Quello che c'è tra noi

10.7.14

Titolo: Quello che c'è tra noi
Autore: Huntley Fitzpatrick
Editore: DeAgostini
Collana: Le Gemme
Anno: 2014
Pagine: 414
Prezzo: 14,90

Trama:
I Garrett sono l'esatto contrario dei Reed. Chiassosi, incasinati, espansivi. E non c'è giorno che, a insaputa di sua madre, Samantha Reed non passi a spiarli dal tetto di casa sua, desiderando essere come loro... finché, in una calda sera d'estate, Jason Garrett scavalca la recinzione che separa le due proprietà e si arrampica sul pergolato per raggiungerla. Da quel momento tutto cambia e, prima ancora di rendersene conto, Sam inizia a trascorrere ogni momento libero con il paziente e dolce Jase, a cui piace fare tutto quello "che richiede tempo e attenzione", come dedicarsi agli animali, riparare oggetti rotti e soprattutto... provare a far breccia nel cuore della sua diffidente vicina. Perché non c'è nulla di più appagante che riuscire a strappare un sorriso alla ragazza della porta accanto.

Recensione:
Avevo adocchiato il libro originale da qualche mese, mi aveva incuriosito il titolo, e poi la trama che sembrava molto interessante, quindi l'ho iniziato a leggere piena di aspettative positive.
L'inizio l'ho trovato entusiasmante e anche divertente, come Sam, la protagonista racconta della sua infanzia, con l'arrivo dei numerosissimi Garrett, approdati nella casa accanto, e che, sua madre vede come una sorta di demonio. Lei, donna pignola, severa e maniaca dell'ordine, mette subito in guardia le sue figlie, obbligandole a stare lontano dai vicini. Sam, ovviamente, da bambina qual'è, rimodella l'avvertimento della madre e, si, sta alla larga dai Garrett, ma da allora inizia a spiarli da una nicchia sul tetto di casa, curiosa di sapere com'è la vita dei bambini normali, quelli che non hanno una madre ossessionata dalla pulizia della casa, che si rilassa solo passando l'aspirapolvere nel soggiorno sempre immacolato.
La Sam adolescente, è una ragazza seria, giudiziosa,con la testa sulle spalle,  non viziata, nonostante la bella vita che fa, e gli agi in cui vive.
Se l'inizio del romanzo, mi è piaciuto molto, ad un certo punto ha iniziato a scadere un po', o meglio, ad annoiarmi.
Lui, di ho già scordato il nome, ah si, Jase non mi è piaciuto particolarmente. Per intenderci,  è gentile e premuroso, ma nessun batticuore o “Oddio perchè non ho un vicino così anche io?” Certo, arrivare alla mia finestra può essere dura, visto che sto al quarto piano...
La madre di Sam, così rigida e severa, prima si fa beccare a sbaciucchiare un tipo davanti la porta, e poi si fa praticamente ammaliare e comandare dal tipo in questione, che diventa suo socio nella campagna elettorale come sindaco della città.
A narrare è Sam, il suo personaggio è stato caratterizzato bene all'inizio, peccato che poi, con gli ormoni in subbuglio per Jase, inizia a cambiare radicalmente, in modo troppo frettoloso.
Nan, la sua migliore amica, è un personaggio di poco spessore, ho trovato l'amicizia tra le due poco spontanea (e anche alquanto fragile vista la rottura), considerando che è la migliore amica di Sam, ho trovato il loro rapporto un po' insignificante, e anche forzato.
La curiosità che stava nella storia, era proprio il rapporto che Sam non poteva assolutamente avere con i Garrett, e la sua smania di avere una vita simile alla loro. Il fatto che acceda tutto subito, e il rapporto tra i due ragazzi si sviluppi in modo molto frettoloso (tutt'al più visto che i due sono stati perfetti sconosciuti per anni), ha fatto sfumare il resto del libro.
Insomma, un romanzo carino, leggero, senza pretese, ma nulla di particolare, non certo un romanzo che avrò voglia di rileggere, o che si farà  particolarmente ricordare nella mia vita di lettrice.
Lo stile dell'autrice è scorrevole, lineare ed asciutto, le chiusure capitoli li ho trovati un po' banali, nessun colpo di scena, nessuna sorpresa che fa si che il lettore voglia iniziare il capitolo successivo immediatamente, curioso di sapere cosa accadrà nelle righe successiva. C'è solo un colpo di scena (inaspettato, devo essere sincera), verso la fine del libro, ma il modo in cui i protagonisti li affrontano, mi è sembrato un po' ridicolo.
Due cose però, le devo proprio aggiungere: vogliamo parlare del piccolo George, genio della scienza e delle catastrofi naturali? Okay, anche io reputo la mia nipotina di quattro anni, un assoluto genio, ma i suoi interessi sono ben altri! Un bambino così piccolo non può sapere cose simili e poi sbagliare a pronunciare la parola “Ospedale”. NON PUO'.
E la signora Garrett che lascia i figli, e ripeto, i figli, non uno soltanto, a Sam che, per quanto possa sembrare affidabile, è una perfetta sconosciuta dato che l'ha vista una sola volta per cinque minuti. Quale madre lo farebbe?
E infine, Jase, che non ha nemmeno una maglia decente? Tutte scolorite, lise, sformate...vive in una famiglia affollata, non ha troppe possibilità economiche, okay, ma almeno qualcosa di presentabile in tutto il libro, glielo vogliamo fare indossare, no?

P.S: ho letto tutte recensioni molto positive fino ad ora, su questo romanzo. Non so che genere di problema abbia io, visto che di solito i libri che piacciono a tutti, a me innervosiscono!

Valutazione:
♥♥♥

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4 commenti

  1. Ahahah bella recensione! Sai che mi ha fatto venire voglia ancora di più di leggere questo libro, anche se non è una recensione da 5 stelle? Perchè sono proprio curiosa di farmi un'idea mia! :D

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  2. A me ispira questo libro, ma non tantissimissimo.. sicuramente però sono curiosissima di leggerlo!

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  3. a me ispira tantissimo :) dato che ne hanno parlato tutti bene, io probabilmente troverò il pelo nell'uovo XD

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  4. Io lo avevo visto e lo avevo messo come possibile, magari se mi capita un momento di umore adatto.
    Bella recensione

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