Speciale Harry Potter #2
16.2.14
Ho iniziato questo "Speciale Harry Potter" non so quanti mesi fa, e poi tra una cosa e l'altra l'avevo completamente dimenticato lasciato da parte, abbiate pietà e non fucilatemi! In occasione della maratona che stanno mandando in onda tutti i sabati su Italia 1, ho deciso di darmi una mossa e portare a termine (forse!) questo "speciale".
Oggi vi parlo del terzo e quarto film.
Titolo: Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Titolo originale: Harry Potter and the Prisoner of Azkaban
Regia: Alfonso Cuarón
Regia: Alfonso Cuarón
Anno: 2004
Durata: 141 min
Cast: Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Michael Gambon, Gary Oldman, Maggie Smith, Emma Thompson
Trama:
Recensione:
Durata: 141 min
Cast: Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Michael Gambon, Gary Oldman, Maggie Smith, Emma Thompson
Trama:
Harry Potter ha tredici anni e deve trascorrere ancora una volta le vacanze estive con i terribili zii Dursley, i suoi unici parenti, che hanno un atteggiamento davvero medioevale nei confronti della magia e vivono nel terrore che qualcuno scopra che il nipote frequenta la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Tutto fila liscio fino all'arrivo di zia Marge, la prepotente sorella di zio Vernon, che maltratta talmente tanto Harry da spingerlo "involontariamente" a farla gonfiare come un mostruoso pallone che si libra nell'aria. Temendo di essere punito dagli zii (e da Hogwarts, perchè il Ministero della Magia proibisce severamente agli studenti di usare le arti magiche nel mondo dei Babbani), Harry fugge nella notte...
Recensione:
In questo terzo capitolo, la regia è affidata ad Alfonso Cuaròn e i
toni si fanno decisamente più cupi. Lasciamoci alle spalle
l'atmosfera calda e familiare di Hogwarts, per addentrarci sempre più
nel profondo della storia, che arriva a portare il pericolo
all'interno delle spesse mura della scuola.
Nuovi indizi, nuovi preziosissimi pezzi del puzzle, si aggiungono per farci capire come la vita di Harry si faccia sempre più intricata.
Un nuovo anno e quindi un nuovo nemico per il nostro maghetto che non ha mai pace. Un nemico temibilissimo, il famigerato Sirius Black, feroce assassino, evaso da Azkaban, la terrificante prigione dei maghi e che è diretto a Hogwarts, per scovare proprio il nostro giovane Harry. E come ogni anno, c'è anche un nuovo professore di difesa contro le arti oscure, Lupin (decisamente il mio preferito), il cui nome rivela gradi cose... E poi una mappa magica, quella del Malandrino (chi non la vorrebbe?), le gite a Hogsmeade con tappa alla dolcissima Mielandia e gli spaventosissimi Dissennatori, capaci di far emergere le paure più nascoste in ognuno di noi.
E se la vita del nostro eroe si fa sempre più difficile, la nostra è messa a dura prova dai colpi di scena e dalle emozioni che ci riserva questo film.
Il cambio di regia si avverte fin dalle prime immagini. Se Chris Columbus, con i primi due film aveva creato un mondo adatto a tutti i bambini, qui la storia si mostra un po' più per quella che è: non solo magia, ma anche paura, ansia, atmosfere dark... in Gran Bretagna, infatti, all'uscita nei cinema, il film era stato vietato ai minori di 13 anni.
Nuovi indizi, nuovi preziosissimi pezzi del puzzle, si aggiungono per farci capire come la vita di Harry si faccia sempre più intricata.
Un nuovo anno e quindi un nuovo nemico per il nostro maghetto che non ha mai pace. Un nemico temibilissimo, il famigerato Sirius Black, feroce assassino, evaso da Azkaban, la terrificante prigione dei maghi e che è diretto a Hogwarts, per scovare proprio il nostro giovane Harry. E come ogni anno, c'è anche un nuovo professore di difesa contro le arti oscure, Lupin (decisamente il mio preferito), il cui nome rivela gradi cose... E poi una mappa magica, quella del Malandrino (chi non la vorrebbe?), le gite a Hogsmeade con tappa alla dolcissima Mielandia e gli spaventosissimi Dissennatori, capaci di far emergere le paure più nascoste in ognuno di noi.
E se la vita del nostro eroe si fa sempre più difficile, la nostra è messa a dura prova dai colpi di scena e dalle emozioni che ci riserva questo film.
Il cambio di regia si avverte fin dalle prime immagini. Se Chris Columbus, con i primi due film aveva creato un mondo adatto a tutti i bambini, qui la storia si mostra un po' più per quella che è: non solo magia, ma anche paura, ansia, atmosfere dark... in Gran Bretagna, infatti, all'uscita nei cinema, il film era stato vietato ai minori di 13 anni.
