Figli di sangue e ossa

20.10.18

Buongiorno lettori, non sono sparita, anche se ultimamente le mie letture vanno più a rilento del solito!
Finalmente, riesco oggi a parlarvi di "Figli di sangue e ossa", libro ultimamente chiachieratissimo, di Tomi Adeyemi, che ho avuto modo di leggere grazi a Teamworld.

Titolo: Figli di sangue e ossa
Autore: Tomi Adeyemi
Editore: Rizzoli
Anno: 2018
Pagine: 552
Prezzo:  18,00

Trama:
Hanno ammazzato mia madre. Hanno rubato la nostra magia. Hanno cercato di annientarci. Ora ci ribelliamo

Un tempo i maji, dalla pelle d'ebano e i capelli candidi, erano una stirpe venerata nelle lussureggianti terre di Orïsha. Ma non appena il loro legame con gli dei si spezzò e la magia scomparve, lo spietato re Saran ne approfittò per trucidarli. Zélie, che non dimentica la notte in cui vide le guardie di palazzo impiccare sua madre a un albero del giardino, ora sente giunto il momento di rivendicare l'eredità degli antenati. Al suo fianco c'è il fratello Tzain, pronto a tutto pur di proteggerla, e quando la loro strada incrocia quella dei figli del re si produce una strana alchimia tra loro. Ha inizio così un viaggio epico per cercare di riconquistare la magia, attraverso una terra stupefacente e pericolosa, dove si aggirano le leopardere delle nevi e dove gli spiriti vendicatori sono in agguato nell'acqua. Un'esperienza umana che non risparmia nessuno, in un turbine di amore e tradimento, violenza e coraggio. Nella speranza di ridare voce a un popolo che era stato messo a tacere.


Recensione:
Avevo adocchiato questo romanzo già diverso tempo fa, in lingua, mi aveva attirato la copertina, che ho visto spessissimo sui blog o su instagram, ma della trama sapevo poco o nulla, almeno fino a che ne è stata annunciata l'uscita italiana.

La storia raccontata da Tomi Adayemi mi è piaciuta molto, sebbene abbia letto il libro piuttosto lentamente, sono stata colpita sia dalla scrittura dell'autrice, fluida e curata, sia dalla sua trama in sè.
Tre sono le voci narranti che si intrecciano in questo libro, Zélie, Inan e Amari. Apprezzo sempre molto i punti di vista multipli, quando sono ben costruiti e soprattutto ben diversificati, come in questo caso. Non ho avuto infatti, difficoltà a identificare i diversi narratori, perchè l'autrice ne delinea abbastanza bene caratteri e voci, così da rendere le loro narrazioni ancora più fluide e piacevoli. Una cosa che avrei apprezzato e che ho trovato strano l'autrice non abbia messo in atto, è stato quello di creare anche alcuni capitoli narrati da Tzain, che a mio parere sarebbero risultati interessanti.

Zélie, protagonista di questo libro, nata ad Orisha, terra magica abitata da maji, si è vista uccidere davanti agli occhi la madre, quando era appena bambina. Colpevole, come tanti altri come lei, di essere una larva, Zélie ha imparato a difendersi, anche senza la magia, caratteristica della sua terra, ma anche a sottomettersi, quando necessario, per proteggere le persone che ama.
Il caratterino della ragazza, però, le rende difficile sottostare alle durissime regole del suo popolo, e questo la porta a finire per stringere legami con principesse ribelli, alla ricerca della libertà tanto agognata che il crudelissimo Re Saran vuole a tutti i costi soffocare.

Quando si spegne, vedo la verità: davanti agli occhi di tutti, eppure nascosta per tutto questo tempo. Siamo tutti figli di sangue e ossa, Strumenti di vendetta e virtù. Una verità che mi avviluppa, cullandomi come un neonato, tra le braccia di una madre.

Figli di sangue e ossa è una storia ben costruita, con personaggi forti e indipendenti, ribelli, ma soprattutto umani. Se da una parte abbiamo Zélie, una ragazzina determinata e furba, dall'altra c'è Amari dolce e ingenua, ma entrambe, nel viaggio lungo le pagine di questo libro, scopriranno e forgeranno nuove parti del loro carattere. Se la prima, infatti, imparerà a governare e modulare le proprie capacità, tenendo conto dei sacrifici da fare per proteggere le persone a cui vuole bene, la seconda si scoprirà più coraggiosa e forte di quanto pensava.
La stessa cosa vale per i due protagonisti maschili, Inan e Tzain, ben differenti tra loro, ma che nel corso del libro matureranno, seppure in modi assolutamente diversi, nuove caratteristiche.
L'autrice è riuscita a mixare perfettamente tanti elementi diversi in questo suo romanzo: abbiamo infatti mitologia, leggende, storie di dei e magia, ma troviamo anche elementi più concreti, come l'odio e la paura, che serpeggia nel popolo di Zélie, nei confronti del Re. Il messaggio interessante, infatti, che questo libro porta con sè, è un messaggio contro l'odio razziale e la discriminazione di cui Zélie, a causa dei suoi poteri magici, la pelle d'ebano e i capelli bianchi che caratterizzano il popolo dei maji, ha sempre dovuto sopportare.
La ragazza però, ha le giuste doti per diventare una buona leader, ed è solo grazie a lei, al suo spirito ribelle e al fuoco che le brucia dentro, se il suo popolo ha una piccola, miserissima possibilità di combattere, contro il Re Saran che nutre per i maji un odio viscerale.

Il libro concentra nelle sue pagine, una buona dose di magia, soprattutto, ma anche di azione e suspance, avventura e combattimenti. Ottimo anche il worldbuilding costruito dall'autrice, che non lesina sui particolari e le descrizioni, così come piace a me.
Nel complesso quindi, una storia ben riuscita e originale che fonda le sue radici nella storia, nella mitologia e nella magia, con una scrittura interessante. 

Valutazione:
♥♥♥♥

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5 commenti

  1. Romanzo troppo fantasy per piacermi, ahimé, ma mi dispiace...
    Mi sembra di perdermi davvero qualcosa di bello bello, uff.

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    1. Non è niente male, la storia è originale e l'ambientazione ben fatta...ma d'altra parte, ai gusti non si comanda!
      Se devi "iniziarti" al fantasy, ci sono comunque libri migliori da cui iniziare :)

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  2. Questo libro mi ispira e allo stesso tempo non mi ispira, e sono molto combattuta se leggerlo o meno! Il fatto è che ho paura di trovare molti clichè e, inoltre, ho sentito parecchi pareri negativi già da prima che uscisse in Italia. Però non so, non è mai detta l'ultima parola e, se ne avessi l'opportunità, lo potrei sempre leggere!

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    1. Ti dirò, qualche clichè c'è, ma la storia di per sè è abbastanza originale e ben fatta.
      Di pareri negativi ne ho letti anche io, come anche di pareri super mega positivi...io sto un po' nel mezzo :)

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