Recensioni telefilm

Sleepy Hollow (pilot)

29.11.13

Prima di tutto, mi scuso, perchè avevo previsto di pubblicare questa recensione lunedì, ma a causa di problemi con la linea telefonica, sono stata senza internet alcuni giorni, sorry!
Avendo terminato Bates Motel e Under the Dome (mi mancano due puntate e poi avrò concluso definitivamente anche Gossip Girl), mi sono detta, perchè non provare a vedere anche Sleepy Hollow? Tanto per aumentare carico al carico!

E così, eccomi qui a parlarvi del pilot di quest nuova serie, appena cominciata su Sky.



Titolo: Sleepy Hollow
Anno: 2013  - in produzione
Paese: Stati Uniti
Cast: Tom Mison, Nicolo Beharie, Orlando Jones, Katia Winter

Trama:
Ichabod Crane, morto in combattimento con il misterioso "Cavaliere" circa 250 anni prima degli avvenimenti presenti, si risveglia in una grotta in pieno ventunesimo secolo, nella Sleepy Hollow del presente, in un mondo totalmente diverso da quello che ricordava. Poco dopo scopre che anche il Cavaliere senza Testa si è risvegliato ed è in cerca della sua testa. Ad aiutarlo nel tentativo di fermare il Cavaliere, che si rivela essere uno dei quattro Cavalieri dell'Apocalisse, è la giovane detective Abbie Mills.

Recensione:
Come al solito, quando si tratta di rifacimenti, o spin-off, sono sempre un pò scettica. Riprendere poi il personaggio di interpretato dal mio adoratissimo Johnny Depp, non era certo impresa facile. Oltretutto il film era già ben fatto, ma pensare di farne un'intera serie tv, non mi convinceva moltissimo. 
Invece, il pilot mi è piaciuto tantissimo!
Bello, bello, bello.
Con l'alto tasso di telefilm che sto seguendo in questo periodo, se la prima puntata di Sleepy Hollow non mi avesse pienamente convinta, probabilmente l'avrei abbandonato lì, invece non vedo l'ora di vedere la seconda!
Vediamo questo pilot iniziare nel modo più classico in cui un film o telefilm solitamente finisce, ovvero con la morte del protagonista. In questo caso si tratta di Ichabod Crane, morto per mano del cavaliere a cui ha appena staccato la testa, durante la guerra civile. Con un devastante salto temporale, però, questo si risveglia misteriosamente ai giorni nostri, ma sempre nella sua cittadina, Sleepy Hollow, radicalmente cambiata. Con lui, torna anche il cavaliere senza testa, che non si fa scrupoli a mietere subito vittime, cosa che mette la polizia in allerta.
E così, conosciamo Abby,  una poliziotta in procinto di partire da questa stridente cittadina, cercare di trovare un legame tra ciò che crede di aver visto, e il matto che va in giro dicendo di essere nato nel 1781.
Le premesse per un buon prodotto, ci sono tutte, atmosfere tetre e misteriose (toni scuri, temporali, nebbie improvvise che impediscono di vedere ad un palmo dal naso), un Ichabod di per sè meno strambo di quello interpretato da Depp, ma spaesato perchè trasportato ai giorni nostri, ignaro di cosa sia uno Starbucks o il traffico mattutino.
E poi un pizzico di stregoneria (può forse mancare?), enigmi da risolvere, ironia, una poliziotta pronta a tenerci coi piedi ben piantati per terra, e una storia dalle radici così profonde, tanto da essere collegata direttamente alla Bibbia.
Il cavaliere senza testa, abbastanza macabro, ma che stranamente si trova a proprio agio negli anni 2000 come nel 1781, pare temere una sola cosa: la luce.
Insomma, se siete amanti del mistero e delle serie tv che mischiano il soprannaturale con un pizzico di horror e storia, questo è il telefilm che fa per voi. In America, il pilot è stato seguito da oltre dieci milioni di telespettatori, il miglior debutto autunnale dal 2006 per il canale Fox.
Buon inizio, speriamo solo che continui così anche per il resto della stagione.

Vi avviso, può causare dipendenza, quindi mi raccomando... non perdete la testa!!!

DeAgostini

Insurgent

23.11.13


Titolo: Insurgent
Autore: Veronica Roth
Editore: Deagostini
Serie: Divergent #2
Anno: 2013
Pagine: 510
Prezzo: 14,90


Trama:
Una scelta può cambiare il destino di una persona... o distruggerlo. Ma qualsiasi sia la scelta, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare le persone che ama e se stessa. La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il suo ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei... Ora che la guerra tra le fazioni incombe, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente, che si fa ogni giorno sempre più potente, anche se questo potrebbe costarle più di quanto sia pronta a sacrificare.


