Doppia recensione: "La notte che ho dipinto il cielo" e "La ragazza che cuciva lettere d'amore"

11.5.16

Buondì miei cari lettori, siccome, tanto per cambiare ho parecchie recensioni in arretrato, oggi ve ne lascio ben due, perchè altrimenti non me la cavo più.
La notte che ho dipinto il cielo, e La ragazza che cuciva lettere d'amore, sono i libri di cui vi parlo oggi e che, mi sono piaciuti davvero tanto.
Fatemi sapere se li avete letti, e che ne pensate :)

Titolo: La notte che ho dipinto il cielo
Autore: Laure Estelle 
Editore: De Agostini
Anno: 2016
Pagine: 278
Prezzo: 14,90

Trama:
Quanti volti ha l'amore? Per Lucille, diciassette anni e una passione per l’arte, l’amore ha il volto della sorellina Wrenny. Wrenny che non si lamenta mai di niente, Wrenny che sogna un soffitto del colore del cielo. E poi ha il volto di Eden. Eden che è la migliore amica del mondo, Eden che sa la verità. Quella verità che Lucille non vuole confessare nemmeno a se stessa: sua madre se n’è andata di casa e non tornerà. Ora lei e Wrenny sono sole, sole con una montagna di bollette da pagare e una fila di impiccioni da tenere alla larga. Prima che qualcuno chiami i servizi sociali e le allontani l’una dall’altra. Ma è proprio quando la vita di Lucille sta cadendo in pezzi che l’amore assume un nuovo volto: quello di Digby. Digby che è il fratello di Eden, Digby che è fidanzato con un’altra e non potrà mai ricambiare i suoi sentimenti. O forse sì? L’unica cosa di cui Lucille è sicura è che non potrebbe esserci un momento peggiore per innamorarsi…

«Stasera non riesco a stare ferma, devo muovermi. Allora corro a prendere le tempere, i pennelli, e mi butto a capofitto sulla tela. Arancione, rosso, giallo, e poi azzurro, viola, verde. Quando ho finito mi ritrovo davanti a un tornado di colori. Sono sicura che artisticamente sia una schifezza. Ma so il significato di quel rosso, dell’arancione, del giallo. Sono io che brucio. E l’azzurro, il verde, il viola? Quello è Digby. Siamo dipinti insieme, sospesi sopra tutto e tutti.»

Avevo letto parecchie recensioni, e tutte molto positive, prima di leggere questo romanzo, per cui la trama, mi ispirava tantissimo.
Che dire, non ne sono rimasta delusa, anzi, è u libro che ho letto molto velocemente, sia perchè mi ha coinvolto la storia, sia perchè lo stile utilizzato dall'autrice è scorrevolissimo.

Lucille, la protagonista, mi è piaciuta molto come personaggio, ma in generale devo dire che ho trovato tutti i personaggi più importanti, credibili, e caratterizzati abbastanza bene, anche quelli che, come la madre, non compaiono effettivamente, ma son comunque una presenza costante. La mamma di Lucille, in particolare, è colei che in fondo fa partire la storia, che racconta proprio la vita di Lucille, e della sorellina Wren, che si trovano in una situazione molto disagiata, da quando sono costrette a vivere da sole, e  a nascondere la cosa, per evitare che i servizi sociali le dividano.
La situazione, è molto difficile di per sè, con i problemi economici ed organizzativi a cui Lucille deve far fronte, se poi ci aggiungiamo anche i sentimenti per Digby, il dramma che coinvolge Eden, migliore amica della protagonista, il lavoro che Lucille è costretta a fare e la scuola, insomma, le due protagoniste sono parecchio impegnate nel corso del romanzo! C'è da dire che, per fortuna, hanno accanto persone, e personaggi molto validi, e pronti ad aiutare le due sorelle.

Una delle cose che mi è piaciuta di più di questa storia, è proprio il rapporto tra Lucille e Wren. Nonostante le difficoltà e gli anni di differenza (anche se entrambe sembrano un po' più mature della loro età), le ho trovate perfette insieme, legate da un sentimento forte ed unico che si accentua si, grazie alle difficoltà che stanno affrontando, e che quindi le costringe ad avvicinarsi e a collaborare, ma sospetto che fossero molto legate, anche prima dell'abbandono dei genitori.
Ho trovato ben caratterizzato anche il personaggio di Digby, mi è piaciuto il modo in cui lui e Lucille si avvicinano, anche e il tutto si sviluppa pian piano, ho trovato quella parte ben scritta.

