Garzanti

Ascolta i fiori dimenticati

26.9.18

Titolo: Ascolta i fiori dimenticati
Autore: Holly Ringland
Editore: Garzanti
Anno: 2018
Pagine: 384
Prezzo: 17,90

Trama:

Alice ha appena nove anni quando la sua vita cambia per sempre: tutto quello che conosce sparisce in una manciata di istanti, lasciandola sola. Senza nessuno su cui poter contare. È per questo che sceglie di non parlare più e di fare del silenzio il suo unico confidente, incapace di tradirla. D’ora in poi a prendersi cura di lei ci sarà nonna June, di cui nemmeno sospettava l’esistenza. Con entusiasmo la donna insegna ad Alice ad ascoltare i fiori e a impararne i significati nascosti. Quei fiori, col tempo, diventano le parole, delicate come petali ma forti come radici, con cui dà voce ai sentimenti che nessun altro linguaggio saprebbe comunicare con altrettanta intensità. Il giglio per l’amore che accoglie e protegge. Le campanule gialle per lo stupore che accompagna le novità. L’orchidea nera per i desideri che bruciano in fondo al cuore. Perché solo qui, nel giardino della nonna, Alice si sente davvero al riparo dai ricordi dolorosi del passato, cullata dalla voce dei fiori, con i quali intreccia meravigliose ghirlande che diventano doni per parlare all’anima e curarne le ferite. Ma quelle che macchiano il cuore di Alice sono ancora lì, nonostante tutto: chiedono a gran voce di essere ricucite, ma finora nessun fiore è stato in grado di lenirle. Quando il passato ritorna più impetuoso di prima e le parla di segreti che devono essere svelati, Alice sa che non può più far finta di niente. Deve tornare dove tutto è cominciato per portare alla luce la verità. E scoprire che non è sola come ha sempre creduto. Che c’è qualcuno ad aspettarla. Solo così potrà decidere dove mettere le radici, come un fiore che cresce vigoroso dopo la tempesta. In corso di traduzione in oltre 25 paesi, Ascolta i fiori dimenticati è un caso editoriale unico che ha conquistato gli editori di tutto il mondo, pronti a un grandioso lancio globale. Un romanzo coraggioso e toccante sulla forza che si nasconde dietro l’amore più sorprendente: spesso non crediamo possa esistere e invece irrompe nella nostra esistenza quando meno ce lo aspettiamo, regalandoci la speranza di una nuova vita e di una rinascita senza compromessi.

Recensione:
Ho deciso di leggere questo romanzo totalmente a scatola chiusa, come spesso mi accade di fare, solo perchè attratta da titolo e copertina.
Fin dalle prime pagine si intuisce il tono dolce-amaro della storia, di quel drammatico estremamente toccante, che commuove il lettore fin dal principio.
Potremo dividere la storia in quattro parti, direi, partendo dall'infanzia della protagonista, la piccola Alice che, pur così piccola scopre sulla sua pelle quanto gli esseri umani, anche quelli che dovrebbero proteggerci, possono essere meschini e crudeli. Alice è una bimba intelligente e determinata, con l'ingenuità pura e tipica dei bambini, però crede nella bontà del prossimo, anche se questo non si dimostra all'altezza, anche se questo non si fa scrupoli a frantumare il suo cuore. 
Quella raccontata dalla Ringland è una vita difficile, quella di Alice, che si richiude poi nel mutismo assoluto, anche quando trova chi è disposto a prendersi cura di lei, seppure con qualche remora. 
Il libro ci porta poi ad un salto temporale, passando all'improvviso da una piccola Alice, ad una ragazzina adolescente, che ha già intuito come i fiori, con i loro significati nascosti e le proprietà di sollievo e benessere, siano parte fondamentale di lei e della sua famiglia fin da generazioni, anche se questo non le va esattamente a genio. 

In questo romanzo, succedono un sacco di cose, davvero davvero tante. La storia risulta ben architettata, nulla da dire, il problema però è dovuto dal fatto che ci sia davvero troppa, troppa carne al fuoco. Ripeto, l'autrice è riuscita ad incastrare perfettamente tutto ciò di cui voleva parlare, ma era proprio necessario rendere la vita di Alice così complicata?
Personalmente avrei tranquillamente evitato certi passaggi, la sua sola infanzia e tutti i segreti che essa comporta e che vengono allo scoperto solo a fine libro sarebbero bastati, anzi, evitando certe parti, avrei ampliato maggiormente il finale, che invece viene raccontato frettolosamente. Ad esempio, avrei parlato meglio del personaggio di Clem, inizialmente tutto sommato "normale" (di cui addirittura TRE ragazze si sono innamorate contemporaneamente) sia poi diventato un vero e proprio mostro
Oppure, vogliamo parlare del personaggio di Dylan, che oltre a dare un ulteriore tocco di crudeltà alla storia, non dà esattamente una bellissima immagine ad Alice, che intelligente fin da piccola dovrebbe saper "evitare" ulteriori soprusi.
O ancora, Moss, che sembra un personaggio in qualche modo pertinente alla storia, risulta essere invece quasi totalmente inutile. Beh, magari inutile inutile, no, ma personalmente mi aspettavo ne nascesse qualche colpo di scena, ecco!
Altro mio dubbio, riguarda la parte di Oggi, che ho trovato inconclusiva. L'ho apprezzato molto come personaggio, ed ho apprezzato il legame che sviluppa con Alice, a maggior ragione non mi è piaciuto come le cose siano finite così, un po' campate per aria. Mi aspettavo almeno una qualche risposta da lei, in modo da chiudere definitivamente la questione.

