Doppia (mini) recensione: "Il bizzarro incidente del tempo rubato" e "Ogni giorno"

7.2.14


Buongiorno lettori del baule, come state?
In questi giorni ho meno tempo di quanto vorrei da dedicare al blog, così ho deciso di proporvi in un unico post le mie opinioni su questi due libri, che ho letto nelle scorse settimane, "Il bizzarro incidente del tempo rubato" di Rachel Joyce, e "Ogni giorno" di David Levithan.

Titolo: Il bizzarro incidente del tempo rubato
Autore: Joyce Rachel
Editore: Sperling e Kupfer
Anno: 2013
Pagine: 371
Prezzo: 17,90

Trama:
Nel 1972 Byron Hemmings ha undici anni e una vita perfetta: vive in una grande casa elegante, ha una mamma impeccabile che fa impallidire tutte le altre, frequenta una scuola privata che è l'anticamera di una carriera dorata e il suo migliore amico, James, è il ragazzino più sveglio che conosca. Tanto sveglio da leggere il Times e da scovare la notizia del secolo: quell'anno verranno aggiunti due secondi al tempo, per allineare gli orologi al movimento naturale della Terra. Mentre James considera l'evento l'ennesima conquista del Ventesimo secolo - l'uomo è persino andato sulla Luna - per Byron quei due secondi diventano un'inquietante ossessione: come si può alterare il tempo senza provocare conseguenze irreparabili? La conferma ai suoi dubbi arriva la mattina in cui, come sempre, la mamma lo sta portando a scuola con la sua Jaguar fiammante: è in ritardo e, per fare più in fretta, rompe lo schema ordinato di ogni giorno imboccando una strada nuova. Dalla fitta nebbia sbucano case fatiscenti, alberi giganteschi e, all'improvviso, una bambina su una bicicletta rossa. Proprio mentre Byron vede le lancette del suo orologio andare indietro di due secondi. Poi tutto sembra tornare normale: la mamma non si è accorta di nulla, la scorciatoia li ha fatti arrivare puntuali e il tempo ha ricominciato a scorrere con il suo ticchettio regolare. Soltanto Byron sa che quell'attimo ha cambiato ogni cosa, che la sfera perfetta della sua esistenza si è impercettibilmente incrinata.


Recensione:
Sono partita con la lettura di questo libro, con parecchia curiosità. L'idea di questi due secondi aggiunti al tempo, mi stuzzicava. Un evento straordinario, un esperimento inatteso, un cambiamento epocale per tutti i protagonisti di questa storia. Beh, il tempo ha un'importanza relativa perchè se è vero che parte tutto da lì, che quei due secondi in più sono la scintilla che fa cominciare tutto, è anche vero che la storia si sviluppa poi in tutt'altro modo. Byron è il protagonista di questo racconto, un ragazzino che apprende la notizia di questi due secondi che verranno aggiunti al tempo, dal suo migliore amico James, un bambino sveglio e sempre pronto ad entrare in azione, così intelligente da leggere il Times. Per Byron, quei due secondi saranno qualcosa in grado di cambiargli la vita, perchè proprio il quel lasso di tempo, sua madre provoca un incidente. Incidente di cui lei non si è minimamente accorta, e neppure la sorellina che era in macchina con loro, solamente Byron sembra essersi accorto dell'avvenimento, che non farà che ossessionarlo, fino a che sarà costretto a confessare tutto. 
Alla voce di Byron, si alterna quella di Jim, un uomo adulto, che lavora in una tavola calda e
vive in un camper. Jim ha un esistenza difficile, non riesce ad avere un rapporto con le persone, non riesce nemmeno a farsi toccare da loro, ha una serie di rituali che svolge meticolosamente ogni giorno, e che sono l'unica cosa in grado di calmarlo. Ha un disturbo ossessivo-compulsivo, non è una persona pericolosa, ma non fa che entrare ed uscire da un ospedale specializzato in disturbi psichiatrici.
La vita di Byron e quella di Jim, apparentemente non potrebbero essere più distanti, mi sono chiesta che cosa avessero in comune nella vicenda, per tutto il libro. Lo si scopre poi solo alla fine in quello che è, uno dei pochi colpi di scena della storia, l'unica ragione per cui, sinceramente, sono arrivata alla fine. La voglia di scoprire  il collegamento tra i due, è stato l'unico motivo per cui ho portato a termine la lettura, che ho trovato un tantino noiosa.

La storia, è senza dubbio scritta benissimo, con personaggi fortemente caratterizzati e bizzarri, proprio come dice il titolo, personaggi inusuali e fuori dal comune. Ma bizzarra è anche tutta la storia raccontata, che, rispetto l'idea di partenza che mi ero fatta, mi è sembrata molto deludente.

Peccato, mi aspettavo molto di più.

