano crudele e sottomessi a una cultura completamente diversa dalla propria – Lada inizia a progettare la sua spietata vendetta. Mentre la ragazza si prepara a combattere, il figlio del sultano Mehmed si mette tra lei e il fratello, spingendoli a diventare rivali. E in questo triangolo avvelenato forze potenti tendono gli animi: desideri di riscatto, gelosie tremende e un'ambizione sfrenata. Avvolta in un vortice di passioni turbinose, Lada si troverà di fronte alla scelta più difficile: portare a termine il suo piano o arrendersi all'unico nemico che forse non è in grado di sconfiggere, l'amore.

Recensione:
Questo romanzo, mi aspettava da un bel po’ sullo scaffale della mia libreria, praticamente da quando era uscito. Se all’inizio la mia voglia di leggerlo era tantissima, leggere poi così tanti commenti positivi, ha un po’ frenato il mio entusiasmo, perché sono sempre un po’ impaurita di avventurarmi in libri tanto elogiati, per paura di rimanerne delusa.
Ho approfittato delle scorse settimane di calma e pace in montagna, per leggerlo, e devo dire che ne sono rimasta assolutamente soddisfatta.
Il romanzo che ha tra i protagonisti Vlad Dracul, nulla ha a che fare in realtà con il famosissimo vampiro che tutti noi conosciamo. E i veri protagonisti, sono poi i suoi -non tanto amati figlioli- Lada e Radu.
Lada è una vera badass, che più badass non ce n’è. E’ più coraggiosa, più forte, più determinata di qualsiasi protagonista femminile abbia trovato fino ad ora. Non è bella, o gentile, o amorevole, anzi, tutto il contrario, eppure lascia il segno, proprio per il suo essere diversa. E’ potente, astuta, superiore a tanti maschi, fin da piccola impara a difendersi e farsi rispettare, in modo anche spietato e crudele a volte, ma assolutamente fedele ai propri principi. Incline a lotte e battaglie, si difende meglio di chiunque altro.

Suo fratello, invece, Radu, non potrebbe essere più diverso da lei. Sensibile, bello, sa come fare colpo, sa usare le parole giuste ed affascinare, eppure non si sente mai all’altezza, messo in disparte da tutti, non è capace di difendersi, troppo sensibile per sopravvivere da solo, è invece, al contrario di Lada, incline al pianto, alla ricerca di amore ed affetto, ma la sua famiglia non è propriamente avvezza a certi sentimenti.
Ho apprezzato moltissimo entrambi i personaggi, anche se forse, in certe situazioni, li ho trovati un tantino “troppo”. Ho trovato certi loro comportamenti un pochino eccessivi, nel senso che, Radu, ad esempio, all’inizio del libro piange davvero tanto! Lada invece, anche quando non ne ha bisogno, è sempre pronta ad attaccare e combattere.
Ecco, forse avrei evitato di rendere così eccessivi i loro caratteri, ma per il resto li ho trovati personaggi di spessore, ben strutturati proprio per i loro pregi, ma soprattutto difetti, che non cercano di nascondere.

Lada è stata però, la mia narratrice preferita, nel bene o nel male, lascia il segno e non passa assolutamente inosservata al lettore, è troppo forte! Mi è piaciuto il modo in cui l’autrice ha espresso i sentimenti e i pensieri di Lada, che pur maturando nel corso del libro, rimane comunque fedele a sé stessa, e questo, secondo me, era davvero importante sottolinearlo, perché sarebbe stato un peccato farla crescere e farla diventare tante altre protagoniste femminili, lei è speciale proprio per il suo caratteraccio e le sue differenze.
Radu, invece, dal canto suo, nel corso della storia impara a sfruttare il potere delle parole e del suo fascino, ma rimane ancorato a certe debolezze di carattere e ad un amore invisibile, nascosto, quanto sentito e disarmante.

Colpi di scena, battaglie, giovani sultani, padri senza cuore, e terre d’origine. Ma anche rivendicazioni, lotte al potere, amore per la propria terra madre, per i due fratelli c’è davvero di tutto, tanti sono gli ingredienti mescolati in questo libro, che l’autrice è stata capace di amalgamare con un ritmo serrato, veloce e scorrevolissimo, con due protagonisti che rimangono le vere star di questo libro.
Sono davvero curiosissima di leggere il seguito di questo romanzo, spero venga tradotto al più presto!

Valutazione:
4/e mezzo

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