Recensione:
Non vedevo l'ora di immergermi in questa letture, perchè avevo amato e divorato Divergent in pochissimi giorni. Mi aveva entusiasmato l'originalità della storia e la tenacia di Tris era stata capace di coinvolgermi dall'inizio alla fine.
Divergent, era finito con il botto, lasciandomi un misto di malinconia e di voglia di ribellione, alle ingiustizie subite da Tris.
Insurgent, invece, inizia con un confuso viaggio alla scoperta di tutte le altre fazioni. Tris deve fare i conti con ciò che lei e Quattro hanno fatto, e con ciò che il loro stato di Divergenti comporta. Alla ricerca di alleanze e risposte, i due ragazzi vengono travolti nelle varie fazioni che cercano in tutti i modi di far rispettare le proprie regole e i propri ideali.
Questo secondo capitolo della trilogia della Roth, ha un inizio un pò lento, ma nella seconda parte del libro, l'azione inizia a farsi più definita, e accade praticamente di tutto. Voltafaccia, tradimenti, riconciliazioni e vecchi nemici.
Tante domande che cercano disperatamente risposte e dubbi che Tris, narratrice anche questa volta, è costretta ad affrontare.
La Tris di Insurgent, è cresciuta, gli avvenimenti in cui è stata coinvolta, l'hanno fatta maturare, rendendola più forte, coraggiosa e incline ai sacrifici. Quello che mi piace di questo personaggio, è proprio la sua umanità, e la bontà che la caratterizza. Nonostante qualche decisione sbagliata o obbligata, nonostante i pesi sul cuore e certi sensi di colpa che non accennano a diminuire, lei ha la forza di andare avanti e affrontare le cose nel modo più giusto. Che non è mai quello più facile. Per perseguire i suoi ideali di giustizia e i valori in cui crede, è disposta anche a rinunciare alle persone a cui tiene maggiormente.
Tobias, fuori dalla fazione degli Intrepidi, inizia a mostrare lati di sè che teneva celati, segreti be custoditi e fragilità che rischiano di offuscargli la mente.
Lo stile dell'autrice è, come per il primo libro, ipnotico, capace di coinvolgere fortemente il lettore, con un ritmo che va in crescendo e continui colpi di scena. Abbiamo uno zoom su tutte le fazioni, e così vengono alla luce tutte le differenze che le caratterizza e, di conseguenza, le differenze che caratterizzano ogni persona rispetto la fazione a cui appartiene.
Detto questo, devo però aggiungere un MA.
Mentirei se dicessi che Insurgent non mi ha un pochino delusa. Rispetto all'entusiasmo provato con Divergent, qui sono rimasta un pò confusa nella prima parte del libro, priva di avvenimenti davvero importanti. Anche le perdite subite nel corso del libro, non hanno saputo toccarmi come in Divergent, dove ne ero rimasta sconvolta.
I libri di mezzo delle trilogie soffrono sempre un pò, sono i più scarsi di solito (mi viene in mente Matched), spero quindi in un impennata di Allergiant, perchè una serie iniziata in modo così elettrizzante, non può che finire allo stesso modo.


Valutazione:
♥♥♥♥

Dal grande schermo

Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - il mare dei mostri.

22.11.13

Titolo: Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri
Regia: Thor Freudenthal
Anno: 2013
Paese: USA
Cast: Logan Lerman, Alexandra Daddario, Douglas Smith, Brendon T. Jackson, Jake Abel, Stanley Tucci












Trama:
Nel secondo capitolo della celebre saga - Percy Jackson - figlio di Poseidone, insieme agli amici Annabeth, Glover e Tyson, cercherà di rubare ai Ciclopi il Vello d'oro per curare la barriera magica che protegge Campo Mezzosangue, notevolmente indebolita. La causa di questo indebolimento è una misteriosa malattia che ha colpito il pino che si trova al confine e grazie al quale il campo viene isolato dalle invasioni dei nemici. L'impresa sarà epica e costringerà Percy e i suoi amici a intraprendere un pericoloso viaggio attraverso il Mare dei mostri.

