Recensione: Chiamatemi Anna (serie tv)
4.8.18
Titolo: Chiamatemi Anna
Paese: Canada
Anno: 2017 - in produzione
Genere: Drammatico
Stagioni: 2 - in corso ?
Cast: Amybeth McNulty, Geraldine James, R. H. Thomson, Lucas Jade Zumann, Dalila Bela
Recensione:
Chiamatemi Anna, o "Anne with an E" come recita il titolo originale, è l'ultimo dei numerosi adattamenti della storia creata dall'autrice Lucy Maud Montgomery di cui la versione più famosa è forse quella animata meglio conosciuta come Anna dai capelli rossi.
Paese: Canada
Anno: 2017 - in produzione
Genere: Drammatico
Stagioni: 2 - in corso ?
Cast: Amybeth McNulty, Geraldine James, R. H. Thomson, Lucas Jade Zumann, Dalila Bela
Recensione:
Chiamatemi Anna, o "Anne with an E" come recita il titolo originale, è l'ultimo dei numerosi adattamenti della storia creata dall'autrice Lucy Maud Montgomery di cui la versione più famosa è forse quella animata meglio conosciuta come Anna dai capelli rossi.
La trama, è piuttosto semplice, Anna è una piccola orfana, costretta a vivere in collegio e poi a lavorare presso famiglie che non ci pensano due volte a maltrattarla, arriva nella cittadina di Avonlea assolutamente per errore. Marilla e Matthew Cuthbert, una coppia di anziani fratelli, infatti, erano alla ricerca di un ragazzino da adottare, che potesse aiutarli nella gestione della fattoria, l'arrivo di una femmina, infatti, li sorprende non poco, ma non ci vuole molto a capire che Anna è una bambina davvero speciale, per cui vale la pena lottare.
Amybeth McNulty, la giovanissima interprete di Anna Shirley, è davvero sorprendente nel suo ruolo. Riesce perfettamente a dare il volto ad una ragazzina particolarissima, capace di spezzare la monotonia e la mentalità chiusa della cittadina in cui finisce. Parlantina spiccata, lo si capisce dalle primissime scene, Anna è romantica, coraggiosa, intelligente e una sognatrice. Nonostante la sua giovane età, e i maltrattamenti e le prese in giro subite, la sua immaginazione non ne è rimasta scalfita, anzi, è ciò che ha permesso alla bambina di superare i momenti più difficili.
Lettrice accanita, Anna sembra vivere anche in un universo parallelo tutto suo, in cui si rifugia quando è più triste, un mondo fatto di drammi e tragedie amorose, così come le sue storie, che riescono ad affascinare chiunque.
Oltre all'attrice protagonista, ho trovato ottime anche le interpretazioni degli altri attori, dagli adulti, ai più piccoli. In particolare, i personaggi di Matthew e Marilla, risultano ben definiti. I due, infatti, all'inizio della serie sono tutto fuorchè contenti di tenere Anna con loro (lei in particolare), ma la piccola saprà sciogliere anche il cuore di Marilla, che da burbera e severa com'è inizialmente, riuscirà a tirare fuori il suo lato materno ed affezionarsi pian piano alla bambina, così come Matthew, molto più pacato e gentile della sorella, silenzioso e un po' impacciato, non ci metterà molto a crollare di fronte all'intelligenza e alla fantasia della ragazzina.
La serie, si sviluppa per il momento su due stagioni, la prima composta da 7 episodi (il primo è più lungo rispetto agli altri), e la seconda da 10.
La storia tratta argomenti attualissimi, quale l'omosessualità, il lutto, e i problemi economici, passando da picchi drammatici o scene particolarmente sentimentali, ad attimi più leggeri e spensierati.
Se la prima stagione si concentra principalmente sull'arrivo di Anna, con tutto ciò che comporta per Matthew, Marilla e gli altri abitanti della città, la seconda invece, introducendo nuovi personaggi, racconta meglio anche sprazzi di vita degli altri abitanti di Avonlea. In particolare, il ritorno di Gilbert (per cui, lo ammetto, ho tifato fin dal primo episodio), all'arrivo di un nuovo ragazzino in classe di Anna, che verrà subito preso di mira non solo dai loro compagni, ma anche dal professore odioso come pochi con cui Anna stringerà subito un legame tra "emarginati" per così dire. Fino anche a raccontare nuove sventure per i Cuthbert, buoni quanto sfortunati.
Buona la fotografia, caratterizzata da toni pastello, con un ambientazione ricreata nel dettaglio, e usi e costumi tipici di quegli anni, piuttosto realistici. Al presente, si mischiano flashback del passato doloroso di Anna, che spiccano invece per i loro toni scuri e grigi, in netto contrasto con la vena romantica e poetica della piccola.
La giovane attrice, tra gioia e disperazione riesce a rendere Anna Shirley un personaggio gentile, puro, forte e innocente, che deve affrontare forti pregiudizi, grandi cambiamenti e angherie, fuori da Green Gables, da chiunque la reputi un "pericolo" per i propri figli, o per la rispettabilità della città. Ma nonostante tutto questo, Anna rimane uno spirito libero, una ragazzina dalle idee chiare, che lotta contro lo stereotipo di donna tipico di quegli anni, che le vede costrette ad essere semplicemente brave mogli e madri. Anna apre gli occhi a tutti, mostrando con il suo caratterino, che sognare non è proibito, che ricercare l'amore vero non è sbagliato, che essere indipendenti ed empatici verso gli altri (anche quando questi ti trattano male), è uno dei pregi maggiori che una persona possa avere.
Valutazione:
♥♥♥♥/ e mezzo
5 commenti
Ciao, mi ispira molto questa serie, da piccola ho visto più di una volta la serie animata :-)
RispondiEliminaE' molto, molto carina, se ti piaceva il cartone, secondo me non ne rimarrai delusa :)
EliminaHo divorato la seconda stagione in pochissimi giorni, ora spero facciano anche la terza.
RispondiEliminaAdoro questa storia!
Speriamo, sono curiosissima di vedere come la storia procede!
EliminaSpero di vederla presto! Adoravo guardare il cartone, da piccola! :D
RispondiEliminaCari viaggiatori,
lasciate pure un segno del vostro passaggio se vi va,
sono sempre felice di scoprire i vostri pensieri :)