Titolo: Le lettere smarrite di William Woolf
Autore: Helen Cullen
Editore: Nord
Anno: 2018
Pagine: 384
Prezzo: 18,00
Trama:
C'è un ufficio, a Londra, in cui viene raccolta la posta impossibile da recapitare: buste da cui la pioggia ha cancellato l'indirizzo, o i cui destinatari non sono più rintracciabili; letterine a Babbo Natale o alla fatina dei denti. Se sono state regolarmente affrancate, hanno diritto a un'ultima occasione. Ogni giorno, i detective postali aprono le lettere smarrite, per scovare indizi che li possano aiutare a consegnarle. William Woolf svolge questo lavoro con passione da oltre dieci anni, sebbene sua moglie preferirebbe che si cercasse un impiego «vero». Anzi, negli ultimi tempi, William ha l'impressione che Clare preferirebbe avere accanto un uomo diverso, uno più intraprendente e ambizioso. Dal canto suo, William non può fare a meno di notare quanto Clare sia cambiata, dai tempi in cui si erano conosciuti all’università , uniti dalla comune passione per i libri. Non è più la ragazza timida e sensibile di cui si era innamorato. Ai suoi occhi, è diventata una fredda donna in carriera, sempre impegnata, distante. Ed è forse colpa della frattura che si è creata tra loro se William si lascia attrarre da una busta blu notte, pescata per caso dal sacco grigio della posta, su cui spiccano quattro parole: Al mio grande amore. All'interno c’è una lettera di una donna che si firma Winter, una donna in attesa di essere trovata dalla sua anima gemella. Le parole di Winter arrivano dritte al cuore di William, lo commuovono. Col passare dei giorni, si rende conto di aspettare con impazienza l’arrivo di altre buste blu notte. E viene accontentato. Possibile che fosse destinato a riceverle? Possibile che sia proprio lui il grande amore di Winter? Per scoprirlo, William deve raccogliere gli indizi disseminati nelle lettere e trovare Winter. Deve guardarla negli occhi, per capire se è solo l'illusione di un cuore deluso o la sua occasione di essere davvero felice. E se invece fosse proprio William a essersi smarrito? E se la felicità fosse molto più vicina di quanto lui non crede?
Recensione:
Ci sono certi libri con cui è così, amore a prima vista, perchè hanno una copertina o un titolo che agganciano immediatamente la nostra curiosità . Con Le lettere smarrite di William Woolf, è stata la copertina ad attrarmi non appena vi ho posato gli occhi sopra, cover realizzata tra l'altro dal bravissimo Gatsby_Books (se non lo seguite, correte subito a farlo!)
La storia raccontata in queste pagine è senza dubbio interessante quanto la trama: William, il nostro protagonista lavora all'Ufficio delle Lettere Morte e si occupa appunto di smistare, recapitare o addirittura consegnare a mano le lettere che per una ragione o per un'altra non riescono a raggiungere il proprio destinatario. Va da sè, che di storie bizzarre, William ne ha lette parecchie, tra posta scritta per Dio o Babbo Natale, il ragazzo riesce anche a collezionare le missive più interessanti da raccogliere in un libro, dopo che il suo primo romanzo è naufragato, finendo in un cassetto a metà .
Tra la necessità , e la voglia di ricostruire il proprio rapporto con la moglie Clare di cui è tanto innamorato, ma con cui ultimamente le cose risultano fragilissime, William inizia anche a ricevere delle lettere da una certa Winter, una donna alla ricerca del suo Grande Amore, che sembra parlare proprio al cuore dell'uomo, che decide quindi di mettersi sulle tracce di questa donna misteriosa.
La storia raccontata da Helen Cullen è intrigante quanto basta, l'idea è originalissima, la creazione di questa divisione dell'Ufficio delle Lettere Morte è un'idea che mi è piaciuta tantissimo. Devo ammettere, però, che il romanzo in sè non mi è piaciuto quanto mi aspettassi.
L'autrice si concentra molto sulle missive di Winter e sul rapporto tra Claire e William, e questo sarebbe stato più che giusto, se non fosse poi, un po' rovinato dal finale che, lo ammetto, non mi è piaciuto. Al contrario, l'avrei apprezzato maggiormente se avesse deciso, a questo punto, di basare il romanzo su qualche altra testimonianza in più del lavoro svolto da William, qualche altra "missione" compiuta a termine avrebbe reso la narrazione senza dubbio più interessante.
La scelta di concentrarsi così tanto sulle lettere di Winter, senza dubbio ben scritte e romanticamente ideate, mi ha un po' delusa, visto com'è finito poi il romanzo.
Lo stile dell'autrice, però, nella sua semplicità risulta fluido e ben scritto, sebbene lento in certi punti, mentre l'ambientazione è ben descritta.
I personaggi di William e Claire risultano caratterizzati adeguatamente, il loro amore, il loro rapporto in crisi e le loro sensazioni sono molto chiari, ma ammetto che certe loro scelte risultano quanto meno incomprensibili, e questo non mi ha esattamente portato a tifare per il loro ricongiungimento, ecco.
Quindi, nel complesso, la storia è scritta bene, l'idea di base era ottima a mio parere, ma poteva essere sfruttata molto meglio. Come dire, le potenzialità per un ottimo romanzo c'erano eccome, ma non ho trovato il libro emozionante o coinvolgente quanto mi aspettavo, peccato!
Valutazione:
♥♥♥