Recensione:
Ho letto parecchie critiche negative riguardo questo film, ma se devo essere sincera, a me è parso perfettamente in linea con il primo. Non ho letto i libri (penso che inizierò a farlo presto), perciò non posso fare paragoni con il romanzo, ma non ho visto tutta quest'abissale differenza rispetto a Percy Jackson e il ladro di fulmini.
In questo nuovo film, Percy, si trova in difficoltà al Campo Mezzosangue, si sente insicuro ed è convinto che l'aver portato a termine l'importante missione del primo film, sia stata solo a una questione di mera fortuna. Qualcuno al Campo, d'altronde, non gli facilita certo le cose, mettendolo sempre in ombra. Presto però, gli si presenta la possibilità di mostrare ancora una volta quanto vale, andando a cercare il Vello d'oro, l'unico oggetto in grado di "curare" le barriere difensive del Campo. L'impresa è ardua e ricca di difficoltà, tuttalpiù che Percy scopre di avere qualcosa a che fare con un certo ciclope, nuovo arrivato, e che per trovare il Vello, lui e i suoi amici dovranno attraversare il temibile Mare dei Mostri.

In questo secondo film, si aggiungono nuovi personaggi, mentre altri, come i genitori di Percy, non sono presenti. Proprio la mancanza di dialogo con il padre, è uno dei problemi che affligge il giovane, già insicuro rispetto le proprie capacità.
Tra le nuove entrate, troviamo Stanley Tucci, il presentatore degli Hunger Games, Anthony Stewart Head, il Giles di Buffy ed infine Nathan Fillion, ovvero Castle del telefilm omonimo.
Mi ha lasciata basita la noncuranza degli adulti, quando il Campo Mezzosangue viene attaccato, anche se è ovviamente un espediente per mostrare il coraggio di Percy, per essere un luogo in cui i figli degli Dei dovrebbero essere protetti, le misure di sicurezza lasciano un po' a desiderare! Tra Percy e Annabeth, pare non esserci altro oltre ad una forte amicizia (ma ripeto, non ho letto i libri, quindi non so che accadrà tra  i due), e qui, rispetto al primo film, ho trovato Annabeth molto più simpatica. 


Gli effetti speciali abbondano, e la scena che mi è piaciuta di più in assoluto è stata sicuramente quella in cui i quattro amici, fanno il viaggio in macchina, esilarante!
L'Olimpo questa volta non è presente, i ragazzi viaggiano nella metropoli, con una capatina da UPS, dove ottengono qualche gadget da Dei! Gli adulti, questa volta, hanno ancora meno spazio, l'intero film si concentra tutto sui giovani semi-dei. Oltre all'albero sacro di Thalia, protettore del Campo, si parlerà anche di una certa profezia, che potrebbe riguardare proprio il nostro giovane eroe.
Il regista di questo secondo film, è il tedesco Thor Freudenthal, specializzato in film per famiglie (Hotel Bau e il primo episodio di Diario di una schiappa).
Alexandra Daddario, ha degli occhi davvero magnetici, che risaltano più quando è mora, ma bionda non sta male, anzi, l'ho trovata più "mansueta" rispetto alla Annabeth del primo film!
Logan Lerman, può tranquillamente permettersi di interpretare adolescenti, perchè, ha proprio la faccio pulita del bravo ragazzo. Vabbè non è che sia vecchio eh, no, perchè ha la mia età! Però, secondo me hanno lasciato passare troppo tempo dal primo film, e se li devono girare tutti, è meglio accelerare un pò i tempi!

Film adattissimo agli amanti della serie, o del genere che, pur non essendo comparabile al mio amatissimo Harry Potter, solo la familiare parola "Mezzosangue" fa subito sentire aria di casa.

Recensione:

Dal grande schermo

Speciale premiere Catching Fire #3

19.11.13

Bene, bene, bene, cari lettori del Baule, oggi al posto della consueta rubrica "Fan Direction", vi propongo il terzo e ultimo speciale premiere su Catching Fire.
In particolare, oggi, vi parlo della premiere italiana avvenuta a Roma il 14 novembre. Purtroppo non posso fornirvi alcuna testimonianza personale, perchè non ci sono potuta andare, e me la sono gustata da casa, ma ho salvato così tante foto sul pc, che temo sarà difficilissimo scegliere quale postarvi!
Non voglio soffermarmi troppo sull'organizzazione e su certi "fans" presenti alla premiere, vi basta farvi un giro su pagine o gruppi Facebook per leggere commenti abbastanza negativi, ma gli attori presenti sembrano essere rimasti molto colpiti dall'affetto dimostrato dal pubblico italiano...speriamo non ne siano rimasti anche terrorizzati!!! xD

Allora, qui trovate le interviste fatte da Coming Soon.

