La differenza invisibile | La giusta mezura | A ondate : insomma, tre graphic novel per emozionarsi o piangere un po'

11.3.21

 
Titolo: La differenza invisibile
Autore: Caroline Mademoiselle, Julie Dachez
Editore: LSWR
Anno: 2018
Pagine: 200
Prezzo: 24,90

Trama:
Marguerite ha 27 anni e, apparentemente, non ha nulla che non va. È carina, vivace e intelligente, lavora in una grande azienda e convive con il suo compagno. Eppure si sente spesso fuori luogo e lotta giorno dopo giorno per salvare le apparenze. Estenuata da questa condizione, inizia un viaggio alla ricerca di se stessa e fa una scoperta che cambierà profondamente la sua vita...

Recensione: La differenza invisibile racconta con un certo tatto e in maniera delicata ma assolutamente non banale, del problema di cui la protagonista, Marguerite soffre, ovvero la sindrome di Asperger.
Sindrome che, come tante altre patologie, non viene discussa come tematica, anzi, rimane ai più, qualcosa di sconosciuto e apparentemente lontanissimo dal nostro mondo.
Marguerite è una giovane donna, ha un lavoro, un compagno, apparentemente una vita normalissima e soddisfacente. Sotto la superficie, però, si nascondono tante sensazioni, tanti stati d'animo che a volte escono allo scoperto e portano gli altri a trovarla "strana", "asociale" o semplicemente una persona problematica o disadattata.

La sindrome di Asperger, è una leggera forma di autismo, spesso non semplice da diagnosticare, come scopriamo da questo albo, assieme a Marguerite, attraverso il suo percorso di accettazione di sè.
Così le ansie e le paure, il disagio che la ragazza prova quotidianamente, trovano una risposta, nel testo scritto da Julie Dachez e con le illustrazioni di Mademoiselle Caroline, che attraverso uno stile minimale, semplice ma d'impatto riescono a mettere in luce pienamente gli stati d'animo di Marguerite.
Nel complesso, quindi, una storia delicata ma assolutamente ben rappresentata, corredata da tavole perfettamente in linea con l'importanza della storia raccontata.
Valutazione:
♥♥♥/ e mezzo


Titolo: La giusta mezura
Autore: Flavia Biondi
Editore: Bao Publishing
Anno: 2017
Pagine: 158
Prezzo: 19,00

Trama:
Manuel e Mia vivono insieme, a Bologna, in una casa così affollata che c'è perfino un coinquilino che non hanno mai visto in faccia. Mia ha quasi trent'anni, un lavoro che odia e la voglia profonda di mordere la vita prima che sia troppo tardi, prima di diventare irrimediabilmente grande. Manuel sta pubblicando online i capitoli di un romanzo sull'Amor cortese che spera che un giorno possa piacere a un editore. Mia e Manuel sono infelici. Non sanno guardare in faccia il vuoto che si è creato tra loro. Si stanno perdendo, anche se si amano. Devono trovare la giusta mezura. Flavia Biondi costruisce un'anatomia di un amore fatta di piccoli gesti, di ribellioni impercettibili, di un bisogno infinito ed essenziale di provare a essere felici, dopo aver accettato che non è scontato, né dovuto, esserlo. Un volume cartonato con la copertina stampata in Imitlin telato blu e la stampa a schiaccio a caldo in bianco. Un oggetto prezioso per raccontare il sentimento più prezioso.