Buono e interessante il dizionario dei fiori, che ci racconta brevemente qualche caratteristica dei fiori ad ogni inizio capitolo. Personaggi principali molto ben costruiti, soprattutto per quanto riguarda la parte caratteriale, e in particolar modo la protagonista, Alice.  

Valutazione:
♥♥♥♥
(volevo dare una valutazione più alta, ma la troppa confusione nella storia ha abbassato il mio voto)

Anteprima

Anteprima "La buia discesa di Elizabeth Frankenstein" il nuovo romanzo di Kiersten White

23.9.18


Torna in libreria Kiersten White, che grazie ad HarperCollins, porta in Italia la traduzione dl suo lavoro "The Dark Descent of Elizabeth Frankenstein". Dopo l'entusiasmante "Io sono buio" (di cui aspetto il seguito con ansia atroce), questo uovo romanzo mi ispira davvero tantissimo.
Unica pecca? La cover italiana che, per carità, non è male, ma per quanto semplice, avrei mantenuto quella originale, senza dubbio molto più d'impatto.

Titolo: La buia discesa di Elizabeth Frankenstein
Autore: Kiersten White
Casa editrice: HarperCollins Italia
Data di uscita: 11 ottobre 2018
Pagine: 360
Prezzo: 16,90
Trama:
La piccola Elizabeth Lavenza non mangiava un pasto decente da giorni e le sue braccia erano coperte di lividi quando il giudice Frankenstein l'ha portata via dall'orfanotrofio e da una vita di maltrattamenti perché diventasse la compagna di giochi di suo figlio Victor, un ragazzino cupo e solitario che aveva tutto, tranne che un amico.
Victor era la sua salvezza, l'occasione per sottrarsi alla miseria, e da quel giorno Elizabeth, decisa a non lasciarsi sfuggire l'opportunità di cambiare in meglio la propria esistenza, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per rendersi indispensabile. E ci è riuscita: la famiglia Frankenstein l'ha accolta, le ha dato una casa, un letto caldo in cui dormire, buon cibo e vestiti bellissimi. Lei e Victor sono diventati inseparabili. Ma quella nuova, meravigliosa vita ha un prezzo. Con il passare degli anni, Elizabeth ha dovuto imparare a convivere con il temperamento violento di Victor, ad accontentare ogni suo capriccio, ad assecondarlo nei suoi vizi. Perché dietro gli occhioni azzurri e il sorriso dolce si nasconde in realtà il cuore calcolatore di una giovane donna decisa a sopravvivere a qualunque costo... anche quando il mondo che credeva di conoscere sprofonda nelle tenebre. Suggestivo e originale, La buia discesa di Elizabeth Frankenstein è la reinterpretazione in chiave moderna di un classico che parla alle paure nascoste nel profondo di ciascuno di noi.
Cover originale

Recensioni

Tha Darkest Minds

13.9.18

Titolo: The Darkest Minds
Regia: Jennifer Yuh
Paese: USA
Anno: 2018
Cast: Amandla Stenberg, Mandy Moore, Gwendoline Christie, Harris Dickinson


Recensione:
Ho deciso di buttarmi su questo film perchè il trailer mi ispirava, non avevo però grandi informazioni riguardo la storia in sè, e ancora meno sui libri (che ho recentemente scoperto essere quattro).
Dell'autrice della serie in questione, ovvero Alexandra Bracken, ho letto però la sua duologia di Passenger (trovate le mie recensioni qui e qui), che non mi aveva fatto impazzire, proprio no.
Il mondo distopico di The Darkest Minds, però, sembrava promettere bene e la presenza di Amandla Stenberg (che peggio del prezzemolo è ormai presenza fissa della maggior parte degli YA ultimamente in uscita) sembrava di buon auspicio.