Conferenza stampa Best Movie

Video carinissimo con i momenti migliori della premiere romana *_*

E ora andiamo con le foto!!! Ripeto, scegliere è stato difficilissimo, per questo ho raccolto tutte le foto che mi sono salvata delle varie premiere in un album della pagina Fb del blog, se vi interessa date un'occhiata qua.


La sua faccia!!!!!


Belli, belli, belli *______*
Un giorno realizzerò anche io il mio sogno e sposerò Josh incontrerò il cast!!!

Recensioni telefilm

Bates Motel

18.11.13

Titolo: Bates Motel
Paese: Usa
Anno: 2013 - in produzione
Genere: drammatico/thriller
Cast: Freddie Highmore, Vera Farmiga, Mike Vogel, Olivia Cooke, Nicole Peltz, Max Thieriot, Nestor Carbonell, Keegan Connor Tracy.

Trama:
Dopo la morte del padre, vittima apparentemente di un incidente, il 17enne Norman Bates e
sua madre Norma si trasferiscono nella sonnolenta città di White Pine Bay per cominciare
una nuova vita. Norma acquista un motel, mentre un Norman restio incontra i compagni di scuola, tra cui la bella e popolare Bradley e l’eccentrica Emma, affetta da una grave malattia. Entrambi brillanti ed emotivamente complessi, madre e figlio si ritrovano velocemente in una difficile situazione quando il loro lato oscuro viene allo scoperto.

Recensione:
Prima di iniziare questo telefilm, mi ero fatta delle idee ben precise, ma quando ho visto il pilot, ho capito subito che era tutt'altro rispetto a ciò che mi ero immaginata.

Credevo che, essendo incentrato sulla vita di Norman Bates da adolescente, il telefilm fosse ambientato, non dico negli anni del film di Hitchock, ma nemmeno ai giorni nostri. E non mi aspettavo nemmeno così tanti intrecci, mi immaginavo una vita di solitudine e imbarazzi per il giovane Norman, ma solo questioni totalmente legate al suo personaggio, e invece...
Freddie Highmore interpreta benissimo il ragazzo apparentemente normale, ma in realtà molto volubuile, sensibile e leggermente disturbato. All'apparenza calmo e giusto, ma spesso offuscato da eccessi di rabbia improvvisa. Il rapporto di Norman con la madre Norma (che fantasia!), è un pò morboso, nel senso che sono molto legati e lei gli sta sempre con il fiato sul collo, ma meno di quanto mi aspettassi.
La star incontrastata di questa serie tv però, a mio parere, è Vera Farmiga (che tra l'altro somiglia in modo preoccupante all'attrice che interpretava Lynette in Desperate Housewives!). Il suo personaggio è notevolmente complesso e ricco di sfumature che lei riesce appieno ad interpretare. Noram ha un carattere molto particolare, alterna momenti in cui la vediamo recitare una parte con una freddezza calcolata intelligentemente, a momenti in cui prende un respiro e si lascia andare. E allora lì tira fuori lati nascosti di sè, come la sua fragilità, l'essere spaventata dall'idea di rimanere sola, la vulnerabilità e il terrore di perdere il suo amato figlio. 
Per quanto riguarda gli altri attori/personaggi, troviamo Mike Vogel nei panni di un poliziotto. Trovo questo attore molto bravo, perchè mentre lo osservavo in Bates Motel, ho potuto osservarlo contemporaneamente anche nella serie tv Under the Dome, in cui recita la parte di uno dei protagonisti. I due ruoli interpretati da Vogel, sono in qualche modo simili, ma anche diversi (diverse sono le motivazioni che spingono i personaggi a fare ciò che fanno), così mi sono trovata ad amarlo/odiarlo allo stesso tempo.
Troviamo poi il fratellastro di Norman, Dylan , che ho detestato all'inizio, ma rivalutato nel corso della stagione. Poi, ci sono le due ragazze, compagne di scuola di Norman, Emma e Bradley.
Emma, è molto carina, determinata e coraggiosa, abbastanza stramba per accettare (e amare?) Norman. La bionda invece, l'ho trovata abbastanza inutile. È sicuramente carina, ma poco funzionale alla storia per il momento, a parte negli ultimissimi episodi, salta fuori solo di tanto in tanto, ma non è determinante per il telefilm.
Il motel, è abbondantemente macabro, ma anche abbastanza inutile per il momento, nel senso che inizia a funzionare solamente negli ultimi episodi, e gli ospiti sono parecchio discutibili!
Per avere solamente dieci episodi questa prima stagione, ne succedono parecchio di cose!!! Non vi voglio rivelare nulla perchè rischierei da fare parecchi spoiler, e il bello di questo telefilm sono proprio i continui colpi di scena. Non è particolarmente violento, ma se siete facilmente impressionabili, qualche scena cruenta, c'è.E' ricco di suspence e le atmosfere (piove tipo sempre) notturne e isolate del motel, creano tensione. 
Nonostante lo stravolgimento (in parte) della trama originale, e l'innovazione che il regista ha voluto inserire rispetto a Psycho, Bates Motel non è affatto male, mi è piaciuto (la mia puntata preferita è stata la sei!), ed è stato rinnovato a una seconda stagione, perciò deve avere avuto abbastanza successo. 
Sono curiosissima di scoprire che accadrà nella prossima stagione, perchè l'ultima scena dell'ultima puntata, è stata davvero inaspettata, e sono sicura che ci saranno ancora parecchie sorprese ad attenderci!
Non mi resta che augurarvi buona visione, ma soprattutto di non capitare mai in un motel così!!!

