L'anno in cui imparai a raccontare storie

5.9.19

Titolo: L'anno in cui imparai a raccontare storie
Autore: Lauren Wolk
Editore: Salani
Anno: 2019
Pagine: 278
Prezzo: 14,90

Trama:
Come Il buio oltre la siepe, a cui è stato paragonato da tutti i critici che l’hanno recensito, questo libro è la sintesi perfetta di avventura, suspense, impegno civile. Ambientato nel 1943, all’ombra delle due guerre, è il racconto di una ragazzina alle prese con situazioni difficili ma vitali: una nuova compagna di classe prepotente e violenta, un incidente gravissimo e un’accusa indegna contro un uomo innocente. Annabelle imparerà a mentire e a dire la verità, perché le decisioni giuste non sono mai facili e non possiamo controllare il nostro destino e quello delle persone che ci sono vicine, a prescindere da quanto ci impegniamo. Imparerà che il senso della giustizia, così vivo quando si è bambini, crescendo va difeso dalla paura, protetto dal dolore, coltivato in ogni gesto di umanità.

Recensione:
Avevo adocchiato questo romanzo in libreria qualche mese fa, ammetto che ad attirarmi era stata subito la copertina, con i suoi colori pastello e l'illustrazione elegante e delicata, della storia al suo interno, poi, una volta chiuso il libro, ho pensato che il romanzo di cui mi trovavo di fronte era tutto fuorchè scontato.

Come ci suggerisce la trama, il libro racconta di Annabelle, una ragazzina fantasiosa e intelligente, che nel 1943 impara cosa voglia dire crescere nel bel mezzo di una guerra, tra eventi drammatici, vecchie amicizie e nuovi pericoli.

La penna della Wolk, racconta la storia in un modo totalmente diverso da come me l'ero aspettato, o da qualsiasi idea seppur minima idea mi fossi fatta appena preso in mano questo libro.
La guerra c'è, sì, ma rimane sempre un po' sullo sfondo, è un'altra la guerra che spicca nella storia, più personale, più piccola, meno pericolosa, forse, ma altrettanto letale.
La protagonista della storia è una ragazzina sull'orlo tra l'infanzia e l'inizio dell'adolescenza, vive con i fratelli più piccoli, i genitori, i nonni e una zia particolarmente devota. Abitano in una casa in cui si sta bene, ha una migliore amica che la spalleggia a scuola, a casa aiuta con gli animali e la fattoria, e col passare del tempo è riuscita quasi a costruire un rapporto di amicizia con  Toby -
Toby è un uomo strambo, alcuni ne hanno paura, alcuni ne stanno alla larga, lei e la sua famiglia per quanto possibile cercano di dargli una mano, ma lui non parla quasi mai, e di rivelare com'è finito a fare il vagabondo, senza dimora fissa, proprio non lo vuole dire.
Tutto procede abbastanza tranquillamente, la guerra è ancora lontana da loro, almeno fino a che  nel piccolo paesino di Annabelle arriva una nuova ragazzina, Betty, arrabbiata con il mondo, che se la prende con i più deboli e finisce nella scuola della protagonista. Basta poco per capire che Betty è una bambina cattiva, spaventosamente cattiva, non solo con i suoi coetanei e con i più piccoli, ma addirittura con gli adulti.
Per Annabelle inizia un incubo, ma per quanto giovane e indifesa, quando inizia a capire che le cose si mettono male e che la cattiveria della sua acerrima nemica non ha limiti, riesce a dimostrare quanto sia in gamba, guardando oltre tanti adulti e iniziando per prima ad agire per risolvere la situazione.

L'anno in cui imparai a raccontare storie, è un libro scorrevole, benchè non ci sia particolare suspance o azione perchè il ritmo rimane sempre piuttosto lineare, succede tutto ciò che non mi aspettavo. Non ero preparata a tutti i risvolti che la storia acquista di passo in passo, pur raccontando della fanciullezza e di un ambientazione tipicamente tranquilla la storia riesce ad essere cruda e inaspettata, ma sempre usando toni morbidi.
Mette chiaramente in luce una triste realtà, ovvero quella di essere designati come "vittime", cosa che non capita solo ai più piccini, ma che a volte ci ritroviamo addosso anche in età adulta. La Wolk riesce a creare una storia imprevedibile, dal rimo costante, con uno stile semplice ma che prende il lettore per tutta la sua storia.


Valutazione:
♥♥♥♥

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1 commenti

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