Recensione "It - capitolo due" - il clown non fa più paura

12.9.19


Titolo: It - Capitolo 2
Regia: Andy Muschietti
Anno: 2019
Paese: Usa
Cast:  Bill Skarsgård, Jessica Chastain, James McAvoy, Bill Hader, Jay Ryan, Isaiah Mustafa, Will Beinbrink

Recensione:
Nella recensione della prima parte del film vi avevo confessato che, nonostante le mie remore iniziali riguardo questo remake - ma in realtà riguardo un po' tutti i remake - la nuova versione di questo classico dell'horror non mi era dispiaciuta.
Ad essermi piaciuto, in realtà era stato più che altro il modo in cui il regista aveva messo in scena il legame d'amicizia tra i protagonisti e che avevo apprezzato maggiormente rispetto alla miniserie del 1990.
Ho apprezzato, quindi, qui, la presenza di flashback che hanno permesso agli attori più giovani di comparire anche questa volta, al fianco delle loro controparti adulte, e sì, la lista delle cose che ho apprezzato di questo film in pratica si ferma lì.

Per questo capitolo, se i giovani attori erano perlopiù sconosciuti (a parte Mike di Stranger Things), il cast è davvero stellare. Abbiamo nomi altisonanti quali James McAvoy e Jessica Chastain.
Il fermento per questo secondo film, era quindi alle stelle perchè a dispetto delle aspettative bassissime, la prima parte era riuscita a convincere il pubblico, complice il fatto che lo stesso Stephen King aveva collaborato e dato la propria approvazione al progetto.
Ebbene, io devo ammettere a malincuore che questo film non solo non mi è piaciuto, ma l'ho proprio detestato, e ora vi spiego il perchè.

Premetto che io il libro non l'ho letto, quindi non so dirvi quanto questa, ma anche la versione del '90 siano fedeli alla storia raccontata da King, che è ricordiamo  basata su un libro di più di 1000 pagine quindi dei tagli sono stati d'obbligo anche per un film diviso in due parti.

Questo secondo capitolo, infatti, non può essere preso come un seguito, ma un vero e proprio proseguimento della storia, che riparte 27 anni dopo la fine del primo, con la banda dei perdenti ormai adulta. Ognuno con proprie carriere e famiglie, tutti dispersi e persi di vista, ma che al richiamo di Mike, l'unico rimasto a Derry, accorrono nella loro cittadina natale.
Partendo dal presupposto che, appunto non sono in grado di capire quanto di questo film sia effettivamente opera di King, parecchie cose mi hanno fatto storcere il naso.
Tutta la parte del rituale, per esempio, se da un lato l'ho trovata troppo semplicistica, dall'altra anche molto fantasiosa e poco credibile. E ci stà, voglio dire, non siamo certo di fronte ad una storia vera, ma la pellicola è poi tutta un'accozzaglia confusa di scene splatter, miste a gag che puntano al sarcastico, perlopiù grazie al personaggio di Richie come nella versione del '90, ma che qui stonano un po' vista l'esagerazione di tutto il film.
Tre ore, che risultano davvero troppe per il mio parere, visto il malfunzionamento della storia.

Ridicolo, quasi imbarazzante,  il clown che terrorizza, non fa più paura a nessuno, se almeno nel primo capitolo risultava grottesco, nonostante il lavoro di trucco e parrucco sia qui uguale, ha però perso totalmente quel poco di smalto che aveva e che rendeva inquietante il film precedente. Effettivamente Pennywise in quanto clown appare anche per poche scene, sostituito invece da altre sue versioni che risultano quasi esilaranti, dalla vecchietta al cagnolino, per fare giusto due esempi, ma tutte le sue apparizioni sono davvero "troppo", non so come dire... scene slegate tra loro che vantano solo la qualità del cercare di puntare allo stomaco dello spettatore ma che alla sottoscritta non hanno minimamente toccato. Il problema è che risultano appunto davvero esagerate. Non c'è stata una scena in qui abbia avuto mezzo sussulto, mezzo brivido o abbia pensato anche solo per un attimo "Oddio che succederà ora?"
Nulla.
Tre ore di noia, sbadigli, non un minimo attimo di terrore, di temperatura che cala, di tensione che aumenta...i film horror ben fatti stanno tutti nei dettagli, nella musica giusta nei punti giusti, nei giochi di luce, nelle ambientazioni inquietanti, nei silenzi... qui non c'è assolutamente nulla.

E il finale? Mi trattengo dal dire quello che penso semplicemente perchè non vorrei insultare l'opera di King, ma se rispecchia quello del libro, beh...credo che non lo leggerò mai. 
Mi sono chiesta, ma cosa sto guardando? Ma come è possibile?
Come può essere che il clown che ha terrorizzato generazioni su generazioni finisca, svanisca in modo così semplice, fantasioso, surreale, assolutamente ridicolo? Giuro, io ho riso sul finale!

Anche i flashback risultano un po' scollegati al contesto, nel senso che dal punto di vista temporale, ripensandoci, si inseriscono a fatica rispetto la storia vista nel primo capitolo e poi ho anche trovato i giovani perdenti un po' spenti rispetto al primo film. Quindi sì, il punto a favore di questo remake, ovvero il legame dei protagonisti, viene in queste tre ore indebolito, anche se per carità, i perdenti adulti ci provano eh! Sugli attori in realtà non ho nulla da dire, nel senso che il loro lavoro l'hanno fatto egregiamente, è proprio tutto il contesto che sta loro attorno ad aver rovinato completamente questo It.
Ho apprezzato però il divertente cameo dell'autore, King, nel ruolo del negoziante, questo sì!

Mentre scrivo questa recensione, (é tutto LIVE ragazzi) scopro che la struttura del romanzo consiste nel partire dall'età adulta e riscoprire poi l'avventura del gruppo, da bambini. In questo modo il finale, pur mantenendo gli stessi toni e quasi la stessa conclusione, rimane comunque una sorpresa. In questo film invece risulta semplicemente un ripetersi dell'epilogo del primo film, con annesso appunto il rito di chud super semplificato rispetto a quello del libro immagino, ma che con i suoi effetti fantastici non funziona affatto e risulta semplicemente inutile e banale. Tagliarlo del tutto forse sarebbe stata la soluzione migliore,  costruendo invece il finale effettivo  in modo un po' più articolato.

Mi rendo conto che non si capisce assolutamente niente  da questa recensione, nel senso che è abbastanza confusionaria, ma ragazzi davvero, sono rimasta così basita dopo queste tre ore di scempio, che ancora fatico a credere che il Pennywise che mi terrorizzava da bambina sia rappresentato come un tenero cucciolo di cane!

Ultima cosa, sbirciando un po' per il web, ho letto svariate recensioni molto positive al riguardo... a questo punto mi viene il dubbio se abbiamo visto lo stesso film!


Valutazione:
♥♥

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2 commenti

  1. Vado a vederlo stasera, e ho paura per le ragioni sbagliate...

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    1. Immagino! Aspetterò la tua recensione con curiosità allora :)

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