Il romanzo, affronta quindi delle tematiche molto delicate, a partire dall'abbandono dei genitori, ovviamente, e lo fa in modo non banale, mettendo in risalto soprattutto i sentimenti e i pensieri che passano per la testa di Lucille, adolescente costretta a prendere un enorme peso sulle sue spalle, ma disposta a tutto pur di rimanere assieme alla sorellina, e di non farle mancare niente.
Davvero un bellissimo romanzo, che mi sento di consigliare a tutti.

♥♥♥♥ 



Titolo: La ragazza che cuciva lettere d'amore
Autore: Liz Trenow
Editore: Tre60
Anno: 2015
Pagine:  347
Prezzo: 14,90

Trama:
Londra, 1910. Sembra una favola, l'amore nato tra Maria, che lavora come ricamatrice a Buckingham Palace, e David, il futuro principe di Galles. Una favola in cui un bacio è più forte di qualsiasi convenzione sociale, in cui una carezza è più importante dell'abisso che separa un umile ragazza del popolo e un membro della famiglia reale. Una favola troppo bella perché possa durare. E infatti Maria si ritrova ben presto sola, lungo una strada lastricata di dolore e di rimpianti... Londra oggi. La vita di Caroline non ha proprio nulla della favola: improvvisamente disoccupata, tristemente single, la giovane donna ha un disperato bisogno di qualcosa che le dia un po' di speranza. E, un giorno, mentre sta riordinando le cianfrusaglie di famiglia, trova in un vecchio baule una straordinaria trapunta, composta da stoffe diverse e da motivi tanto raffinati quanto insoliti. In breve, Caroline scopre che quella trapunta risale all'inizio del XX secolo e che è stata cucita nella Sartoria Reale. Ma soprattutto che, nei suoi ricami, si nasconde un messaggio toccante e misterioso: "In questa trapunta ho cucito il mio amore. Anche se te ne sei andato, io devo continuare a vivere, e questa mi terrà vicino a te..." Intrecciando i fili del passato e del presente, Liz Trenow crea un tessuto di emozioni indimenticabili, rivelandoci come, nella vita di ogni donna, ci siano segreti che soltanto altre donne possono capire, cogliendone tutte quelle sfumature che la rendono unica.

Avevo adocchiato questo romanzo in libreria, qualche tempo fa, ma fino alla scorsa settimana, non mi ero decisa a leggerlo.
Il libro, ambientato a Londra nel 1910, racconta la storia di Maria, ragazza di origini umilissime, che, grazie al suo talento come sarta, riesce ad andare a lavorare al Buckingham Palace, e riesce a rubare il cuore del futuro principe del Galles.
La storia narrata dall'autrice, risulta molto appassionante fin dalle primissime pagine, io scioccamente, pensavo che si soffermasse più che altro, sulla parte romance, su questo amore impossibile, che in realtà è si fondamentale, ed è ciò da cui parte la storia, ma è una minima parte della vita di Maria, la nostra protagonista.
Questa donna, ha vissuto una vita misera, sfortunata, travagliata e nel corso del romanzo, molto dolorosa, tanto da portarne i segni sulla pelle, eppure è un personaggio caparbio, e forte, come pochi altri.
Alla sua vita, si intreccia, nel presente, quella di Caroline, e di una trapunta misteriosa, che trova per caso a casa della nonna, e che sembra nascondere qualcosa di molto prezioso al suo interno. Un sentimento, ed una storia che noi, assieme alla stessa Caroline, scopriamo pagina dopo pagina, e che l'autrice ha intessuto in maniera impeccabile.
Si, perchè il mistero che sta dietro alla trapunta, è ben intessuto, architettato nel dettaglio, e con piccoli indizi, ci porta alla fine del romanzo, quando solo allora, tutti i nodi vengono al pettine.
Lo stile è scorrevole, semplice ma molto coinvolgente e credibile.
Ma la cosa che più mi ha colpita e mi è piaciuta, è proprio il personaggio di Maria. La sua determinazione, e  la forza in cui crede in quel sentimento più grande di tutto, che è l'amore, che le ha cambiato la vita, e di cui, nonostante tutto, non si è mai pentita.
Un romanzo sorprendentemente ricco, e capace di coinvolgere il lettore dall'inizio alla fine.

"Il destino ci aveva fatti incontrare, proprio noi due, perciò dovevamo guardare il lato positivo. Non c'era altro da fare, non c'erano decisioni da prendere."
♥♥♥♥ 

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3 commenti

  1. Il libro della Laure penso proprio di leggerlo, inizialmente non mi ispirava ma adesso penso che potrei davvero adorarlo!Il secondo titolo non lo conoscevo, sembra interessante *__*

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  2. Ho letto solo "La notte che ho dipinto il cielo" e l'ho trovato molto delicato e piacevole!
    Mi appunto il secondo titolo ;)

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  3. Non conoscevo il secondo romanzo, ma ora me lo segno!

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