Le immagini, i particolari e i paesaggi, hanno colori più scuri, rispetto
ai primi due capitoli che avevano un'atmosfera accesa. Per tutta la
seconda parte del film, il giorno, lascia il posto alla notte, condizione perfetta per rendere l'ambientazione della Stramberga
Strillante ancora più cupa.
Tra i nuovi personaggi, a parte Lupin interpretato da David Thewlis, abbiamo la "svitata" professoressa di Divinazione, la Cooman (Emma Thompson), e il nuovo professor Silente qui interpretato da Michael Gambon, in seguito alla scomparsa di Richard Harris.
Gary Oldman, veste poi i panni di Sirius Black, personaggio a cui sono parecchio legata e che ho trovato molto simile rispetto all'idea che mi ero fatta leggendo il libro.
E' impossibile non menzionare poi la mitica scena a casa Dursley, quella della zia che vola via dopo essere stata “gonfiata” e il rocambolesco viaggio di Harry sul Nottetempo (per fortuna ha uno stomaco forte, il ragazzo!)
E poi non dimentichiamo che questo film, è fonte di un grandissimo insegnamento: qualsiasi cosa tu abbia, qualsiasi cosa ti preoccupi, basta un poco di cioccolato e tutto passa!
Tra i nuovi personaggi, a parte Lupin interpretato da David Thewlis, abbiamo la "svitata" professoressa di Divinazione, la Cooman (Emma Thompson), e il nuovo professor Silente qui interpretato da Michael Gambon, in seguito alla scomparsa di Richard Harris.
Gary Oldman, veste poi i panni di Sirius Black, personaggio a cui sono parecchio legata e che ho trovato molto simile rispetto all'idea che mi ero fatta leggendo il libro.
E' impossibile non menzionare poi la mitica scena a casa Dursley, quella della zia che vola via dopo essere stata “gonfiata” e il rocambolesco viaggio di Harry sul Nottetempo (per fortuna ha uno stomaco forte, il ragazzo!)
E poi non dimentichiamo che questo film, è fonte di un grandissimo insegnamento: qualsiasi cosa tu abbia, qualsiasi cosa ti preoccupi, basta un poco di cioccolato e tutto passa!
Valutazione:
Trailer
Titolo originale: Harry Potter and the Goblet of Fire
Regia: Mike Newell
Anno: 2004
Durata: 150 min.
Cast: Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Ralph Finnes, Michael Gambon, Maggie Smith, Robert Pattinson, Clémence Poésy, Tom Felton, Alan Rickman, Brendan Gleeson
Trama:
La scuola di Hogwarts ospita quest’anno il Torneo Tremaghi, famosa competizione in cui tre studenti, appartenenti a tre scuole di magia diverse, dovranno sfidarsi in pericolose prove. Il Calice di Fuoco ha scelto anche Harry, il quale, suo malgrado, dovrà partecipare al Torneo, nonostante la sua giovane età. Un’altra avventura ha inizio per il maghetto quattordicenne, che dovrà combattere con il famigerato Lord Voldemort…
Recensione:
Uno dei film più importanti della saga, secondo me, perché è quello dei grandi cambiamenti, delle nuove esperienze, dei tagli di capelli inguardabili per il cast (maschile). Il film, in cui
dobbiamo venire a patti con la realtà: il nostro amato trio, sta
crescendo.
Partiamo dalla storia, però.
Il coraggio di Harry, viene messo nuovamente a dura prova: sommate gli ostacoli che ha dovuto affrontare nei primi tre film, e forse otterrete Harry Potter e il calice di fuoco.
Hogwarts infatti, ospita il prestigioso Torneo Tremaghi, torneo in cui dovrà partecipare un alunno per ognuna delle tre scuole di magia, chi riuscirà ad prendere la coppa, vincerà. Facciamo così la conoscenza di altre due scuole magiche (già, non esiste solo Hogwarts). Beauxbatons, le cui allieve sono bellissime ragazze, quasi angeliche, che sembrano levitare quando camminano, e la scuola di Durmstrang, i cui alunni sono ragazzoni rudi, che sembrano pronti a partire per la guerra. Fortunatamente, Hogwarts è molto più “normale”, ed è una scuola mista!
Uno dei ragazzoni di Durmstrang, è Victor Krum, famoso giocatore di Quidditch, visto all'inizio del film, durante la Nazionale di Quidditch a cui assisteranno il trio e la famiglia Wesley quasi al completo. Sarà proprio lì, durante quell'importante partita, che comparirà per la prima volta nel cielo il marchio nero, simbolo di Voldemort.
Partiamo dalla storia, però.
Il coraggio di Harry, viene messo nuovamente a dura prova: sommate gli ostacoli che ha dovuto affrontare nei primi tre film, e forse otterrete Harry Potter e il calice di fuoco.
