Il colore del latte

9.10.13


Titolo: Il colore del latte
Autore: Nell Leyshon
Editore: Corbaccio
Anno: 2013
Pagine: 171
Prezzo: 14,90


Trama:
È la primavera del 1831 quando Mary incomincia a scrivere la sua storia. Scrive lentamente, ci vorranno quattro stagioni perché racconti tutto. Ma non importa: scrivere è diventato un bisogno primario per lei, come mangiare e dormire. Viene da una famiglia di contadini, ha quindici anni, una gamba più corta dell’altra e capelli chiari come il latte. Conosce solo la fatica del lavoro nei campi, proprio come sua madre, suo padre e le sue sorelle. Conosce solo il linguaggio della violenza, che il padre le infligge se non lavora abbastanza. Ma ha un cervello lucido e una lingua tagliente. Un giorno il padre la allontana di casa perché il vicario vuole una ragazza che accudisca la moglie malata. Mary non vuole abbandonare l’univa vita che conosce, ma non ha scelta. E nella nuova casa imparerà a scrivere, e scrivere rende liberi anche se la libertà ha un prezzo.


Recensione:
Letto in un paio d'ore, è un libro particolarissimo per lo stile utilizzato dall'autrice.
La premessa, è che la storia è ambientata nel 1830 e la protagonista è una ragazzina di umili origini, nata in una famiglia di contadini che non sanno leggere, né scrivere. Dopo che lei finalmente impara, inizia a tenere questo diario, tenendo a ricordarci che è scritto totlmente di suo pugno.
Il linguaggio è sgrammaticato, i verbi spesso sbagliati (volutamente, è ovvio) o inusuali. Non vengono utilizzate lettere maiuscole, nemmeno per i nomi propri, e la punteggiatura è scarna. Vengono utilizzati solo punti, ad eccezione di qualche virgola, nei dialoghi. Il diario, è diviso in stagioni, ma non è datato giorno per giorno. Ci viene fornito solo l'anno in cui è ambientata la storia, e vediamo lo scorrere del tempo, attraverso le giornate che cambiano, o ciò che la protagonista fa.
Mary ha tre sorelle, un padre violento e una madre remissiva. Lei, assieme alle sorelle, è costretta ad occuparsi di tutto ciò che c'è da fare in fattoria, e nessuna delle ragazze ha un istruzione scolastica.
Solo il nonno sembra provare un vero affetto per lei, che, viceversa, è l'unica a prendersi cura del vecchietto.
Viene trattata maluccio dalla famiglia, anche per un problema ad una gamba,  visto come un handicap, che rallenta solamente il suo lavoro.
Quando la ragazzina è costretta a trasferirsi a casa del parroco, per curare la moglie malata, vede questo cambiamento di vita come una condanna. Non vuole lasciare la famiglia, nonostante il modo in cui viene trattata, senza mai un ringraziamento o un minimo di riguardo dei suoi confronti. È costretta ad accettare l'incarico, che inizialmente non vede come una fortuna, ma nella nuova casa, capirà quanto le cose possano cambiare.
La protagonista mi è piaciuta moltissimo, è sveglia e come molti le fanno notare, non ha peli sulla lingua. Tanto che questa sua schiettezza, la porta a situazioni imbarazzanti. E' una ragazzina dolce e ingenua, che non ha paura di dire ciò che pensa, e che ha una forza straordinaria nell'affrontare la vita, anche quando questa è crudele con lei.
Ho letto il libro, come ho già detto, in un paio d'ore, perchè non riuscivo a decidermi a chiudere il romanzo. Mi è piaciuto veramente tanto, ma il finale è stato davvero inaspettato. Speravo in un po' di pace o in una riscossione, invece... non vi dico altro per evitarvi spoiler!
Comunque, ci sono rimasta un po' male!
Il colore del latte, è una storia che riesce ad entrare nel cuore, però è il modo in cui la storia viene raccontata che crea una sorta di legame tra la protagonista e il lettore che, si sente in dovere di difenderla come se fosse un'amica.
Molto bella la copertina.



Valutazione:
♥♥♥♥


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1 commenti

  1. Bella recensione!!!
    Lo metto in lista! :)
    La cover piace molto anche a me!

    RispondiElimina

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