Ma iniziamo brevemente dalla storia: nel mondo di Ruby, gli adolescenti vengono classificati per colore, in base ai loro poteri. Se i verdi sono i più innocui, se così vogliamo definirli, perchè "solo" molto intelligenti e i gialli possono governare l'elettricità, gli arancioni (merce assai rara), controllano la mente, mentre i rossi.... beh, vi basti sapere che i rossi sono ancora più rari, e soprattutto ricercati dal governo, per essere eliminati.
Tutti gli adolescenti, però, rischiano la morte, messi in delle specie di campi di concentramento, o, nel caso riescano a scappare, comunque ricercati da altri sistemi che sperano di sfruttare il loro potenziale.

Quindi, ricapitolando, in base alla trama proposta, seppure non il più originale dei distopici ultimamente in circolazione, The Darkest Minds aveva ottime premesse per un prodotto buono ed interessante.
Peccato però, che a mio avviso, le premesse non siano state sfruttate al massimo, o meglio, non vengano indirizzate nella giusta via.

Ruby e il suo gruppo di amici (Ciccio, Liam e Zu), vengono inseguiti da chiunque, e non possono fidarsi di NESSUNO. Il finale del film, rimane apertissimo, in vista di un seguito che a mio avviso, indipendentemente da incassi o simili, è d'obbligo, per il solo fatto che la storia così, non ha alcuna conclusione.
A mio avviso, il film (e quindi immagino anche la versione scritta), non ha le idee chiarissime su dove vuole andare a parare. Se parte, infatti, con atmosfere cupe e vagamente drammatiche, appunto, passa poi a concentrarsi sulla parte romance, tocca brevemente un possibile triangolo amoroso (perchè no eh, non sia mai che questo elemento manchi), ma di fatto l'elemento distopico, non viene ampiamente sviluppato come speravo. Mi aspettavo infatti, maggiore azione, un ritmo più veloce, un crescendo di suspance e colpi di scena, invece il ritmo del film rimane piuttosto lineare, e un tantino piatto.

Sarà interessante, dunque, vedere come si strutturerà il resto della storia, sperando in un po' più di azione.
Valutazione:
♥♥♥

Recensioni

The Elite

11.9.18

Buongiorno lettori!
Per iniziare al meglio questo martedì mattina, vi lascio la mia recensione super cattiva di The Elite, secondo libro della serie di Kiera Cass.
Non sono riuscita a trattenermi, vi avviso, ma sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate voi, se avete letto questo libro! 

Titolo: The Elite
Autore: Kiera Cass
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 2014
Pagine: 299
Prezzo: 17,90

Trama:

Trentacinque ragazze. Così era cominciata la Selezione. Un reality show che, per molte, rappresentava l'unica possibilità di trovare finalmente la via di uscita da un'esistenza di miseria. L'occasione di una vita. L'opportunità di sposare il principe Maxon e conquistare la corona. Ma ora, dopo le prime, durissime prove, a Palazzo sono rimaste soltanto sei aspiranti: l'Elite. America Singer è la favorita, eppure non è felice. Il suo cuore, infatti, è diviso tra l'amore per il regale e bellissimo Maxon e quello per il suo amico di sempre, Aspen, semplice guardia a Palazzo. E più America si avvicina al traguardo più è confusa. Maxon le sa regalare momenti di pura magia e romanticismo che la lasciano senza fiato. Con lui, America potrebbe vivere la favola che ha sempre desiderato. Ma è davvero ciò che vuole? Perché allora ogni volta che rivede Aspen si sente trascinare dalla nostalgia per la vita che avevano sognato insieme? America ha un disperato bisogno di tempo per riflettere. Mentre lei è tormentata dai dubbi, il resto dell'Elite però sa esattamente ciò che vuole e America rischia così di vedersi scivolare via dalle dita la possibilità di scegliere... Perché nel frattempo la Selezione continua, più feroce e spietata che mai.

Recensione:
In un periodo di letture piuttosto lente e discontinue, ho deciso di buttarmi su The Elite, seguito di The Selection, perchè un po' di trash non fa mai male e, strano a dirsi è stata una lettura piuttosto veloce. Vi svelo un segreto, scrivere recensioni negative un po' mi diverte e ciò mi ha spinto a terminare questo...”libro” che non mi aspettavo certo fosse migliore del primo volume della serie, ma nemmeno che peggiorasse ancora, se devo essere sincera!
E invece.....
Partiamo dal fatto che venga bellamente paragonato ad Hunger Games: NO!
O meglio, Publisher Weekly lo definisce così: “Avvincente come Hunger Games, ma molto più romantico”. 
NO.
Solo questo, sarebbe stato già un ottimo motivo per gettare il libro dalla finestra, lo ammetto, ma sono stata clemente e mi sono trattenuta. Oltre agli elementi già visti nel primo volume (la divisione in caste, le “esibizioni pubbliche” ecc.) ci sono sì, altre scopiazzature dalla serie della Collins, basta pensare all'idea di vestito a forma di uccello, ispirato ad una collana (ma guarda un po'), o la fustigazione pubblica a cui America (denominata carinamente come “Mer”) cerca di porre rimedio.