Hogwarts infatti, ospita il prestigioso Torneo Tremaghi, torneo in cui dovrà partecipare un alunno per ognuna delle tre scuole di magia, chi riuscirà ad prendere la coppa, vincerà. Facciamo così la conoscenza di altre due scuole magiche (già, non esiste solo Hogwarts). Beauxbatons, le cui allieve sono bellissime ragazze, quasi angeliche, che sembrano levitare quando camminano, e la scuola di Durmstrang, i cui alunni sono ragazzoni rudi, che sembrano pronti a partire per la guerra. Fortunatamente, Hogwarts è molto più “normale”, ed è una scuola mista!
Uno dei ragazzoni di Durmstrang, è Victor Krum, famoso giocatore di Quidditch, visto all'inizio del film, durante la Nazionale di Quidditch a cui assisteranno il trio e la famiglia Wesley quasi al completo. Sarà proprio lì, durante quell'importante partita, che comparirà per la prima volta nel cielo il marchio nero, simbolo di Voldemort.
Tornando a noi, sfiga vuole, che per una serie di ragioni che non vi sto a raccontare
(o meglio, spoilerare), Harry sia proprio uno di quelli che devono
partecipare al Torneo Tremaghi, assieme all'allora non ancora
luccicante Robert Pattinson, che qui interpreta Cedric Diggory.
Teoricamente, Harry non potrebbe assolutamente partecipare al Torneo, perchè ancora minorenne, ma il Calice di Fuoco ha estratto il suo nome ed è impossibile tirarsi indietro.
Draghi, minacciose creature marine, ma soprattutto il labirinto, che
nasconde insidie terrificanti, sono le prove che Harry deve cercare di superare indenne. E poi c'è il ballo, che non è certo
da meno, ostacolo imbarazzante per tutti gli studenti.
In questo film, gli ormoni prendono il sopravvento e i nostri eroi
“sbocciano”.
Le prime cotte, i primi litigi (Harry e Ron separati, non esiste proprio!), le gelosie, la radiosa bellezza di Hermione (e svegliati Ron, apri gli occhi!), ben si accostano alla cupezza del finale.
Non manca lo humor (come dimenticare la frase "Balbettante bambocciona banda di babbuini"?), né tanto meno i problemi (il nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure è mezzo matto, Malfoy sempre più antipatico e Harry è preso di mira dalla scuola per le sue “manie di protagonismo”).
La prova più grande per Harry, però, sarà riuscire a superare il dolore di qualcosa così tanto più grande di lui, che per una volta non ha potuto impedire, e la certezza che Voldemort è tornato davvero e nessuno è più al sicuro.
Le prime cotte, i primi litigi (Harry e Ron separati, non esiste proprio!), le gelosie, la radiosa bellezza di Hermione (e svegliati Ron, apri gli occhi!), ben si accostano alla cupezza del finale.
Non manca lo humor (come dimenticare la frase "Balbettante bambocciona banda di babbuini"?), né tanto meno i problemi (il nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure è mezzo matto, Malfoy sempre più antipatico e Harry è preso di mira dalla scuola per le sue “manie di protagonismo”).
La prova più grande per Harry, però, sarà riuscire a superare il dolore di qualcosa così tanto più grande di lui, che per una volta non ha potuto impedire, e la certezza che Voldemort è tornato davvero e nessuno è più al sicuro.
Cambio di regia anche per questo quarto episodio della saga, al timone questa volta troviamo Mike Newell, conosciuto per film come "Quattro matrimoni e un funerale", "Donnie Brasco" e "Mona Lisa Smile".
Gli effetti speciali sono davvero straordinari, incredibile la sequenza della prima prova, in cui Harry deve affrontare il drago.
Alcuni passaggi del film, vengono trattati forse un pò troppo velocemente, ma come spesso accade, soprattutto per i libri più corposi, è inevitabile fare dei tagli per approfondire meglio i passaggi più importanti.
Gli zii di Harry, i Dursley, per esempio, in questo film non compaiono, ma Potter viene trovato direttamente alla Tana, da cui parte subito per la Nazionale di Quidditch. Avrei poi dato più spazio al personaggio di Siruis Black, nel libro utilissimo a Harry, specialmente durante la sua "rottura" con l'amico Ron (che qui dura pochissimo). Nemmeno un accenno, poi al C.R.E.P.A, l'Associazione creata d Hermione in difesa degli elfi domestici, che d'altronde qui non vengono nemmeno nominati...peccato, il C.R.E.P.A mi aveva fatto davvero divertire nel libro!
Tanti nuovi personaggi/attori anche in questo quarto film, a partire da Voldemort, a cui dà il volto Ralph Finnes, il professor "Malocchio" Moody, interpretato da Brendan Gleeson,
1 commenti
*--* ciao Chiara!!
RispondiEliminaAmmetto che dal terzo in poi sono i miei preferiti, sopratutto perché l'atmosfera è più cupa!
Lupin e Sirius sono due personaggi che ho amato tanto *--*
peccato che ieri mi sono persa Il calice di fuoco ç__ç odio quei dannati compleanni =_=
Cari viaggiatori,
lasciate pure un segno del vostro passaggio se vi va,
sono sempre felice di scoprire i vostri pensieri :)