Fiore di sangue

14.3.20

Titolo: Fiore di sangue
Autore: Crystal Smith
Editore: Mondadori
Collana: Fantastica
Anno: 2020
Pagine: 276
Prezzo: 17,90

Trama:
I lupi ululano, Aurelia. E potrebbe arrivare il momento in cui non sarà più possibile trattenerli. Chi erano i lupi? Il Tribunale? I cittadini che pensavano che fossi una strega? Quelli che mi odiavano solo perché non volevano l'unificazione dei due regni? Ero circondata da nemici, vivi e morti. E io non volevo morire... Avevo ancora troppo da fare.
Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un'istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest'ultimo e il suo regno. Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un'esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l'oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l'esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona.

Recensione:
La protagonista di Fiore di sangue è Aurelia, è appena una ragazzina, ma ha già un enorme peso sulle spalle. Costretta a sposarsi con uno sconosciuto, tramite un matrimonio combinato che si pensa possa mantenere la pace nel suo regno, la ragazzina non è ben vista dal suo popolo a causa delle voci che circolano sul suo conto. Pare infatti che Aurelia sia dotata di poteri magici e possa parlare con gli spiriti e quelli come lei vengono giustiziati. A condannare al rogo i "colpevoli" di magia, ci pensa il Tribunale, una specie di Inquisizione Medioevale.
La principessa di Renalt si trova così ben presto costretta a scappare, per nascondere i propri poteri e non mettere ulteriormente in pericolo il regno e le persone che ama.

A dar voce alla storia, è proprio la protagonista, il libro utilizza infatti una narrazione in prima persona, così il lettore si trova a vivere chiaramente le situazioni, ma soprattutto i pensieri di Aurelia.

Lo stile dell'autrice è scorrevole, le descrizioni minuziose e dettagliate, sebbene in certi passaggi forse fin troppo prolisse tanto da rallentare un po' il ritmo della storia. Il worldbuilding creato dalla Smith è costruito egregiamente, ad esso si uniscono intrighi e magia,  lotte al potere, tradimenti, momenti di suspance e azione, quanto basta per rendere la storia interessante e ben raccontata.
Oltre alla protagonista Aurelia, di cui ammetto non aver amato ogni passaggio o condiviso ogni scelta, anche i personaggi secondari hanno un certo spessore rispetto i loro ruoli.

Un fantasy insomma, ricco di aspetti degni di nota, intrighi familiari , viaggi, sacrifici, un percorso di crescita interessante, quello di Aurelia. L'autrice si ispira alla fiaba dei fratelli Grimm, "La ragazza delle oche", di cui possiamo considerare Fiore di sangue una sorta di retelling, sebbene l'autrice ci metta del suo per rendere la vicenda più caratteristica, affascinante e dai toni ancora più cupi.

Il romanzo è il primo volume di una serie, la  The Blood trilogy, e a questo punto speriamo di non dover attendere molto per poter leggere la traduzione del secondo volume e scoprire quali saranno le sorti di Aurelia. Ma nonostante questo, l'epilogo di Fiore di sangue è strutturato in maniera perfetta per poter essere letto quasi come un autoconclusivo, o comunque per non farci impazzire nell'attesa di proseguire la storia!

Valutazione:
♥♥♥

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3 commenti

  1. Grazie per la recensione :) Sembra un'insieme di cultura medioevale e orientale... o perlomeno mi ha dato quest'impressione da alcune cose che hai scritto. Senza dimenticare gli elementi fantasy ovviamente

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    1. Si si, è una lettura molto interessante, te la consiglio :)

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  2. Non l'ho letto, devo recuperarlo al più presto!

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