Comunque, veniamo al dunque, cosa succede in questo libro? Qual è il succo di queste 300 pagine?
Il nulla più totale. 
Zero proprio, se non il continuo tira e molla della simpaticissima protagonista che ci delizia con la sua indecisione una pagina e sì e un'altra pure.
Tipo: “Oh, toh guarda quel figo di Aspen (suo ex e ora guardia a palazzo, di cui America si era totalmente scordata per i 10 capitoli precedenti) non riesco a dimenticarlo, abbiamo vissuto così tante cose insieme...”
Sempre America, due righe dopo: “Mmh, non so se sono adatta nel ruolo della principessa, forse me ne dovrei andare...” ma magari, aggiungo io.
Subito dopo: “Maxon sta parlando con un'altra ragazza (dopo che America l'ha bellamente ignorato fino ad un momento prima) ma come osa? Sta fingendo, è evidente che non prova assolutamente niente per me, nonostante mi abbia espressamente detto per circa 500 volte che a me tiene tantissimo...”
Me ne torno da Aspen perchè...ah no, aspetta, Maxon mi sta guardando, e io non capisco più niente, forse...no, però...ma magari...”

TUTTO COSI'.
TUTTO
COSI'.
TUTTO.

Quasi 300 pagine di nulla, se non i continui piagnistei che vengono spacciati per “romance”, di America e degli altri, perchè sì, anche gli altri protagonisti non scherzano mica eh!
Il mitico Aspen, che sembrava quello un po' più sano di mente tra i tre, si dimostra anche lui senza carattere, tanto che, pur ammettendo di amare ancora la ragazza, è così “gentile” che arriva a consolarla se Maxon non la guarda, a farle da confidente, ma si può? E questo dovrebbe essere un triangolo amoroso? Se proprio ce lo dobbiamo ficcare a forza in una storia e farne la parte principale, visto che per due libri non si è parlato di altro, almeno facciamolo bene, no?
Il principe Maxon, invece, che è ovviamente un'idiota per andare dietro ad una ragazzina capricciosa come America, dimostra di non avere spina dorsale in nessuno dei campi in cui dovrebbe dimostrare il suo valore, indeciso esattamente come lei, un attimo prima minaccia di mandarla via, l'attimo dopo è disposto a perdonarle qualsiasi cosa.
E in tutto questo, i ribelli.
Vogliamo parlare dei ribelli?
Poco da dire su di loro, in realtà, in quanto non si è ancora ben capito cosa vogliano, se ne vanno in giro con giacche a fiorellini, riescono ad entrare a palazzo come se niente fosse, e fanno attacchi così feroci, che dopo una sola notte passata in una specie di bunker a mò di pigiama party, nessuno fa niente. Nessuno fa domande sul perchè continuino ad entrare a palazzo, nessuno cerca di porre rimedio alla cosa, semplicemente ognuno torna ai propri impegni (tipo l'importantissima organizzazione di un ricevimento) senza fare assolutamente niente.

Penso che un bambino saprebbe essere molto più feroce di questi presunti ribelli, un bambino saprebbe scrivere una storia articolata meglio, ma soprattutto un bambino saprebbe scrivere una poesia cento volte migliore delle smielate frasi di Maxon, che fanno uscire di testa l'intelligentissima America.
Cose assolutamente senza senso, dialoghi poco credibili, frasi costruite male, personaggi irritanti e senza carattere, ma, soprattutto, una protagonista insopportabile come poche altre.
Una storia che proprio non procede, una serie spacciata come distopica, che di distopico non ha proprio nulla, un paragone (quello ad Hunger Games appunto), che non c'azzecca  niente, e se seguite il blog da un po', sapete quanto adori la serie della Collins, perciò penso possiate capire il mio fastidio!
MA, nonostante tutto, penso proprio che leggerò in futuro il terzo volume della serie, per smontarlo pezzo dopo pezzo, per capire se la storia della Cass possa peggiorare ancora, e quella simpatica di America vada avanti a combinarne un'altra delle sue.

Scusate la mia recensione cattivissima, so che a molti la serie è piaciuta, ma personalmente non ci sto trovando nulla di romantico, né tanto meno di avvincente, e in ogni caso sarei proprio curiosa di vedere Katniss Everdeen fare a fettine America Singer, lo ammetto!

Valutazione:
♥/ e mezzo
(il mezzo punto, è solamente per le copertine, unica cosa che salvo della serie e che sì, sono molto belle)

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