Grazie Jenn e Josh, che mi fate fangirlare in maniera imbarazzante in ogni vostra foto!
La storia di maria Stuarda mi sta appassionando moltissimo.
Sono una fan delle saghe, anche se ultimamente iniziano ad andare un po' troppo di moda per i miei gusti, visto che alcune sono pressochè identiche tra loro.
Questa è la parte più difficile! Trovare libri così piccini, con meno di 200 pagine non è affatto facile.
"Requiem" è la mia fetta di panino, per fortuna non devo attendere poi ancora molto prima che esca!
Titolo: The Carrie Diaries
Regia: Amy B. Harris
Paese: Stati Uniti
Anno: 2013 - in produzione
Genere: period drama, teen drama
Soggetto: Candace Bushnell (romanzo)
Cast: AnnaSophia Robb, Austin Butler, Ellen Wong, Katie Findlay, Stefania Owen, Brendan Dooling, Chloe Bridges, Matt Letscher, Freema Agyeman
Trama:
E’ il 1984 e Carrie Bradshaw, appena 16enne, ha già assaporato il gusto amaro della vita. Da poco orfana di madre, Carrie vive con una sorella minore ingestibile e un padre sopraffatto dalle responsabilità . La vera famiglia di Carrie sono i suoi amici di scuola, ma vivere in periferia nel Connecticut non la entusiasma, nonostante l’arrivo di un nuovo e affascinante studente di nome Sebastian. Quando però Tom offre alla figlia l’opportunità di trasferirsi a Manhattan, Carrie realizza che la sua intera esistenza sta per essere sconvolta.
Avevo
cominciato a vedere The Carrie Diaries un pò di mesi fa, poi per
questioni di tempo l'avevo lasciato in sospeso, anche perchè le
prime puntate non mi avevano fatto impazzire.
Partendo
dalle prime puntate, non mi erano piaciute molto perchè le avevo
trovate un tantino superficiali, soprattutto il modo in cui viene
affrontato l'argomento del sesso, in modo si esilarante, ma anche
troppo. Avevo paura in una sorta di fotocopia alla “Vita segreta di
una teenager americana” (mi è capitato di vederne una
puntata...orribile!), ma per fortuna l'ho poi rivalutata.
Qui
è la protagonista, Carrie, una ragazza dolcissima (certo, a vedere l'immagine qui a lato non si direbbe!), responsabile e
con la testa sulle spalle, che inizia a compiere I suoi primi passi
nel mondo della moda. Una passione che nasce un pò per caso, grazie
ad una borsa che Carrie personalizza. Una passione quindi, non
viscerale, ma che scopre piano piano con il tempo, grazie
all'incontro fortuito con una certa Larissa. L'occasione della
ragazza, di entrare a far parte di quel mondo, così distante da lei,
ma favoloso, le crea un pò di problemi in famiglia e la costringe a
fare spesso delle scelte, tra delle occasioni importanti per il suo
futuro e dei momenti dell'adolescenza che una volta passati, non
ritornano più.
Dorrit,
la sorellina di Carrie (non ho idea se esista anche in Sex and the
city), per quanto sia testarda, scontrosa e molto sulle sue, mi è
piaciuta fin dal principio. Mi è piaciuta la sua anima rock, che in
qualche modo usa per cercare di compensare il dolore. Per questo mi
ha lasciato un pò sbigottita il suo improvviso cambiamento alla
fine...una nota rockettara gliela avrei lasciata!
Gli
amici di Carrie, Mouse, Walt e Maggie (dubito siano presenti in Sex and the
city) sono molto differenti tra loro, e cercano anch'essi di superare
ognuno i propri problemi. Mouse è la cervellona della scuola, la
competizione è il suo pane quotidiano, tanto che per lei essere
prima sembra essere più importante di qualsiasi altra cosa. Walt
cerca di scoprire chi è veramente, mentre i dubbi sulla sua identitÃ
lo terrorizzano e rischiano di compromettere il suo rapporto con le
persone che ama. Maggie invece, sembra una ragazza forte e sicura di
sè, ma in realtà è spaventata dal futuro e sembra non riuscire a
dimostrare davvero i suoi sentimenti.
C'è
poi Sebastian Kydd, che è interpretato da Austin Butler. Anche
questo attore mi è già capitato di vederlo, nel telefilm Life
Unexpected, e da qualche altra parte che ora non ricordo! Sebastian è
uno dei ragazzi più carini nella scuola di Carrie, e che è giÃ
stato buttato fuori da varie scuole. Ha un rapporto molto
conflittuale con i genitori (che sono sempre assenti) e sembra non
sapere bene che cosa vuole.
Quindi, il mio pensiero finale è che, nonostante le prime puntate un po' deboli, questa prima stagione mi è piaciuta. E' un telefilm leggero, simpatico e divertente, ideale anche per esplorare un po' gli anni '80. I personaggi sono bene o male tutti abbastanza caratterizzati, forse io darei più spazio alla vita del padre di Carrie, così magari la serie può essere vista Chiara, lettrice ossessivo-compulsiva, con la testa sempre persa tra telefilm, canzoni o cotte letterarie. Mi piace scattare fotografie, e potrei detenere il record per "più telefilm visti contemporaneamente", ma l'arte in cui eccello maggiormente, è il canto (stonato), sotto il palco di un concerto. Lì dove mi sento bene, lì dove mi sento a casa, lì dove mi sento davvero me stessa.