Valutazione:
♥♥/ e mezzo



Titolo: Ogni giorno
Autore: David Levithan
Editore: Rizzoli
Anno: 2013
Pagine: 370
Prezzo: 15,00

Trama:
Da quando è nato, A si risveglia ogni giorno in un corpo diverso. Per ventiquattr'ore abita il corpo di un suo coetaneo, che poi è costretto ad abbandonare quando il giorno finisce. Affezionarsi alle esistenze che sfiora è un lusso che non può permettersi, influenzarle un peccato di cui non vuole macchiarsi. Quando però conosce Rhiannon, chiudere gli occhi e riprendere il cammino da nomade è impossibile: per la prima volta innamorato, A cerca di stabilire un contatto, di spiegare la sua maledizione, fino a convincere Rhiannon che è tutto vero, che quello che ogni giorno si presenta da lei è la stessa persona, anche se in un corpo diverso. Rhiannon s'innamora a sua volta dell'anima di A, ma dimenticare il suo involucro è difficile, e pian piano la relazione con i mille volti di A si fa più delicata di un vetro sottile. Nel disperato tentativo di non perderla, A tradisce le sue regole, inizia a lasciare nelle esistenze quotidiane tracce e strascichi del suo passaggio, e qualcuno se ne accorge...


Recensione:
La trama di questo libro mi intrigava moltissimo, racconta della possibilità, che poi diventa obbligo, di cambiare corpo ogni giorno, fenomeno che scandisce la vita di A, impedendogli di avere una famiglia, di farsi degli amici, crearsi un futuro. Almeno fino a che non incontra Rhiannon, e tutto cambia.

Ho letto questo libro in un paio di giorni, ha uno stile scorrevolissimo e si legge tutto d'un fiato. I personaggi sono moltissimi, se valutiamo i corpi che A occupa ogni giorno, e tutti vengono più o meno approfonditi, alcuni più di altri. Se valutiamo le “anime” invece, A e Rhiannon sono il fulcro della storia che si concentra sul loro sentimento nascente e sulle difficoltà di A di svegliarsi ogni mattina, senza sapere dove si troverà e ciò che dovrà affrontare.
Narrato in prima persona, la scrittura è scandita dai giorni che passano, ognuno in un “involucro” diverso. L'autore è stato bravissimo a pennellare le differenze di ogni persona. Mostra come ognuno dei suoi personaggi affronta in maniera molto differente anche situazioni semplici e ordinarie come l'andare a scuola o aprire gli occhi la mattina appena svegli.
Ho trovato un pò troppo "lampo" l'innamoramento di A nei confronti di Rhiannon, e anche il modo in cui la ragazza reagisce alla scoperta del segreto di A, io ne sarei rimasta sconvolta moooolto di più. In ogni caso storia mi è piaciuta tanto, è coinvolgente, ricca di dettagli, e il pericolo che ad un certo punto sorge, quando A. rischia di venire scoperto, rende il ritmo davvero incalzante.

Valutazione:
♥♥♥/ e mezzo

You Might Also Like

10 commenti

  1. Il primo non mi ispira per niente mentre ogni giorno l'ho in ebook e ne ho sentito parlare bene! come te mi piace l'idea di base, la trama *-* spero di riuscire a leggerlo presto!

    RispondiElimina
  2. Il libro di Rachel Joyce è in wishlist.. Ogni giorno l'ho letto e non mi è piaciuto quanto immaginavo.. anch'io ho trovato la reazione di Rihannon non molto realistica!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me è piaciuto, però si, ho trovato la reazione di Rhiannon davvero poco realistica, come se fosse una cosa da niente!

      Elimina
  3. Mannaggia per il primo.. A me ispirava un sacco! *_*
    Rimanderò.. :D

    Il secondo invece proprio non mi dice niente.. Mi sta pure un po' antipatico ahahah!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me ispirava molto, ma alla fine non mi ha convinta granchè. Magari però a te piace, quindi ti consiglio comunque di dargli una possibilità :)

      Elimina
  4. Anche a me Il bizzarro incidente del tempo rubato non è piaciuto affatto e l'ho trovato abbastanza noioso e scontato in alcune sue parti.

    L'altro ce l'ho ma non mi sono mai decisa a leggerlo e per ora credo che continuerò a rimandare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco, noioso è proprio la parla adatta, ho faticato un po' a finirlo proprio per quello!

      Elimina
  5. Li ho letti anche io entrambi e sono abbastanza d'accordo. Il bizzarro incidente del tempo rubato non mi ha convinto al 100%, gli ho dato 3 stelline, invece Ogni giorno è partito benissimo, puntava alle 5 stelline, ma il finale mi ha molto deluso e sono scesa come te a 3 stelline e mezzo. Spero in un seguito ç_ç

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero, il finale di Ogni giorno mi ha un po' spiazzata, credevo che finisse in un modo diverso...vedremo se ci sarà un seguito! :)

      Elimina

Cari viaggiatori,
lasciate pure un segno del vostro passaggio se vi va,
sono sempre felice di scoprire i vostri pensieri :)

Follow Us @soratemplates