Recensione:
Ciò che colpisce di questa storia, è il realismo che mette in luce.
Mia e Manuel infatti sono due giovani come tanti, una coppia felice e innamorata che si ritrova a convivere, con altre persone, perchè arrivare a fine mese, al giorno d'oggi, non è facile.
I due ragazzi, vorrebbero dare il giusto spazio ai loro sogni, che però, purtroppo, non sempre coincidono con la realtà. Manuel infatti, sogna di scrivere, ma è costretto a lavorare in una pizzeria per guadagnarsi da vivere, Mia invece fa la commessa e ha chiuso in un cassetto il desiderio di diventare scultrice. L'esasperazione però, ad un certo punto viene a galla e costringe i due a scontrarsi con il futuro, e l'età adulta.
Il doversi accontentare, i compromessi per trovare una soluzione, la scontentezza e l'insoddisfazione, portano i due a riflettere sulla solidità del loro rapporto, sui progetti futuri per diventare una famiglia, o, sulla decisione di dividere le loro strade per sempre.
A narrare la storia, è Mia, mentre Manuel invece porta tra le pagine di questa storia, la sua di storia, quella che scrive nei momenti liberi.

L'autrice, mette su carta, quindi, scene di vita quotidiana e ambientate a Bologna, ma anche scenari medievali, quei raccontati da Manuel nel suo racconto.
La giusta mezura, parla quindi di dubbi, problematiche quotidiane, della piattezza che a volte insorge in una coppia, dei contrasti che spesso nemmeno l'amore non riesce a sopire, attraverso due protagonisti caratterialmente molto differenti.
Le tavole hanno tinte bianche e blu, che donano alla storia un tratto ancora più malinconico. La copertina, poi, conserva gli stessi colori, ma è resa ancora più preziosa dal materiale, una sorta di tela, di cui è fatta.
Valutazione:
♥♥♥♥/ e mezzo


Titolo: A Ondate
Autore: A J Dungo
Editore: Bao Publishing
Anno: 2020
Pagine: 376
Prezzo: 21,00

Trama:
"A ondate" è il libro a fumetti di debutto di AJ Dungo. Racconto autobiografico sul suo grande amore perduto per una malattia che lei gli ha confessato di avere fin da quando si sono conosciuti, e che hanno entrambi sempre saputo le sarebbe costata la vita, è un libro in cui le fortissime emozioni vissute in prima persona dall'autore si mescolano alla storia della disciplina del surf.

Recensione:
Per ultimo di questo post, ho tenuto lui, A Ondate, ovvero il colpo al cuore finale. 
Sono poche le storie che riescono a far breccia così tanto dentro di me da portarmi a piangere, intendo veri e propri lacrimoni, non sola commozione e beh, questa graphic novel ci è riuscita pienamente.
Corredata da tavole dai toni del blu e azzurro, per il tempo presente, e da tinte color salmone, invece, per le evocazioni del passato, A Ondate è una storia autobiografica: A J. Dungo, racconta infatti come il surf nasce, ma soprattutto di come, per Kirsten diventi una necessità assoluta.
La protagonista, Kirsten, infatti è dedita al surf in maniera viscerale, è una ragazza in gamba, coraggiosa, che si fa via via più inafferrabile man mano che la storia procede, al contrario dell'amore dell'autore per la ragazza, invece, che diventa sempre più profondo, come quelle stesse onde che i due sono soliti cavalcare con le loro tavole e grazie al quale si sono conosciuti.
La trama è semplicissima, ed essendo una storia autobiografica, non ha nulla di contestabile, forse proprio per la sua semplicità e autenticità, che fanno risultare questa graphic novel qualcosa di potentissimo, un pungo nello stomaco, una storia scivolosa, inafferrabile e liquida.

Le illustrazioni hanno tratti leggeri, quasi impalpabili, tenui ma abbastanza dettagliati da dar voce alle emozioni più profonde dei due protagonisti, che affrontano sfide e paure, il surf a far da filo conduttore a questa storia che racconta di amore e dolore in egual modo.
Beh, senza neanche accorgermene, mi sono ritrovata a piangere sulle pagine di questa graphic novel, perchè Kirsten, così come le onde che si infrangono contro di lei e i suoi compagni, è un turbine di passione e imprevedibilità.
Valutazione:
♥♥♥♥♥

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1 commenti

  1. Ho letto e amato il secondo.
    Letto in ebook, ma bramo il cartaceo!!

    RispondiElimina

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