La lista delle cose che non dimenticherò mai

24.7.18

Titolo: La lista delle cose che non dimenticherò mai
Autore: Val Emmich
Editore: Piemme
Anno 2017
Pagine: 368
Prezzo: 18,50

Trama:
La piccola Joan ricorda tutto, ma proprio tutto. Non lo fa apposta. Ha un "disturbo della memoria autobiografica". Si ricorda qualunque giorno della sua vita... in ogni minimo dettaglio. Per esempio, quante volte sua madre ha pronunciato la frase «Non sbaglia un colpo» negli ultimi sei mesi (ventisette) o che cosa indossava quel giorno di sei anni fa in cui il nonno la portò a pescare (degli orrendi calzettoni). Ma Joan non vuole essere la bambina che ricorda tutto. Vuole essere la bambina che nessuno può dimenticare. E forse l'occasione per farsi ricordare arriva quando viene a stare a casa sua Gavin, un amico di gioventù del papà e come lui cantante e musicista. Joan lo conosce da sempre, e decide di farsi aiutare da lui nell'impresa che la renderà famosa: vincere il Concorso per nuovi cantautori indetto dalla sua scuola. Ma Gavin, purtroppo, non può aiutare nessuno: ha appena perso il suo compagno, Sydney, e con lui anche la gioia di vivere. Così, sarà Joan ad aiutare Gavin. A ricordare. I momenti che lui e Sydney hanno vissuto insieme, le piccole cose, ogni dettaglio che la bambina, negli anni, ha immagazzinato nella sua portentosa memoria. E, in cambio, forse, Gavin la aiuterà a scrivere la sua canzone... Un'amicizia sorprendente e salvifica, una bambina indimenticabile, una storia piena di commozione e calore: raccontato con dolcezza, umorismo e arguzia, l'acclamato debutto di Val Emmich, cantautore americano e attore noto per ruoli ricorrenti in serie tv come Ugly Betty e Vinyl, è capace di emozionare a ogni pagina, e regalare istanti di vera e propria magia.


Recensione:
Ho iniziato questo libro a scatola chiusa, come mi capita ogni tanto, e devo dire che ne sono rimasta piacevolmente sorpresa.
La storia raccontata, narrata a due voci, è quella di Joan, una bambina di dieci anni e di Gavin, un adulto.
Joan, ha una memoria formidabile, soffre di un patologia particolare per cui la sua memoria è super sviluppata, e le permette di ricordare ogni più piccolo dettaglio, da che giorno della settima fosse una determinata data, al com’era vestita una persona la prima volta che Joan l’abbia incontrata.
Gavin, invece, sta passando un periodo difficilissimo, in crisi con il lavoro a causa di un lutto che sembra insuperabile, non riesce a trovare una ragione, né la forza, per andare avanti.
I due protagonisti, apparentemente non hanno nulla in comune, ma le loro vite finiranno con l’intrecciarsi, e soprattutto con l’aiutarsi a vicenda.
Joan è una bambina caparbia e come tutti i bambini, super memoria o no, ha la spensieratezza e la genuinità tipica della sua età che le permette di essere una narratrice deliziosa e divertente. Ciò che la caratterizza, oltre alla sua visione del mondo, resa ancor più particolare da quei dettagli, da tutti quei ricordi incassati nella sua mente brillante, è anche il suo modo puro e senza pretese del voler aiutare gli altri e in particolare suo padre, appassionatissimo di musica. La passione per la musica, è stata tramandata a Joan in maniera viscerale, tanto dallo spingerla a partecipare ad un concorso musicale, che per lei diventa un’obiettivo fondamentale.
In questo, Gavin le sarà di grande aiuto, ma viceversa la bambina saprà aiutare il ragazzo a superare il momento duro che sta passando, donandogli nuovi ricordi della persona a lui cara scomparsa, che potrebbero cambiare il futuro dello stesso Gavin, regalandogli anche speranza e nuove prospettive.
Il libro, ha un doppio punto di vista, appunto quello di Joan e quello di Gavin. La narrazione risulta ben distinta, i due punti di vista sono totalmente differenti tra loro, anche se lo ammetto, ho preferito quello di Joan, non solo perché risulta meno intriso di dolore, per certi versi, ma proprio per la simpatia e la leggerezza della bimba.
Lo stile dell’autore è semplice, scorrevole, senza fronzoli, ma corredato da qualche “disegno” di Joan.
Oltre ai due protagonisti, caratterizzati egregiamente dal punto di vista caratteriale e sentimentale, anche i genitori di Joan e il personaggio di Sydney, risultano ben costruiti.
Nonostante il tema del lutto, che aleggia per tutto il libro, la storia parla anche di amicizie, di quelle amicizie strane e particolari (com’è appunto quella tra Gavin e Joan) ma solidissime e importanti. Parla di famiglia, di musica e dell’importanza che essa può avere nella vita di una persona, e anche di una bambina. Parla di legami familiari ritrovati, di ricordi che rincuorano l’anima, di dolore ma anche - e soprattutto - nuove rinascite.

Il libro di Val Emmich, ha una storia particolare, sentimentale ed emozionante, raccontata in maniera semplice, ma non banale, una lettura sicuramente consigliata.

Valutazione:
 ♥♥♥/ e mezzo

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