Valutazione:
/e mezzo

Trailer




Libri per ragazzi

Profumo di zucchero

18.11.13

Titolo: Profumo di zucchero
Autore: Kathryn Littlewood
Editore: Mondadori
Collana: Ragazzi
Anno: 2013
Pagine: 241
Prezzo: 17,00

Trama:
Rosemary Bliss è disposta a fare qualsiasi cosa pur di riprendersi il Magiricettario Bliss, il libro delle ricette magiche di famiglia. Per questo sfida sua zia Lily, che gliel'ha sottratto con l'inganno, a una competizione internazionale di pasticceria, a Parigi. Lily ha promesso che le restituirà il prezioso libro, se sarà Rose a vincere. Se invece dovesse perdere... be', le conseguenze sarebbero troppo orribili anche solo per pensarci. Ma Lily gioca sporco, e usa un ingrediente magico per imbrogliare la giuria. L'unica speranza di Rose è usare a sua volta la magia. Insieme al nonno che non vedevano da moltissimo tempo, al suo sarcastico gatto parlante e a un topo francese voltagabbana, Rose e i suoi fratelli dovranno scorrazzare per tutta Parigi per trovare alcuni ingredienti magici fondamentali ­ e inafferrabili ­ per sconfiggere l'intrigante nemica a suon di torte e incantesimi. Perché Rose deve vincere, o il Magiricettario Bliss sarà perduto per sempre...

Recensione:
Anche questa volta, la copertina del libro, è carinissima e curata nei dettagli (anche se non riesce a bissare la particolarità della prima...semplicemente deliziosa!). Il bello di questo secondo capitolo, è che stavolta, la famiglia Bliss al completo (più qualche nuovo membro aggiunto), è più unita che mai per portare a termine la loro missione. Si trovano a dover collaborare tutti insieme, tutti sono utili allo scopo, e ciò rende ancora più profondo il loro legame già solido.

E' una piacevole lettura, scorrevole e leggera, adatta ai ragazzi, ma anche a chi vuole perdersi in una lettura allegra a colorata.
L'unica cosa che ho trovato un pò pedante, è stato il continuo ripetere di quanto riavere il Magiricettario fosse importante. Si capisce che è una questione di estrema importanza, ma l'autrice ha esagerato, facendolo ribadire alla piccola Rose praticamente ogni due pagine!
Il finale, preannuncia un nuovo gustosissimo volume, che sono molto curiosa di leggere, perchè se è vero che Parigi è una città strabiliante, è anche vero che Calamity Falls, con  suoi cittadini da strapazzo mi è mancata molto in questo volume. E poi, che dire di Ty e delle sue pose studiate tipo fotomodello? Chissà, magari la prossima volta funzioneranno (anche se non ci giurerei), perchè in “Profumo di zucchero”, non sono riuscite a scalfire il cuore di nessuna donzella!
Zia Lily, sempre perfetta, in questo volume, è anche famosa, grazie al suo seguitissimo programma di cucina. Questa volta, però, ha abbandonato i suoi modi fintamente gentili, mostrando la sua vera maschera: quella di una donna arrivista, pronta a tutto, ma anche molto sola.

La bravura e lo stile di quest'autrice, sono riconfermati in questo secondo volume, descrizioni dettagliate, aneddoti particolari, ambienti ricchi e buffi personaggi.
Tra gatti e topi parlanti, ricette antichissime e ingredienti supermegaspeciali, ritrovare la famiglia Bliss è stato un vero piacere!

Valutazione:
♥♥♥/ e mezzo

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